Il 9 dicembre si celebra la Giornata internazionale contro la Corruzione, istituita dall’Onu per ricordarci quanto questo fenomeno influisca negativamente sulle nostre vite. La Giornata è pensata sia per riflettere sulle conseguenze del fenomeno, sia per trovare delle possibili soluzioni per combatterlo.
Giornata internazionale contro la Corruzione: 9 dicembre
La lotta alla corruzione è una preoccupazione globale poiché il fenomeno della corruzione è diffuso sia nei paesi ricchi sia in quelli poveri, e le prove dimostrano che i poveri sono colpiti in maniera particolare. La corruzione contribuisce all’instabilità dei governi, alla povertà ed è, inoltre, un fattore dominante che guida i Paesi fragili verso il fallimento dello Stato.
L’Onu promuove la Giornata internazionale contro la Corruzione con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno della corruzione e cercare insieme ai Governi dei Paesi membri possibili soluzioni al problema.
Un’impegno globale alla lotta alla corruzione
Governi, privati, organizzazioni non governative, media e cittadini di tutto il mondo stanno unendo le forze per combattere questo crimine. Il Programma di sviluppo delle Nazioni Unite e l’ Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine sono in prima linea nella lotta alla corruzione.
Il fenomeno della corruzione in Italia
“Negli ultimi anni il nostro Paese si è dotato di alcune leggi importanti per la lotta alla corruzione: dalle nuove regole per la trasparenza della Pubblica Amministrazione all’antiriciclaggio, fino alla recentissima legge a tutela di coloro che segnalano illeciti o irregolarità sul posto di lavoro, i whistleblower“. Afferma così il presidente della Trasparency Intenational Italia Virginio Carnevali, che aggiunge: “E’ proprio al coraggio di queste persone e al loro senso civico che vogliamo dedicare la Giornata Mondiale contro la Corruzione, perché è giusto sottolineare che senza il loro contributo molti casi di corruzione non sarebbero mai venuti alla luce“.
Il whistleblower è il lavoratore che, come una sorta di arbitro di fronte ad un fallo, durante l’attività lavorativa all’interno di un’azienda o di un ente pubblico, nel rilevare una possibile frode, un pericolo o un altro serio rischio che possa danneggiare clienti, colleghi, azionisti, il pubblico o la stessa reputazione dell’ente, decide di segnalarla, di “fischiare il fallo.
