Cronaca

Re Carlo, ecco perché ha aggiunto (e aggiungerà sempre) una R alla fine della firma

La tradizione di firmare con l’iniziale R è secolare e risale addirittura a Enrico I che ha regnato nel dodicesimo secolo

Carlo III è stato proclamato questa mattina re alla presenza del Accession Council e ha firmato il suo primo documento con una R in conclusione: ecco perché l’ha aggiunta e l’aggiungerà sempre nella firma dei documenti.

Re Carlo III, aggiunge sempre una R finale nella firma: il motivo

Questa mattina è stato proclamato re e ha firmato il suo primo documento in qualità di sovrano. Lo ha fatto scrivendo “Charles R”, proprio come la madre. La lettere indica termini latini “Rex” e “Regina”.

La tradizione

La tradizione di firmare in questo modo è ormai secolare e risale addirittura a Enrico I che ha regnato nel dodicesimo secolo. Tuttavia, ci sono state delle eccezioni: Vittoria, quanto diventò imperatrice d’India usava la sigla RI che stava ad indicare “Rex Imperator”.

Si tratta di una firma ufficiale, che il sovrano non userà nelle comunicazioni informali, rivolte a famiglia e amici. Anche i consorti dei sovrani possono aggiungere la “R” alle loro firme. La regina madre, per esempio, era solita farlo. Al contrario di Filippo, principe di Edimburgo, che ha sempre preferito usare solo il suo nome.

 

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