Cronaca

Tragedia durante una maratona a Trieste, Manlio Millo muore sotto gli occhi della moglie

Sul posto sono intervenuti i soccorsi che hanno trasportato l'uomo in condizioni disperate in ospedale dove purtroppo è deceduto

Manlio Millo si sarebbe accasciato a terra colto da un malore sotto gli occhi della moglie che correva al suo fianco ed è morto: tragedia della domenica durante una maratona a Trieste. Sul posto sono intervenuti i soccorsi che hanno trasportato l’uomo in condizioni disperate in ospedale dove purtroppo è deceduto.

Trieste, Manlio Millo morto durante una maratona

Mancavano solo 700 metri prima di tagliare il traguardo ma è proprio in quel momento che si è consumato il dramma. Manlio Millo si sarebbe accasciato improvvisamente al suolo, proprio accanto alla moglie che stava correndo con lui. Purtroppo però il 56enne bellunese non avrebbe più dato segni di vita. Sul posto sono intervenuti i sanitari che lo hanno trasportato in ospedale dove però è morto.

Una tragica vicenda raccontata dagli amici nonché dai compagni di corsa. Tutto si sarebbe verificato durante la Corsa della Bora di Trieste nella giornata di domenica 8 gennaio intorno alle 12. La maratona di 21 chilometri ha improvvisamente preso il sapore amaro di una nuova pagina di cronaca nera.

La moglie, quando lo ha visto a terra, ha provato immediatamente a rianimarlo ma senza speranza. A quel punto è intervenuta l’equipe medica che sorvegliava la gara e ha prima praticato un massaggio cardiaco poi ha utilizzato il defibrillatore. Poco dopo è intervenuta un’ambulanza che lo ha trasportato in condizioni disperata al pronto soccorso a Trieste e poi Udine dove però non ce l’ha fatta.

Il racconto

“Soltanto un minuto prima sorrideva alla moglie – le parole di Matteo Pinton, coordinatore responsabile del gruppo Venicemarathon Running Team – mancavano 700 metri al traguardo. Poi, all’improvviso, si è accasciato a terra. Manlio e la moglie Francesca vivevano in estrema simbiosi sia la vita quotidiana che l’attività sportiva”. Pinton ha spiegato che i due si allenavano praticamente sempre e avevano deciso di partecipare alla Corsa della Bora perché amanti dei bei panorami costieri: “Questa maratona permetteva loro di percorrerli anche al di fuori delle classiche strade battute”.

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