Cronaca

Torino, donna accoltellata in un bar perché aveva respinto il killer

Torino, una donna di 44 anni viene accoltellata perché respinge il killer. Le amiche dichiarano che i due non si conoscevano

A Torino una donna di 44 anni viene accoltellata in un bar, la notte tra lunedì 4 e martedì 5, in cui si trovava in compagnia delle amiche e di uno sconosciuto. L’ennesimo femminicidio questa volta si è consumato tra i tavoli del bar “Primavera” in via Primo Maggio a Luserna San Giovanni.

Uccisa a coltellate una donna tra i tavoli di un bar a Torino: “Sembrava un film horror”

La donna, Carmen De Giorgi, aveva 44 anni ed è stata uccisa da Hounafi Mehdi, 34enne. Secondo il racconto delle amiche presenti, la vittima e l’aggressore non si conoscevano dichiarando: “sembrava un film horror”. L’evento è accaduto al bar “Primavera” in via Primo Maggio a Luserna San Giovanni, nel Pinerolese, una cinquantina di chilometri da Torino.

Chi era Carmen De Giorgi

Carmen De Giorgi era originaria del Salento, lavorava come operaia stagionale in una fabbrica delle acque minerali. Era separata e con una figlia di 17 anni. Secondo la ricostruzione dei fatti, sarebbe stata colpita alle spalle, la causa probabile un rifiuto delle avances dell’uomo. Il 34enne, di origine marocchine, è finito in manette.

L’omicidio nel bar di Luserna

Nel ber erano presenti anche sei clienti e due sue amiche, Simona e Loriana, nipote e figlia dei proprietari. Hounafi Mehdi era seduto in un tavolino accanto al gruppetto di amiche. “Mai visto. Non lo conoscevamo – racconta Simona, una delle amiche della vittima, che inutilmente ha provato a rianimare la donna – Ha iniziato ad offrirci da bere. Lui e Carmen si sono messi da una parte, ridevano e scherzavano. Poi lei ha fatto capire di volere andare via e lui ha estratto il coltello”. Un coltello con una lama lunga 30 centimetri ha ripetutamente colpito la donna alla schiena. Dopo aver ucciso la ragazza, l’uomo ha accoltellato anche le amiche ferendole. Qualcuno ha parlato di una “esecuzione”. “Colpiva tutte nello stesso punto, sulla schiena subito sotto al collo. “Sembrava un film horror. Poteva essere una strage”, le parole della barista.

L’aggressore avrebbe scattato delle foto alle donne al bar

La barista ha raccontato di essersi chiusa in bagno e dichiarando ai giornali che era un cliente abituale ma che non aveva mai dato problemi: “Gentile, non parlava, si prendeva la sua birra e si sedeva, solitario”. Quella notte avrebbe voluto offrire qualcosa al gruppo di amiche, “poi si è scatenato un finimondo horror”. Secondo il racconto della barista, l’uomo avrebbe scattato foto nel locale: “Mentre usciva ha tirato fuori il telefono e ha fatto qualcosa: forse una foto o un video”.

Il killer fermato a pochi metri dal bar

L’uomo avrebbe anche detto: “Allah è con me, io sono marocchino”, ma agli investigatori non risulta. I carabinieri della compagnia di Pinerolo, guidati dal comandante Alberto Azara, hanno intercettato il 34enne a pochi metri dal bar. “Ci sono dei problemi nel bar”, avrebbe raccontato. È stato ritrovato anche il coltello usato per uccidere: era dietro a una macchinetta delle sigarette, a pochi passi dal luogo in cui l’uomo è stato fermato.

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