Almanacco

Angela Luce: biografia, opere, vita privata e carriera della grande attrice napoletana

Angela Luce, pseudonimo di Angela Savino nata a Napoli il 3 dicembre del 1937, è un’attrice e cantante italiana. Ha lavorato per il teatro, il cinema, la televisione e ha lavorato per il teatro, il cinema, la televisione e ha scritto opere di poesia.

Angela Luce, tutto ciò che c’è da sapere sulla grande attrice napoletana

Angela Luce, vero nome Angela Savino, è una delle cantanti napoletane più apprezzate nonché una talentuosa attrice. L’artista oggi ha 80 anni e da tempo si è ritirata dalle scene pubbliche. L’ultima apparizione risale al 2011, quando ha partecipato ad una manifestazione canora. Angela ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo all’età di 14 anni e, appena ventenne, è stata scoperta da Eduardo De Filippo che l’ha coinvolta in tutte le sue opere teatrali fino a diventare protagonista della registrazione televisiva della commedia Il contratto. Accanto al teatro ha portato avanti l’esperienza cinematografica.

Cantante e attrice

Angela Luce

Ha lavorato con gli attori più famosi degli Anni Cinquanta e Sessanta: Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Vittorio De Sica, Ugo Tognazzi, Pier Paolo Pasolini, Alberto Sordi, Totò. Proprio con quest’ultimo ha girato uno dei film più amati, Signori si nasce. Col tempo è diventata cult la scena in cui Il Principe bacia la collega sul décolleté: una scena completamente improvvisata dai due protagonisti, come rivelato dalla Luce. Oltre a recitare al cinema e in teatro, Angela si è data da fare anche come cantante. Tra le sue canzoni: La casa del Diavolo, Cara amica mia, So’ Bammenella ‘e copp’ ‘e Quartiere, Ipocrisia (con la quale arrivò seconda al Festival di Sanremo 1975).

Vita privata

Angela Luce

 

Due sono stati i grandi amori della vita di Angela Luce. Il primo è stato il cantante napoletano Peppino Gagliardi, il secondo un uomo di nome Amedeo che non faceva parte del mondo dello spettacolo e morto nel 1974. L’attrice non si è mai sposata e non ha avuto figli.

«Ho avuto un grande amore, un cantante che non si era reso minimamente conto di chi avesse affianco. Poi c’è stato Amedeo che morì nel ’74, l’anno prima del mio secondo posto a Sanremo con Ipocrisia. Stavamo insieme da cinque anni. È andata così, ma mi sono sempre detta: posso perdere tutto, non me stessa» ha dichiarato due anni fa presso “Il Corriere della Sera”.

Le azioni legali contro Wikipedia

La mattina del 4 marzo Giovanna Castellano, responsabile dell’ufficio stampa della cantante ed attrice Angela Luce, ha denunciato Wikipedia durante una conferenza stampa al Plan, alla presenza della stessa artista e del professore ed avvocato, Vito Iorio, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Salerno, dichiarando quanto segue:

«Sono anni che Wikipedia ed i suoi redattori portano avanti un sistematico attacco nei miei confronti ed in quello di Angela Luce. Manifestando la scarsa attendibilità delle proprie fonti – ha continuato la rappresentante stampa della nota artista – Wikipedia, abituata alle notizie da copia e incolla è stranamete incoerente. Dimostrando di essere più autoritario che autorevole e tenuto vivo in maniera estemporanea da chi lo gestisce con le offerte di alcuni privati, il noto sito insiste con un atteggiamento denigratorio nei riguardi della rappresentante del teatro, della canzone, della televisione e del cinema italiano. Attraverso dati inesatti Wikipedia minimizza la carriera della Luce facendo confusione ed omettendo tappe di straordinario prestigio. Rigettando con risposte senza senso le mie richieste di aggiornamento ed ampliamento delle pagine dedicate all’artista, magari con l’aggiunta di semplici sezioni – ha affermato ancora Giovanna Castellano – Wikipedia per Angela Luce confonde persino il teatro Il Primo con il San Carlo, negando la pubblicazione di notizie come, ad esempio, quelle riguardanti, l’attribuzione del Premio Palinuro ed il conseguente incontro al Quirinale con l’allora presidente Pertini, la visita nell’Ambasciata Italiana a Londra con la principessa Margaret, la serata d’onore per i sessant’anni di carriera svoltasi al Mercadante ed i commenti nel paragrafo “hanno detto di lei” di personaggi come Eduardo De Filippo, Patroni Griffi, Pasolini, Manfredi e De Sica».

«Ancora, secondo i redattori del sito della libera enciclopedia virtuale – in conclusione – sono state dichiarate inattendibili le affermazioni di Vincenzo Mollica secondo le quali Angela Luce è da considerarsi come la regina della canzone».

Sulla vicenda c’è andato giù duro anche l’avvocato Vito Iorio che ha dichiarato quanto segue: «È a dir poco strano che siamo stati costretti ad inziare due azioni legali contro Wikipedia per una personaggio che rappresenta chiaramente una cultura di carattere universale. Evidentemente Wikipedia, come leggo a proposito di certi artisti, è più propensa a parlare di cantanti balzati alla ribalta per il loro arresto e lo spaccio di droga. Quello del noto sito è un atto denigratorio inaccettabile che rappresenta un atto lesivo nei riguardi della signora Luce. Ancora, il rigetto delle notizie inviate dalla Castellano, rappresenta una violazione dell’articolo 21 per la tutela del principio della libertà di manifestazione del pensiero». Presente all’incontro, è intervenuto anche il professore Sergio Brancato della Federico II che ha definito l’aspetto innovativo della rete «come un mezzo capace di sovvertire i concetti dell’autorità e dell’architettura del sapere. Attendo Angela Luce in Facolta per delle nuove lezioni con i nostri studenti auspicando per lei una meritata Laurea Honoris Causa capace di controbattere una città incapace di riconoscere la grandezza di un’artista unica». A chiudere l’incontro, infine, è stato l’intervento di Giuliana Gargiulo. «Ero con Angela Luce – ha dichiarato la scrittrice e giornalista – quando entrambe non eravamo neanche maggiorenni. Forse oggi rispetto alle sue coetanee come Sofia Loren ed altre, Angela, fatica nel vedere riconosciuti i propri meriti perchè non ha mai avuto né padri né padrini dinanzi ad una città priva di memoria».

Durante l’incontro, Angela Luce si è limitata a confermare quanto esposto dalle due figure professionali che le erano accanto. Limitandosi, conseguentemente, a ricordare ai presenti alcune delle più significative tappe della sua prestigiosa carriera.

Discografia (dati incompleti)

Angela Luce

Album

  • 1972: Angela Luce Fans GPX 6
  • 1973: Dedicato a Fans GPX 8
  • 1973: Che vuò cchiù Fans GPX 10
  • 1973: Dammi un bacio e ti dico… Fans GPX 11
  • 1974: Sò palummella cu e scelle d’oro Hello ZSEL 55432
  • 1975: Cin cin con Sanremo Hello ZSEL 55439
  • 1975: Poesie dette da Angela Luce Hello ZMEL 55443
  • 1976: E a Napule ce sta Hello ZSEL 55446
  • 1976: Cafè Chantant Hello ZSEL 55452
  • 1977: Comme se canta a Napule Ricordi SMRL 6200;
  • 1979: Angela Luce Volume Uno Fans ABCD 410 MC compilation con 4 inediti
  • 1979: Angela Luce Volume Due Fans ABCD 411 MC compilation con 4 inediti
  • 1984: Ipocrisia Sirio BK 00213;
  • 1984: Io per ricominciare Sirio BL 75919;
  • 1988: Senza frontiere Sirio BL 75955;
  • 1995: Ipocrisia Phonotype CD 0044
  • 2004: I colori della mia vita CD Polosud Records
  • 2009: Luce per Totò CD Polosud Records

Singoli

  • 1970: ‘O divorzio/Carissima mamma (Hello HR 3004)
  • 1971: ‘A primma ‘nnammurata/’A rriva ‘e mare (Hello HR 9055)
  • 1973: La casa del diavolo/Non sposarmi se non vuoi (Fans G 62)
  • 1973: Che vuo cchiù/Zitto zitto zitto (Fans G 63)
  • 1974: Amore a volontà/Tarantella gelosa (Hello NP 9157)
  • 1974: L’addio/Napule ca se ne va (Hello NP 9158)
  • 1975: Ipocrisia/Per amare lui (Hello ZEL 50470)
  • 1975: Cara amica mia/Quando sarai con l’altra (Hello ZEL 504710)

Filmografia (dati incompleti)

Angela-Luce-Anni-Ruggenti
Angela Luce nel film “Anni Ruggenti” del ’62
  • Ricordati di Napoli, regia di Pino Mercanti (1956)
  • Avventura a Capri, regia di Giuseppe Lipartiti (1958)
  • La sposa, regia di Edmondo Lozzi (1958)
  • Gastone, regia di Mario Bonnard (1959)
  • Il vedovo, regia di Dino Risi (1959)
  • Ferdinando I° re di Napoli, regia di Gianni Franciolini (1959)
  • Le sorprese dell’amore, regia di Luigi Comencini (1959)
  • Anonima cocottes, regia di Camillo Mastrocinque (1960)
  • Caravan petrol, regia di Mario Amendola (1960)
  • A noi piace freddo…!, regia di Steno (1960)
  • Peccati d’estate, regia di Giorgio Bianchi (1960)
  • La contessa azzurra, regia di Claudio Gora (1960)
  • Letto a tre piazze, regia di Steno (1960)
  • Morte di un amico, regia di Franco Rossi (1960)
  • Signori si nasce, regia di Mario Mattoli (1960)
  • Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi, regia di Mario Mattoli (1960)
  • Che femmina!! e… che dollari!, regia di Giorgio Simonelli (1961)
  • Gli anni ruggenti, regia di Luigi Zampa (1962)
  • La marcia su Roma, regia di Dino Risi (1962)
  • Odio mortale, regia di Franco Montemurro (1962)
  • Pastasciutta nel deserto, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1962)
  • Adultero lui, adultera lei, regia di Raffaello Matarazzo (1963)
  • I ragazzi dell’Hully Gully, Marcello Giannini (1964)
  • 2 mafiosi contro Al Capone, regia di Giorgio Simonelli (1966)
  • Per qualche dollaro in meno, regia di Mario Mattoli (1966)
  • Un gangster venuto da Brooklyn, regia di Emimmo Salvi (1966)
  • Lo straniero, regia di Luchino Visconti (1967)
  • Totò story, regia di Mario Mattoli e Camillo Mastrocinque (1968)
  • Dove vai tutta nuda?, regia di Pasquale Festa Campanile (1969)
  • Gli specialisti, regia di Sergio Corbucci (1969)
  • Pensiero d’amore, regia di Mario Amendola (1969)
  • Il debito coniugale, regia di Franco Prosperi (1970)
  • Ma chi t’ha dato la patente?, regia di Nando Cicero (1970)
  • Ninì Tirabusciò la donna che inventò la mossa, regia di Marcello Fondato (1970)
  • Addio fratello crudele, regia di Giuseppe Patroni Griffi (1971)
  • Cose di Cosa Nostra, regia di Steno (1971)
  • Il Decameron, regia di Pier Paolo Pasolini (1971)
  • Homo Eroticus, regia di Marco Vicario (1971)
  • Malizia, regia di Salvatore Samperi (1973)
  • Il gioco della verità, regia di Michele Massa (1974)
  • Io tigro, tu tigri, egli tigra, regia di Giorgio Capitani (1978)
  • Lo scugnizzo, regia di Alfonso Brescia (1979)
  • Lacrime napulitane, regia di Ciro Ippolito (1981)
  • Zampognaro innamorato, regia di Ciro Ippolito (1983)
  • Pacco, doppio pacco e contropaccotto, regia di Nanni Loy (1993)
  • La chance, regia di Aldo Lado (1994)
  • L’amore molesto, regia di Mario Martone (1995)
  • La vita per un’altra volta, regia di Domenico Astuti (1998)
  • Terra bruciata, regia di Fabio Segatori (1999)
  • La volpe a tre zampe, regia di Sandro Dionisio (2001)
  • La seconda notte di nozze, regia di Pupi Avati (2005)
  • Passione, regia di John Turturro (2010)

Teatrografia (dati incompleti)

  • Le metamorfosi di un suonatore ambulante
  • Il malato immaginario
  • Annella di Porta Capuana
  • Rugantino
  • Natale in casa Cupiello
  • Venti zecchini d’oro
  • Casa con panorama
  • La maschera e il suo amico il diavolo
  • La donna di Viviani
  • Virata di bordo
  • La monaca fauza
  • ‘Na santarella
  • ‘E nepute d’ ‘o sindaco
  • Era zitella ma…
  • ‘O tuono ‘e marzo
  • ‘A figliata
  • ‘O vico
  • Napoli notte e giorno
  • Napoli chi resta e chi parte
  • I papà nascono negli armadi
  • Totò, 110 e lode

Prosa televisiva Rai

  • …Ma c’è papà!, regia di Marcella Curti Gialdino e Peppino De Filippo, trasmessa l’11 settembre 1960.
  • Il vicolo, regia di Vittorio Viviani, trasmessa il 17 maggio 1961.
  • Peppino Girella, trasmessa nel 1963.
  • Annella di Portacapuana, regia di Gennaro Magliulo, trasmessa il 25 gennaio 1965.
  • I papà nascono negli armadi, regia di Eros Macchi, trasmessa il 7 ottobre 1965.
  • Il cappello del prete (1970)
  • Il pazzo di Bergerac, regia di Mario Landi (1972)
  • Il malato immaginario, regia di Romolo Siena (1972)
  • Al cavallino bianco (1974)
  • I mariti, regia di Antonio Calenda (1974)
  • Il contratto (1981)
  • Dramma d’amore, regia di Luigi Perelli (1983)
  • Il bello delle donne… alcuni anni dopo, regia di Eros Puglielli (2016)

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio