Cronaca

Attentato a Nizza, arrestato in Campania Endri Elezi: parla la moglie

Attentato a Nizza: Endri Elezi, 28enne cittadino albanese, è stato catturato in Campania. "Non siamo terroristi"

“Non siamo terroristi, tutti devono saperlo a Sparanise”, dichiara Denisa, la moglie di Endri Elezi. Il 28enne cittadino albanese, è stato catturato a Sparanise, in Campania. È accusato di aver fornito armi a Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, autore della strage che il 14 luglio 2016 provocò 86 morti e oltre 300 feriti. Nell’attentato persero la vita anche 5 turisti italiani.

Nizza, arrestato in Campania Endri Elezi: “Non siamo terroristi”

L’avvocato della signora Denisa informa che “vuole rassicurare quanti pensano oggi, a Sparanise, che tra di loro si siano nascosti terroristi; ci tiene inoltre ad affermare la più totale estraneità del marito a tali ambienti. Ci opporremo all’estradizione in Francia, Endri Elezi non risponde né di strage di reati di terrorismo”.

Arresto convalidato

Nella giornata di ieri, come riporta Il Mattino,  è stato convalidato l’arresto del 28enne ritenendo sussistente il pericolo di fuga ed ha confermato il carcere. L’uomo ha rigettato ogni addebito, spiegando di non aver mai ceduto alcuna arma. Nel 2016 è emerso che Elezi era in Francia, a Nizza, dove viveva con alcuni connazionali.

“Al momento non è ancora arrivata dalla Francia la documentazione con le contestazioni fatte dalla Procura di Parigi a carico di Elezi; l’incartamento arriverà debitamente tradotto probabilmente a metà della prossima settimana. Per ora posso solo dire che a Elezi viene contestato il reato di detenzione e porto illegale di armi da guerra, ma nessun’accusa di strage o altri reati relativi al terrorismo gli sono stati addebitati. In ogni caso già ieri, nel corso della convalida, non abbiamo dato l’ok all’estradizione”, prosegue.

La strage di Nizza

La strage di Nizza è stato un attentato terroristico avvenuto il 14 luglio 2016 nel dipartimento delle Alpi Marittime a Nizza, in Francia, quando un uomo, di religione islamica, alla guida di un autocarro, ha volontariamente investito in velocità la folla che assisteva ai festeggiamenti pubblici in occasione della festa nazionale francese nei pressi della promenade des Anglais.

La sera del 14 luglio 2016, verso le ore 22:30, una folla di persone stava assistendo sulla Promenade des Anglais, la passeggiata sul lungomare di Nizza, nell’occasione trasformata in isola pedonale, allo spettacolo pirotecnico allestito per le celebrazioni della festa nazionale francese.

Improvvisamente un autocarro, un Renault Midlum di colore bianco, si è scagliato ad alta velocità sulla folla, investendo centinaia di persone e provocando il panico. La corsa del veicolo è proseguita per 1.847 metri, durante la quale il conducente sparava all’impazzata, forzando la zona pedonale e procedendo zigzagando, così da provocare il numero massimo di vittime, di cui almeno ottantaquattro morti e più di cento feriti. La stima dei feriti è successivamente stata aggiornata a duecento, di cui cinquanta in condizioni gravissime.

L’attentatore è stato leggermente rallentato dall’intervento di un uomo, che ha cercato di affiancare il veicolo con il suo scooter e, dopo aver tentato di immobilizzare il conducente cercando di saltare nella cabina del camion, è caduto a terra. Inizialmente si credeva che il motociclista fosse morto sul colpo, ma la notizia è stata successivamente smentita.

 

Strage di Nizza, arrestato complice dell’attentatore: si nascondeva a Sparanise

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