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Barack Obama: carriera, elezioni, indiscrezioni e vita privata del primo presidente afroamericano degli States

Barack Hussein Obama II nasce ad Honolulu il 4 agosto 1961 ed è un politico statunitense, il 4 novembre è stato il 44º presidente degli Stati Uniti d’America dal 2009 al 2017, prima persona di origini afroamericane a ricoprire tale carica.

Barack Obama, tutto ciò che c’è da sapere sul primo presidente afroamericano degli States

Figlio di un’antropologa originaria del Kansas e di un economista keniota, Obama si è laureato in scienze politiche alla Columbia University (1983) e in giurisprudenza alla Harvard Law School (1991), dove è stato la prima persona di coloredirigere la rivista Harvard Law Review.

Prima di portare a termine gli studi in legge, ha prestato la sua opera come «community organizer» a Chicago; successivamente ha lavorato come avvocato nel campo della difesa dei diritti civili, insegnando inoltre diritto costituzionale presso la Law School dell’Università di Chicago dal 1992 al 2004.

Gli inizi

Barack Obama è stato membro del Senato dell’Illinois per tre mandati, dal 1997 al 2004. Dopo essersi candidato senza successo alla Camera dei rappresentanti nel 2000, quattro anni più tardi concorse per il Senato federale, imponendosi a sorpresa nelle primarie del Partito Democratico del marzo 2004 su un folto gruppo di contendenti.

L’inopinata vittoria alle primarie contribuì ad accrescere la sua notorietà; in seguito, il suo discorso introduttivo («keynote address») pronunciato in occasione della convention democratica di luglio lo rese una delle figure più eminenti del suo partito.

Obama fu quindi eletto al Senato degli Stati Uniti nel novembre 2004, con il più ampio margine nella storia dell’Illinois, e prestò servizio come senatore junior dal gennaio 2005 al novembre 2008.


Barack Obama


L’ascesa alla Casa Bianca

Il 10 febbraio 2007 annunciò ufficialmente la propria candidatura alle successive consultazioni presidenziali. Alle elezioni primarie del Partito Democratico, dopo un’aspra contesa, sconfisse Hillary Clinton, senatrice in carica per lo Stato di New York e già first lady, favorita della vigilia; il 3 giugno 2008 Obama raggiunse il quorum necessario per la candidatura, divenendo così la prima persona di origini afroamericane a correre per la Casa Bianca in rappresentanza di uno dei due maggiori partiti.

L’esponente del Partito Democratico vinse le elezioni presidenziali del 4 novembre 2008 contro John McCain, senatore repubblicano dell’Arizona, insediandosi formalmente alla presidenza il 20 gennaio successivo. Il 6 novembre 2012 fu riconfermato per un secondo mandato, imponendosi sul candidato repubblicano Mitt Romney.

Il settimanale statunitense TIME lo ha prescelto quale «persona dell’anno» nel 2008 e nel 2012; nel 2009 è stato insignito del Premio Nobel per la pace «per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli».


Barack Obama


Le visite ufficiali

Nella pausa parlamentare dell’agosto 2005, Obama viaggiò con il senatore Richard Lugar, presidente della Commissione del Senato sui rapporti con l’estero, in Russia, Ucraina e Azerbaigian. Il viaggio era focalizzato su strategie per controllare l’offerta mondiale di armi convenzionali, biologiche e di distruzioni di massa, come una prima difesa strategica dalla minaccia di futuri attacchi terroristici. Lugar e Obama ispezionarono una struttura per la distruzione di testate nucleari a Saratov, nel sud della Russia europea.

Nel gennaio 2006, Obama partecipò a una delegazione del Congresso che ha incontrato i militari statunitensi in Kuwait e in Iraq. Poi Obama si è recato in Giordania, Israele e in Palestina. Mentre era in Israele, Obama incontrò il ministro degli esteri israeliano Silvan Shalom. Obama incontrò anche un gruppo di studenti palestinesi due settimane prima che Hamas vincesse le elezioni. Secondo ABC News 7 (Chicago), Obama riferì agli studenti che “gli Stati Uniti non riconosceranno mai la vittoria di Hamas, se questo non rinuncia alla sua principale missione di distruggere Israele”, dichiarazione poi ripetuta nel suo incontro con il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmūd Abbās.

Il terzo viaggio ufficiale di Obama si svolse nell’agosto del 2006, in Sudafrica, Kenya, Gibuti, Etiopia e Ciad. Obama fu raggiunto dalla moglie e dalle due figlie nella visita al villaggio natale di suo padre, vicino a Kisumu, in una regione occidentale e rurale.[80] Obama fu accolto da folle entusiaste nelle sue uscite pubbliche. Per incoraggiare le popolazioni locali a effettuare il test HIV in maniera volontaria, Obama e sua moglie si sottoposero pubblicamente a un test in una clinica keniana. In un discorso ripreso dalla televisione keniana, tenuto presso l’Università di Nairobi, Obama criticò fortemente l’influenza delle rivalità etniche sulla politica keniana. Il discorso generò un pubblico dibattito tra i politici keniani, alcuni dei quali bollarono le parole di Obama come ingiuste e inappropriate, mentre altri condivisero le sue posizioni.


Barack Obama


Dopo la Presidenza

Barack Obama insieme ad Angela Merkel durante una discussione a tavola rotonda presso la Porta di Brandeburgo in occasione del Congresso protestante tedesco a Berlino e Wittenberg nel 2017.

La presidenza di Barack Obama si è conclusa a mezzogiorno il 20 gennaio 2017, subito dopo l’insediamento del suo successore repubblicano Donald Trump. Una volta lasciata la Presidenza gli Obama si trasferiscono in una casa a Washington.

Durante le elezioni presidenziali del Comitato Nazionale Democratico del 2017, l’amministrazione Obama ha esortato Tom Perez a concorrere contro Keith Ellison e il presidente Barack Obama ha chiamato personalmente i membri del DNC per votare Perez.

Il 2 marzo 2017, la Biblioteca e il Museo Presidenziale di John F. Kennedy hanno assegnato il premio annuale “Courage Award” a Obama “per il suo impegno costante nei confronti degli ideali democratici e l’elevazione dello standard di coraggio politico”.[

Il 24 aprile 2017, durante la sua prima apparizione pubblica, Obama è apparso in un seminario presso l’Università di Chicago rivolto all’impegno con una nuova generazione, nonché all’appello per la loro partecipazione alla politica.[198]

Il 4 maggio 2017, tre giorni prima delle elezioni presidenziali francesi, Obama ha sostenuto Emmanuel Macron: “Egli si appella alle speranze delle persone e non alle loro paure, e mi sono divertito a parlare recentemente a Emmanuel per ascoltare del suo movimento indipendente e della sua visione per il futuro della Francia”.[199] Macron ha successivamente vinto le elezioni.

Barack e Michelle Obama al funerale dell’ex presidente George H. W. Bush insieme a Bill e Hillary Clinton, Jimmy e Rosalynn Carter e al presidente Donald Trump con la moglie Melania, 5 dicembre 2018

Il 9 maggio 2017, Obama ha tenuto un discorso che esorta a partecipare alle elezioni e alla ricerca durante un vertice di innovazione alimentare a Milano, in Italia, dicendo anche: “se non votate e non prestate attenzione, non riflettete il vostro interesse”.

Mentre è a Berlino il 25 maggio, Obama ha tenuto un comizio pubblico con la Cancelliera Merkel, dove ha sottolineato l’importanza per i leader a riflettere su se stessi; Obama è stato formalmente invitato a Berlino come parte di uno sforzo per promuovere la campagna di rielezione della Merkel.

Obama ha viaggiato a Kensington Palace in Inghilterra e ha incontrato il principe Harry il 27 maggio 2017; Obama ha poi twittato che i due hanno discusso dei loro valori fondamentali e hanno offerto le loro condoglianze a seguito dell’attentato di Manchester Arena verificatosi cinque giorni prima.

Il primo giugno, dopo che il presidente Trump ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi, Obama ha pubblicato una dichiarazione in disaccordo con la scelta:

“Ma anche in assenza di leadership americana, anche se questa amministrazione si unisce a una piccola manciata di nazioni che respingono il futuro, sono fiducioso che i nostri stati, le città e le imprese potranno aumentare e fare ancora di più per aprire la strada e aiutare a proteggere il nostro pianeta per le generazioni future.”

Barack Obama ha tenuto un discorso pubblico a Montréal il 6 giugno 2017.


Barack Obama


Opere

Nel 1995 Obama ha pubblicato l’autobiografia, I sogni di mio padre (Dreams from My Father), con una seconda edizione, con qualche modifica, nel 2004. In Italia fu pubblicata dalla casa editrice Nutrimenti nel 2007. La versione in audiolibro fu premiata nel 2006 con un Grammy Award for Best Spoken Word Album.[250]

Nel dicembre 2004, Obama strinse un accordo da 1,9 milioni di dollari per scrivere tre libri.[251] Il primo, L’audacia della speranza (The Audacity of Hope), è uscito il 17 ottobre 2006, e delinea le sue convinzioni politiche.[252][253] Il secondo è un libro per bambini scritto in collaborazione con la moglie Michelle e le loro due figlie, i cui profitti saranno devoluti in beneficenza. L’argomento del terzo libro non è stato annunciato.

Risultati elettorali

  • Elezioni Presidenziali negli Stati Uniti del 2012
    • Barack Obama (D), 332 grandi elettori (51,1% di voti)
    • Mitt Romney (R), 206 grandi elettori (47,2% di voti)
  • Elezioni presidenziali negli Stati Uniti del 2008
    • Barack Obama (D), 365 grandi elettori (52,9% di voti)
    • John McCain (R), 173 grandi elettori (45,7% di voti)
  • 2004 Elezione al Senato Federale
    • Barack Obama (D), 70%
    • Alan Keyes (R), 27%
    • Albert J. Franzen (I), 2%
    • Kerry John (L), 1%
  • 2000 Elezione alla Camera dei Rappresentanti – 1º distretto (Primarie dei Democratici)
    • Bobby Rush (D), 61%
    • Barack Obama (D), 30%
    • Donne Trotter (D), 7%

Vita privata

Barack Obama è felicemente sposato con l’ex first lady, Michelle LaVaughn Robinson (conosciuta ai più come Michelle Obama) con la quale ha avuto due figli, Malia Ann Obama e Natasha Obama. Tuttavia, in una biografia inedita redatta da “Rising Star: The Making of Barack Obama” uscita negli States in data 9 maggio, è stato dichiarato che vi era un’altra donna nella vita dell’ex presidente.

L’autore David J. Garrow (premio Pulitzer) nel libro si concentra sugli anni giovanili di Obama, prima di Michelle, avrebbe chiesto in matrimonio un’altra donna. La fortunata era la sua prima fidanzata: Sheila Miyoshi Jager, antropologa di origine olandese e giapponese, appassionata di questioni riguardanti la Corea, e oggi docente all’Oberlin college.

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