Economia

Bollette, il conto che arriverà a dicembre: dalla corrente per la tv al forno, tutti i costi

Bollette inverno 2022, tutti gli aumenti in arrivo: sugli italiani sta per abbattersi una stangata senza precedenti

Quali saranno gli aumenti nelle bollette in questo inverno 2022? Dopo i rincari “monstre” del +59% delle tariffe elettriche scattati lo scorso 1 ottobre, anche per il gas, con gli analisti che prevedono per gli ultimi mesi del 2022 un aumento delle tariffe nell’ordine del +70%. Lo afferma Assoutenti, che calcola l’impatto dei nuovi aumenti sulle tasche delle famiglie.


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Bollette inverno 2022, tutti gli aumenti in arrivo

Assoutenti ha analizzato gli aumenti che riguarderanno i costi dei singoli elettrodomestici. In particolar modo, nel confronto tra il quarto trimestre 2021 e il quarto trimestre 2022 la tv passa da 56,4 euro a 125,4 euro, il phon (molto energivoro) da 77,2 euro a 171,6 euro. Il frigorifero da 89,1 euro 198, la lavastoviglie da 65,3 euro 145,2, il computer da 28,2 euro 62,7.

E ancora, l’aspirapolvere da 53,4 a 118,8 euro, il microonde da 71,2 a 158,4 euro, il forno da 29,7 a 66 euro, la lavatrice da 71,2 a 158,4 euro, il condizionatore da 118,8 a 264 euro, il decoder da 51,9 a 115,5 euro e la macchina da caffè da 17,8 a 29,3 euro.


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I rincari del gas

“Se dovessero trovare conferma le previsioni degli analisti con un aumento delle tariffe del gas del +70% a partire da ottobre, per gli italiani si tratterebbe di una maxi-stangata da 2.942 euro su base annua a famiglia solo per la spesa legata alle forniture di gas – spiega il presidente Furio Truzzi – Questo perché un rincaro così pesante porterebbe le tariffe a salire nell’ultimo trimestre del 2022 del +117% rispetto allo stesso trimestre del 2021, quando cioè è iniziata la serie ininterrotta di aumenti dell’energia”.

“I rincari del gas andrebbero così a sommarsi a quelli della luce, le cui tariffe sono salite nell’ultimo trimestre del 122% su base annua, rendendo sempre più insostenibile la spesa per l’energia – prosegue Truzzi – Per questo chiediamo al nuovo Governo di adottare da subito tre misure che appaiono più che mai urgenti per salvare i bilanci di milioni di famiglie: la prima è disporre il “divorzio” tra prezzi del gas e prezzi della luce, seguendo la strada del disallineamento; la seconda è bloccare i distacchi delle forniture energetiche per tutto il 2023; la terza è allineare la fine del mercato tutelato del gas, programmata per gennaio 2023 a quella della luce, prevista per gennaio 2024”.

Assoutenti ricorda infine che proprio in tema di crisi energetica il prossimo 18 ottobre si terrà l’assemblea nazionale di tutte le associazioni dei consumatori italiane aperta a sindacati, imprese, esercenti e organizzazioni del terzo settore, tesa a studiare un pacchetto di misure unitario contro il caro-bollette da presentare al nuovo Governo.

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