Economia

Bonus 200 euro, ecco chi non lo riceverà: tutte le categorie di lavoratori escluse

Bonus 200 euro, le categorie di lavoratori escluse: ecco quali sono. Cgil, Cisl e Uil invocano una modifica immediata

Quali sono le categorie escluse dal bonus 200 euro? Sono circa 30 milioni gli italiani che lo riceveranno a stretto giro, seppur con modalità diverse. Per quanto riguarda dipendenti, sia pubblici che privati, pensionati e percettori di reddito di cittadinanza lo riceveranno insieme alla busta paga di luglio. Le altre categorie di lavoratori dovranno attendere il mese di ottobre.

Bonus 200 euro, le categorie di lavoratori escluse

Non tutti, però, riceveranno il bonus. Nelle scorse le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, dopo hanno denunciato qualche stortura chiedendo al governo alcune modifiche prima di passare all’approvazione definitiva. Gianna Fracassi, vice segretaria generale della Cgil, ha spiegato: “Non ne avranno diritto i lavoratori precari, gli agricoli, i lavoratori dello spettacolo che abbiano meno di cinquanta giornate lavorate nel 2021”,.

Bonus 200 euro Inps per dipendenti: come funziona

Come funziona il bonus 200 euro? Per ricevere il bonus, i dipendenti non devono presentare domanda all’INPS perché la somma sarà anticipata dai datori di lavoro e accreditata con la busta paga di luglio, tuttavia devono presentare all’azienda un’autodichiarazione che attesti di non essere destinatari di pensione o reddito di cittadinanza. I datori di lavoro possono sottoporre un modello standard per tale dichiarazione sostitutiva, per poi recuperare il bonus mediante compensazione con le denunce contributive.


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Tutto è pronto per l’erogazione del bonus da 200 euro contro i rincari. L’agevolazione è prevista dal decreto aiuti e finanziata dallo Stato con 6,3 miliardi di euro. A beneficiarne sarà una vasta platea di lavoratori, pensionati e disoccupati. Le stime sui beneficiari indicano circa 31,5 milioni di italiani. Per alcuni i pagamenti scatteranno in automatico, senza alcuna richiesta da parte del beneficiario, per altri invece sarà necessario presentare un’istanza specifica

Spetta anche ai pensionati

I lavoratori dipendenti che hanno diritto ai 200 euro senza dover inviare domanda, devono compilare un modulo di autocertificazione. Per i dipendenti il bonus è erogato dai datori di lavoro. L’indennità spetta una sola volta anche nel caso in cui il beneficiario sia titolare di più rapporti di lavoro. Il modulo di autocertificazione dovrà contenere i dati anagrafici, il codice fiscale e il nome del datore di lavoro

Nel modulo si deve inoltre dichiarare di essere in possesso dei requisiti necessari per ottenere il bonus da 200 euro. Uno dei quali è aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% nel primo quadrimestre del 2022 per almeno una mensilità.

Altro requisito è non essere titolare di trattamento pensionistico o di reddito di cittadinanza, perché in questo caso il bonus non deve essere erogato dal datore di lavoro ma dall’Inps. Ultimo requisito: non essere beneficiario del bonus con altri datori di lavoro, nella consapevolezza che è erogato una sola volta per ciascun avente diritto

Per i contratti firmati dopo il mese di maggio 2022, il datore di lavoro non può essere in possesso degli elementi necessari a verificare il rispetto, da parte del lavoratore, dei requisiti che servono per l’erogazione del bonus.

Non è ancora chiaro se per risolvere questi nodi basterà l’autocertificazione del lavoratore stesso. La norma specifica che l’indennità “è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore” di essere in possesso dei requisiti necessari. Il modulo di autocertificazione deve perciò essere presentato in ogni caso, anche qualora non dovessero emergere criticità nella verifica dei dati.


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Chi ha diritto al bonus 200 euro?

Potranno accedere all’agevolazione i lavoratori dipendenti che nel primo quadrimestre dell’anno 2022, per almeno una mensilità, abbiano fruito dell’esonero contributivo dello 0,8%, previsto dalla legge di Bilancio 2022.

Come richiedere i 200 euro di bonus?

Per ricevere il bonus da 200 euro i dipendenti non devono presentare domanda all’INPS perché la somma sarà anticipata dai datori di lavoro e accreditata con la busta paga di luglio, tuttavia devono presentare all’azienda un’autodichiarazione che attesti di non essere destinatari di pensione o reddito di cittadinanza.

Come compilare la domanda per il bonus da 200 euro

La norma specifica che l’indennità “è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore” di essere in possesso dei requisiti necessari. Pertanto tutti i dipendenti dovranno comunque presentare un modulo anche qualora non dovessero emergere criticità nella verifica dei dati.

Il documento dovrà contenere questi dati anagrafici.

  • Nome.
  • Data e luogo di nascita.
  • Residenza e indirizzo.
  • Codice fiscale.
  • Nome del datore di lavoro e codice fiscale o partita Iva.

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Inoltre prevederà la dichiarazione di essere in possesso dei requisiti necessari per ottenere il bonus da 200 euro.

  • Aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% nel primo quadrimestre del 2022 per almeno una mensilità (nell’eventualità di essere stato assunto alla fine del periodo).
  • Non essere titolare di trattamento pensionistico o di reddito di cittadinanza. (In questi casi il bonus non deve essere erogato dal datore di lavoro ma dall’Inps).
  • Non essere beneficiario del bonus con altri datori di lavoro, nella consapevolezza che è erogato una sola volta per ciascun avente diritto.

Il fac simile del modello

Nell’articolo 31 del decreto n. 50 del 2022 (il cosiddetto decreto aiuti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio) è presente un passaggio dove viene spiegato che «tale indennità è riconosciuta in via automatica dal datore di lavoro nel cedolino di luglio previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18». Il lavoratore dipendente che ha diritto a ricevere i 200 euro, quindi, dovrà presentare una dichiarazione al proprio titolare dove conferma di non aver già ricevuto il bonus perché in famiglia ha qualcuno che percepisce reddito o pensione di cittadinanza. L’incentivo, infatti, spetta una volta sola anche nel caso in cui il beneficiario abbia più rapporti di lavoro.


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Il modulo di autocertificazione dovrà contenere i dati anagrafici, il codice fiscale e il nome del datore di lavoro e si dovrà dimostrare di essere in possesso dei requisiti necessari: un reddito inferiore ai 35 mila euro lordi, l’esonero contributivo dello 0,8% nel primo quadrimestre del 2022 per almeno una mensilità e non essere titolare di trattamento pensionistico o di reddito di cittadinanza (perché in questo caso il bonus non deve essere erogato dal datore di lavoro ma dall’Inps) o dello stesso bonus ma con altri datori di lavoro.

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