Cronaca, Inchiesta

Calcioscommesse: cosa sapere

Quando un calciatore famoso, con soldi, fama e notorietà, è alla ricerca dei casinò non lo fa per guadagnare. Ma ci sono tanti motivi di fondo. Almeno questo sembra arrivare agli appassionati nel momento in cui è stato squalificato Nicolò Fagioli, fresco anche di rinnovo con la Juventus.

Premettendo che, in via generale, non c’è nulla di illegale, se però ci si limita, appunto, ai casinò. Ovviamente, ai casinò possono giocare tutti, anche le persone ‘comuni’. Certo, magari queste ultime, non avendo la disponibilità che hanno i calciatori, sono alla ricerca continua dei migliori bonus al casinò per provare a razionalizzare le scommesse. Sicuramente, non sarà il caso dell’asso brasiliano Neymar che ha giocato centinaia di migliaia di euro, disponendo di un patrimonio milionario.

Al di là di ciò, però, con le notizie sul calcioscommesse che si susseguono giorno dopo giorno, è importante mettere alcuni puntini sulle i e provare, per quanto possibile, a fare chiarezza.

Anche perché ne va della credibilità dello sport più famoso in Italia – credibilità ai minimi storici – e nell’onorare la carriera, magari, di quei calciatori che pur amando qualche giocata ai casinò di tanto in tanto, non hanno commesso nessun illecito amministrativo e penale.

Come funziona il calcioscommesse?

Calcio è sport, vita, condivisione, comunione di ambizioni, aspettative, speranze. Una valvola di sfogo per tanti appassionati che cercano di evadere dalla realtà di tutti i giorni. Negli ultimi tempi un fenomeno di massa sta minando non poco la passione e il seguito di milioni di appassionati. Il calcioscommesse imperversa sempre più e si fa scottante nella portata e nei contenuti.

La vicenda calcioscommesse è scoppiata di recente e ha coinvolto diversi giocatori italiani, secondo le rivelazioni messe agli atti da Fabrizio Corona. Giocare è un’opportunità per tutti, ma non per i tesserati.

Ad ogni tesserato di Serie A e di qualsiasi altra categoria afferente alla sfera federale viene inibita la possibilità di poter scommettere in assoluto. Ciò vale specificamente per il calcio, ma non per altri sport, su cui le scommesse sono, invece, consentite.

La vicenda Fagioli, da questo punto di vista, allarga il fenomeno ad una dimensione ancora più preoccupante, avendo lui scommesso su piattaforme riconosciute come illegali.

Nel caso di Sandro Tonali, ex calciatore del Milan, si dice che il flusso di scommesse avrebbe coinvolto persino la sua ex squadra. In entrambi i casi le squalifiche sono arrivate immediate e alternano l’inibizione dai campi di gioco ad un percorso formativo e terapeutico da seguire per sconfiggere una forma attestata di ludopatia. Uno dei motivi per arginarla? Lo studio, almeno secondo Giorgio Chiellini.

Le scommesse legate al gioco del calcio, quelle legali e autorizzate, sono gestite dai cosiddetti bookmakers. Allibratori nel gergo italiano. Coloro che gestiscono e riscuotono le scommesse su eventi sportivi.

Tra questi rientrano piattaforme famose come Betclic, Eurobet, Bet365 e quant’altro. Ognuna di loro ha obbligo di registrazione contabile, altrimenti si parla, per l’appunto, di illecito.

Dove vanno i soldi delle scommesse?

Le scommesse effettuate vanno a finire verso determinate agenzie di riferimento che si dividono, a loro volta, i guadagni con i cosiddetti corner, i quali possono essere bar e tabaccai che aprono i diversi circuiti.

Questi corner, tuttavia, non hanno un guadagno fisso da queste puntate, ma semplicemente collaterale. Dunque, può variare di volta in volta a seconda del periodo e della frequenza.

Per questo motivo le agenzie hanno sempre un guadagno e un movimento maggiori. L’agenzia che raccoglie le scommesse non prende tutto per sé, ma è costretta a cedere il 50% del totale ad un concessionario come Sisal o Eurobet, tanto per citare due esempi illustri in questo senso.

Nel caso della vicenda calcioscommesse, i soldi finiscono dritti su piattaforme illegali, spesso e volentieri ricondotte a centri criminali di matrice internazionale. Il luogo privilegiato dove trasferire questi fondi è certamente l’Asia. Punto di smistamento e arrivo fondamentale per evitare il tracciamento e consentirlo in maniera sotterranea.

Il fulcro del cosiddetto match fixing sembra essere, secondo le attività investigative, Singapore. Da lì ha origine tutto e si propaga nel resto del mondo. La provenienza dei capitali, tuttavia, non è necessariamente collegata all’investimento in modalità fisica degli stessi.

Quanto è il massimo che si può scommettere?

La massima quota che si può scommettere, secondo quanto stabilito dall’Agenzia Dogane e Monopoli, è di 50000 euro. Ogni singola scommessa non può superare questa specifica cifra.

Ad un limite di spesa corrisponde un limite di vincita a cui attenersi. I numeri parlano chiaro in questo senso: 10000 euro per una scommessa singola o multipla e 50000 euro per quanto riguarda il classico sistema.

Il limite degli importi scommessi è stato innalzato di recente in relazione al Decreto Mef del 1 agosto 2022, n. 145. Da 10000 a 50000 euro cambia tantissimo per i tanti scommettitori sparsi per il mondo e che hanno certe disponibilità economiche per poter ampliare il proprio raggio d’azione.

Questa variazione procedurale ha introdotto, inoltre, il cosiddetto sistema del cash out. In pratica si dà la possibilità allo scommettitore di poter incassare una parte della vincita e non interamente, ma soltanto se decide di uscire dalla scommessa prima che sia conclusa del tutto. In buona sostanza, i bookmaker favoriscono una certezza della vincita, seppur parzialmente remunerativa.

Cosa vuol dire un sito illegale per scommettere?

I siti illegali di scommesse sono quelli che, sostanzialmente, non hanno l’autorizzazione alla regolarità delle giocate fornita in via obbligatoria dall’Agenzia Dogane e Monopoli. La possibilità di aggirare certi vincoli imposti favorisce la proliferazione di queste piattaforme che, di fatto, fanno guadagnare molto di più a chi scommette e agli stessi bookmakers.

I bonus e le quote offerte sono talmente più alti rispetto alla concorrenza legalizzata che, per forza di cose, il potere attrattivo cresce in maniera considerevole. La consegna delle vincite, anche in riferimento a cifre molto alte, è immediata, a differenza di quanto succede per i canali tradizionali, dove bisogna aspettare un certo limite di tempo burocratico prima dell’erogazione.

Il mondo delle scommesse illegali è una realtà sempre più consolidata in Italia, così come all’estero. Una rete in cui finiscono non solo le persone comuni, ma anche personaggi famosi come i calciatori.

C’è da ricordare che, oltre all’aspetto sportivo, si rischia la compromissione della propria fedina penale, essendo dichiarato espressamente che scommettere su bookmaker non autorizzati in Italia è un reato penale a tutti gli effetti.

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