Cronaca

40mila bufale abbattute in Campania: lettera all’Ue per bloccare il kit Bovigam

In Campania uccise 40mila bufale perché malate: cosa succede. La denuncia d Piernicola Pedicini, vicepresidente del movimento 24 agosto

In Campania sono state uccise 40mila bufale, poi vendute sottocosto alla grande distribuzione della carne. La Regione, come denuncia Piernicola Pedicini, vicepresidente del movimento 24 agosto – equità territoriale, continua a usare il kit Bovigam, un test completamente inadeguato per capire se i capi sono ammalati o meno.

40mila bufale uccise in Campania: il caso

“Proprio oggi – prosegue Pedicini – ho inviato una lettera alla presidente della commissione europea Ursula von der Layen e ai commissari Stella Kiryakides – Sante – e Janusz Wojciechowski – Agri -, in cui ho chiesto la sospensione cautelativa dell’uso del kit diagnostico Bovigam in Italia. Si tratta del test utilizzato dalla Regione Campania per i casi di sospetta brucellosi o tbc, che – come ammesso dallo stesso produttore – non è adatto alle bufale mediterranee ma ciononostante, è stato lo strumento usato per la diagnosi di brucellosi che ha portato all’abbattimento di 40mila bufale.

Il problema, sul piano europeo, risiede nel fatto che le procedure diagnostiche approvate dal Regolamento Ue, non sono validate per le bufale italiane, così come precisato persino dall’organizzazione mondiale della sanità animale, l’unica autorità mondiale di emanazione delle norme sulla salute degli animali. Purtroppo, l’uso di questi kit sembra essere stato approvato dal laboratorio di riferimento europeo per l’uso nella popolazione bufala italiana, senza considerare né il parere scientifico, né le norme dell’oie. Ecco perché alla Commissione europea ho chiesto sostegno alla nostra proposta di modifica del regolamento che prevede tra le tecniche diagnostiche proprio l’utilizzo del Bovigam e di sospendere l’uso del kit sulle bufale italiane fino a nuovo avviso”.

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