Cronaca

Campania, “maglia nera”: 9 reati al giorno, pesca illegale e navigazione fuorilegge

La Campania è “maglia nera” per Mare Monstrumoltre: si registrano 9 reati al giorno, 7 infrazioni per ogni Km di costaIn aumento i predoni del mare +34% rispetto lo scorso anno. Record per cemento illegale, 1.419 infrazioni con un aumento del 102% rispetto lo scorso anno.

Campania maglia nera: i dati

Al via l’estate di impegno di Legambiente con Goletta Verde, Vele Spiegate e Riciclaestate. Più di nove reati al giorno, uno ogni 160 minuti, sette infrazioni per ogni km di costa. Un assalto alle coste campane pari ad un totale di 3.483 infrazioni accertate nell’ultimo anno, maglia nera a livello nazionale. Numeri da brivido nel dossier Mare Mostrum 2018 di Legambiente, una fotografia dello stato del mare campano, con le nostre coste colpite dagli scarichi inquinanti delle tante località che ancora non hanno una depurazione efficiente, dal cemento illegale che non viene demolito.

I numeri

Ma anche dai pescatori di frodo che fanno razzie e dai diportisti che sfrecciano su barche, motoscafi e moto d’acqua senza alcun rispetto per il codice della navigazione. Nel 2018 il mare campano ha subito un vero e proprio attacco frontale, con 3.483 infrazioni, il 34% in più rispetto all’anno precedente. Aumento che si ripercuote anche sul dato delle persone arrestate o denunciate 4.141 (+45,6% rispetto al 2017) e su quello dei beni sequestrati 1.397 (+45,6%). In Campania- denuncia Legambiente- i reati più contestati sono quelli al ciclo dei rifiuti, inteso soprattutto come scarichi illegali e cattiva depurazione sopra ogni altro, e legati al ciclo del cemento, abusivismo edilizio.  I primi valgono il 45,6% del totale, i secondi il 40,7%. A seguire, si piazza la pesca illegale, con il 8,5% e le infrazioni legate alla nautica da diporto, con il 5%.Anche per quanto riguarda le infrazioni legate al c.d. “ciclo dei rifiuti”, in particolare scarichi inquinanti e mala depurazione, la Campania non teme rivali: sono1.589 le infrazioni accertate (+ 18% rispetto lo scorso anno) e con un incremento del 20% per quanto riguarda le persone denunciate o arrestate ben 1.703 mentre sono 887 il numero dei sequestri.

L’edilizia senza regole è una piaga di cui il nostro Paese stenta a liberarsi e che fa orribile mostra di sé lungo i litorali più belli: la politica clientelare cerca ancora di sanare le case abusive, si demolisce poco o nulla e si condanna all’isolamento e alla sconfitta elettorale i pochi sindaci che lo fanno.La Campania detiene anche il primato specifico del cemento illegale sulle coste, con il 20,4 % dei reati accertati in Italia. Qui si registra un vero e proprio record di infrazioni 1.419 con un allarmante aumento del 102% rispetto lo scorso anno con 1.930 persone denunciate e arrestate e 320 i sequestri effettuati. Un’impennata rispetto allo scorso anno, dovuta anche all’inserimento, per la prima volta, dei dati forniti dai Carabinieri tutela del lavoro sui cantieri, in materia di abusivismo, caporalato edile.“Questo dossier- commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania– ci restituisce uno spaccato di illegalità, purtroppo, ancora troppo rilevante, indice del fatto che contro i “nemici del mare” è necessario alzare il livello, non solo della repressione dei reati, ma anche della vigilanza preventiva. Sono numeri che non danno scampo, che ci dicono che bisogna fare di più e meglio.

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