Cronaca

Da domani Campania zona arancione: spostamenti, negozi e ristoranti | COSA CAMBIA

Campania in zona arancione, le regole: cosa si può fare e cosa è vietato. Spostamenti, negozi, bar, ristoranti e centri estetici

Da domenica 6 dicembre la Campania sarà in zona arancione. In molti si chiedono quali sono le regole, cosa si potrà fare e cosa sarà vietato. Rispetto alla zona rossa, saranno consentiti gli spostamenti all’interno del proprio comune dalle 5 alle 22 senza bisogno di mostrare l’autocertificazione.

Campania in zona arancione, le regole

Inoltre riapriranno centri estetici negozi di vendita al dettaglio mentre i centri commerciali dovranno attendere il 9 dicembre considerando il divieto di apertura nei giorni festivi e prefestivi. Dunque domenica resteranno chiusi, stesso discorso lunedì (vigilia dell’Immacolata) e martedì. I ristoranti e bar restano chiusi per tutta la giornata. Resta vietato entrare o uscire dalla Regione.



Cosa si può fare e cosa no in zona arancione

  • Nell’area arancione è consentito spostarsi esclusivamente all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22, senza necessità di motivare lo spostamento. Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute (per i quali va usata l’autocertificazione.
  • Si può fare attività sportiva all’interno del proprio comune, all’aperto. Chiuse palestre e piscine.
  • Negozi aperti, centri commerciali chiusi nel weekend. Sospese le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie) ma consentito l’asporto fino alle 22 e gli ordini a domicilio (senza limiti di orario).
  • Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche
  • È consentito il transito verso regioni con restrizioni diverse esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune.
  • Sempre consentito il rientro a casa.

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