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Festeggiare il Capodanno: ecco tutte le superstizioni e riti propiziatori

Come festeggiare il Capodanno nel miglior modo possibile? Quali sono le superstizioni più comuni legate a questa giornata? Scopriamo insieme tutte le superstizioni e i riti propiziatori.

Capodanno, superstizioni e riti propiziatori

 

Ed eccoci arrivati al giorno delle grandi speranze, il 31 Dicembre, in cui si chiuderà un anno che magari non è stato dei migliori dal punto di vista della fortuna e ne sta per iniziare uno nuovo di zecca che ci auguriamo essere strepitoso. Sappiamo perfettamente che la superstizione fa parte della cultura italiana e a tale proposito noi di Lifestyle made in Italy abbiamo deciso di darvi una mano ad ingraziarvi un nuovo anno ricco di belle novità, facendo un excursus attraverso alcuni rituali propiziatori da fare nella notte di San Silvestro.

Facendo un po’ di ricerche nella tradizione regionale italiana, abbiamo scoperto che per ingraziarsi la fortuna nessun dettaglio va tralasciato dal cibo all’abbigliamento; ad esempio in Valle d’Aosta e Marche mentre scocca la mezzanotte è di buon augurio mangiare 12 acini d’uva nera, mentre in Toscana, Umbria e Romagna l’uva va bene di qualsiasi colore o altra frutta che si sgrana, come il melograno. Frutti che rappresentano i soldi e quindi in questo modo si richiama la fortuna in campo economico. In Abruzzo, per richiamare la ricchezza, non devono mancare a cena 7 minestre di 7 legumi diversi.

Altro elemento fondamentale della tavola del cenone di Capodanno, oltre alle lenticchie simbolo di ricchezza, è la frutta secca, che la tradizione impone di mangiare di 7 tipi diversi: mandorle, noci, nocciole, fichi, datteri, arachidi, zibibbo.

Rimanendo in tema di cibo, potenti talismani della fortuna sono anche i peperoncini rossi, il cui effetto scaramantico è legato al loro colore che richiama il fuoco, e alla forma appuntita capace di distruggere il cosiddetto “malocchio”. E per allontanare lo spettro della fame e della carestia regalate alle persone più care una scatolina con un pizzico di sale grosso che simboleggia il cibo, una moneta per la prosperità ed un pezzetto di carbone, simbolo di calore.

Obbligatorio ovunque il brindisi con lo spumante, stappato a mezzanotte esatta, che deve fare il botto per scacciare gli spiriti maligni. Sempre per purificare e allontanare il male si accendono fuochi, riti propiziatori di origine celtica, addirittura in Friuli i ragazzi saltano sui falò, per propiziare virilità e fecondità.

E ancora in tema di amore, nel Lazio le nubili infilavano in 3 aghi 3 fili diversi, uno bianco a rappresentare l’amore felice, uno nero per l’amore infelice e uno rosso per lo zitellaggio, quindi chiudevano gli occhi e ne sceglievano uno. In Puglia si mettono 2 chicchi di grano in un bicchiere d’acqua e se restano uniti, ci sarà il matrimonio entro l’anno.

Volete sapere cosa riserverà il nuovo anno in tema di famiglia? Fate come in alcune zone della Calabria dove si usa far cadere una grossa pietra sul pavimento della cucina, e se non procurerà alcun danno, sarà un buon auspicio, mentre se scheggerà le mattonelle, sarà segno di eventi sfortunati; oppure come nel Lazio, lanciate fuori dalla finestra tre grossi vasi di coccio pieni dell’acqua con cui sono stati lavati i pavimenti, insieme a oggetti e panni sporchi e rotti, questo serve per gettare fuori casa tutte le magagne e le tristezze dell’anno passato.

Previsioni meteorologiche per il nuovo anno? In Sardegna, i contadini mettevano 12 chicchi di grano uno per mese, su un mattone rovente e quelli che bruciavano indicavano bel tempo, mentre quelli che saltavano via indicavano pioggia e vento.

In Sicilia, la sera di capodanno nessun lavoro manuale va iniziato o deve rimanere in sospeso perché si rischia di non terminarlo o di concluderlo male.

Un altro simbolo legato al Capodanno è il vischio, da appendere sulle porte delle abitazioni, tradizione tramandataci dai Druidi che lo ritenevano in grado di scacciare gli spiriti cattivi dalla casa. Un’altra leggenda lega il vischio agli innamorati, infatti racconta di un Troll libidinoso che di notte si introduceva nelle case degli umani a baciare tutte le donne addormentate, finché una notte baciò la moglie di un potente mago, il quale accortosi del misfatto lo imprigionò nelle bacche appiccicose del vischio e per indispettirlo ancora di più, appese il vischio fuori dalla porta e invitò tutte le coppie innamorate del paese a baciarsi davanti al Troll imprigionato nella bacca. Quindi regalare il vischio significa amore vero che conservi il desiderio.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, non dimenticate assolutamente di indossare qualcosa di rosso, di vecchio, di nuovo e di regalato; secondo alcune fonti sembra che questa tradizione risalga ai tempi di Ottaviano Augusto (31 secolo A.C.), quando uomini e donne indossavano qualcosa di rosso, colore che rappresentava il potere, il cuore, la salute, la fertilità, per il Capodanno Romano.

Altri riti propiziatori per il nuovo anno prevedono l’apertura di una finestra di una stanza buia, poco prima di mezzanotte per far uscire gli spiriti del male e la chiusura di quella in una stanza illuminata per far restare in casa gli spiriti benevoli; accendere una candela verde per propiziare prosperità economica e una bianca e rossa per l’amore, lasciando che si consumino per tutta la notte; per richiamare denaro bruciare una banconota a scelta insieme a 3 lenticchie in un portacenere oppure appendere dietro alla porta, dalla parte interna, un sacchetto con delle monete d’oro, vanno bene anche quelle di cioccolato; per buttare via tutto il negativo dell’anno appena concluso, lanciare roba vecchia dalle finestre o distruggere un vecchio oggetto.

Quindi ricapitolando appendete il vischio alla porta per richiamare amore, lenticchie e zampone per i soldi e l’abbondanza, indossate qualcosa di rosso, nuovo e regalato come auspicio per fortuna, forza e successo e brindate con un ottimo spumante rigorosamente italiano ad un nuovo anno

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