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Non solo Kurt Cobain: il 5 aprile morì anche Layne Staley degli Alice In Chains

[titolo_paragrafo]Il successo mondiale[/titolo_paragrafo]

Il successo mondiale arrivò però due anni dopo con l’album Dirt del 29 settembre 1992, contenente singoli come Would?, Them Bones, Angry Chair, Rooster e Down in a Hole che consacrarono Staley e compagni anche in Gran Bretagna. Questa produzione, fino a oggi, conta oltre 4 milioni di copie vendute in USA e più di 100 mila copie in Canada, diventando così disco di platino. In Inghilterra, Dirt riuscì a sfondare il muro delle 60 mila vendite, aggiudicandosi il distintivo di disco d’argento. Tuttavia, nonostante il successo commerciale e mediatico, per molti fu impossibile non notare il lato “oscuro” del progetto musicale, caratterizzato da atmosfere cupe e intente a rimandare gli ascoltatori a temi particolari che lasciarono chiaramente intendere la dipendenza di Layne Staley dall’eroina. Proprio i problemi di tossicodipendenza da parte del cantante e del bassista Mike Starr impedirono a Cantrell e Kinney di poter organizzare il tour dell’album. Per questo motivo, nel 1993, viste le difficili condizioni in cui versava la band, Starr fu allontanato dal gruppo e rimpiazzato da Mike Inez ma questo non bastò ad arrestare la fame di eroina che poco alla volta avrebbe consumato Staley.

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