Cronaca

Coronavirus, l’Italia riapre il 3 giugno: si agli spostamenti tra regioni

Coronavirus, l’Italia riapre il 3 giugno: si agli spostamenti tra regioni, secondo il ministro della Salute Speranza “Al momento non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti”.

La decisione è stata presa al termine del vertice di ieri sera, durante il quale la valutazione espressa dagli esperti, che hanno espresso parere positivo sulla situazione attuale nel Paese.

Coronavirus, spostamenti tra regioni dal 3 giugno

 

Al momento in Italia non si presente nessuna situazione critica relativa all’epidemia di Covid-19: è quanto emerge dal monitoraggio degli indicatori per la cosiddetta Fase 2 tra il 18 e il 24 maggio. L’incidenza settimanale rimane molto eterogenea nel territorio nazionale.

Allerta massima

In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato. “Si raccomanda cautela specialmente nel momento in cui dovesse aumentare il movimento di persone sul territorio nazionale”.

Nessuna zona critica

Non si registrano segnali di sovraccarico dei servizi ospedalieri. Emerge dal monitoraggio del Ministero della Salute. Le misure di lockdown in Italia “hanno effettivamente permesso un controllo dell’infezione da COVID19 sul territorio nazionale pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus con incidenza molto diversa nelle 21 Regioni. La situazione attuale, relativa all’inizio della prima fase di transizione, è complessivamente positiva”.

La situazione in Italia

Ci sono 5 regioni a zero contagi: Abruzzo, Umbria, Valle d’Aosta, Calabria e Basilicata, oltre alla provincia di Bolzano. Sette regioni – Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Molise, Basilicata, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige – non fanno registrare vittime.


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Il sito del Ministero della Salute

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