Cronaca

Cos’é la Vulvodinia, la malattia che ha colpito la fidanzata di Damiano dei Maneskin

Cos'é la Vulvodinia, la malattia che ha colpito la fidanzata di Damiano dei Maneskin? Lo sfogo sui social di Giorgia Soleri

Cos’é la Vulvodinia, la malattia che ha colpito la fidanzata di Damiano dei Maneskin? Giorgia Soleri, la fiamma del cantante che ha trionfato a Sanremo, si è sfogata sui social ed ha deciso di raccontare la malattia che colpisce una donna su sette.

Fidanzata di Damiano dei Maneskin soffre di Vulvodinia, cos’é

La vulvodinia è una condizione patologica che può interessare la vulva caratterizzata da dolore, bruciore e fastidio che interferiscono con la qualità della vita. Non è presente alcuna lesione fisica riconoscibile, a parte l’arrossamento del vestibolo.

La condizione è diagnosticata per esclusione ed altri problemi vulvovaginali dovrebbero venire esclusi. Vanno considerate infezioni quali la candidosi e la vaginite batterica. Il dolore può essere generalizzato o localizzato nella regione vulvare. Se localizzata, la vulvodinia nella regione vestibolare è definita vestibolodinia, una volta anche chiamata vestibulite vulvare. Il dolore della vulvodinia può interessare il clitoride; questa condizione è chiamata clitorodinia. Non è chiaro se queste condizioni sono manifestazioni della stessa malattia, poiché la diagnosi è la stessa, ma la storia naturale della condizione è ancora oggetto di discussione. Il dolore può essere provocato dal contatto, ed in questo caso si definisce “provocata”, o può essere spontaneo.

Possibili cause della malattia

Si stanno investigando varie possibili cause e trattamenti. Tra le possibili cause, vi sono: uso di contraccettivi orali (in particolare drospirenone), allergia, sensibilità a sostanze chimiche o organismi che si possono trovare nell’ambiente, malattia autoimmunitaria, simili al lupus erythematosus, tensione cronica o spasmi dei muscoli dell’area vulvare, infezione, ferite, sensibilità chimica e neuropatia. Alcuni casi sembrano effetti avversi di interventi di chirurgia genitale, come la labiectomia. Un ruolo fondamentale nello sviluppo della vulvodinia sembra sia da attribuirsi a un mediatore proinfiammatorio detto mastocita (in inglese mastcell). Tale mediatore ha la funzione di scatenare la reazione infiammatoria in risposta a qualsiasi danno infettivo, chimico o fisico. Nelle donne con vulvodinia, il mastocita è sovraregolato; ciò significa che l’area vulvare è perennemente infiammata anche in assenza di una reale minaccia per l’organismo, ovvero che è sufficiente uno stimolo innocuo a scatenare la risposta infiammatoria.

Sintomi e diagnosi

La diagnosi è basata sul dolore percepito dalla paziente, con riscontri fisici normali, e sull’assenza di cause identificabili per diagnosi differenziali. Viene usato un “test del cotton-fioc” per delineare le aree di dolore e categorizzare la loro severità. Le pazienti spesso descrivono il tocco del cotton-fioc come estremamente doloroso, come l’attrito di un coltello. Molte pazienti visiteranno molti dottori prima che venga fatta una corretta diagnosi. Molti ginecologi non hanno familiarità con la condizione, ma la consapevolezza si sta diffondendo col tempo. Inoltre le pazienti spesso esitano a cercare cure per il dolore vulvare cronico, specialmente perché molte donne iniziano a sentire i sintomi quando diventano sessualmente attive. Inoltre, l’assenza di sintomi visibili significa che, prima di essere diagnosticata, viene detto a molte pazienti che il dolore è di origine psicogena (“nella loro testa”).

Giorgia Soleri, la fidanzata di Damiano dei Maneskin racconta la sua malattia

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