Cronaca

Covid, venti comuni della provincia di Ancona passano in zona arancione

Venti Comuni della provincia di Ancona, tra i quali il capoluogo regionale, entreranno in zona arancione da martedì

Venti Comuni della provincia di Ancona, tra i quali il capoluogo regionale, entreranno in zona arancione da martedì e fino a sabato 27 febbraio: a renderlo noto è il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, al termine dell’incontro in videoconferenza con la presidente di Anci Marche e sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, e i primi cittadini dei Comuni maggiormente colpiti dalla pandemia e, in particolare, dalla variante inglese.

Covid, quali sono i comuni in provincia di Ancona che passano in zona arancione?

Il provvedimento si è reso necessario dopo l’esame dei dati epidemiologici da lunedì scorso a ieri, che “denotano una crescita del contagio su alcuni comuni della provincia di Ancona, in aumento rispetto alle scorse settimane”. Dell’ordinanza restrittiva è stato informato anche il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Quali sono i comuni in provincia di Ancona che passano in zona arancione

Insieme ad Ancona, entreranno in fascia arancione i Comuni di:

  • Jesi
  • Osimo
  • Senigallia
  • Falconara Marittima
  • Filottrano
  • Staffolo
  • Serra de’ Conti
  • Polverigi
  • Cupramontana
  • Camerata Picena
  • Monte San Vito
  • Maiolati Spontini
  • Chiaravalle
  • Ostra
  • Loreto
  • Sirolo
  • Sassoferrato
  • Castelplanio 
  • Castelfidardo

Cosa si può fare nella zona arancione?

  • All’interno del proprio Comune, è fortemente raccomandato di non spostarsi, dalle 5:00 alle 22:00, salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute, necessità e per usufruire di servizi non sospesi
  • È possibile praticare l’attività venatoria o la pesca dilettantistica nella proprio Comune
  • Nei piccoli Comuni con max 5mila abitanti saranno consentiti spostamenti in un raggio di 30km (eventualmente anche in un’altra Regione) con divieto di spostamento nei capoluoghi di provincia
    Consulta l’elenco Comuni con meno di 5mila abitanti
  • Possibile recarsi in un altro Comune (nella stessa Regione) per attività sportiva solo qualora questa non sia disponibile nel proprio Comune (per esempio, nel caso in cui non ci siano campi da tennis), oppure nel caso in cui questa comporti uno spostamento (per esempio corsa o bicicletta), purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza
  • Ristoranti/locali aperti solo per asporto dalle 5:00 alle 22:00. Consegna a domicilio sempre consentita
  • Consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata (visite ad amici e parenti), all’interno del proprio Comune, una sola volta al giorno fra le 5.00 e le 22.00, nei limiti di due persone. Sono esclusi dal conteggio minori di anni 14, disabili o non autosufficienti conviventi
  • Consentita attività motoria solo nel proprio Comune
  • Mostre e musei chiusi
  • All’esterno del proprio Comune, è vietato qualsiasi spostamento salvo che per comprovate esigenze di lavoro, studio, salute, necessità e per usufruire dei servizi non sospesi e non disponibili all’interno del proprio Comune
  • Autocertificazione sempre richiesta dalle 22:00 alle 05:00 (ore di coprifuoco) e per spostamenti fuori dal proprio Comune
  • Bar, gelaterie e pasticcerie aperti solo per asporto dalle 5:00 alle 18:00. Consegna a domicilio sempre consentita (attività identificate da codici ATECO 56.3 e ATECO 47.25)

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