Cronaca

Covid, nuovi sintomi: il virus colpisce anche le orecchie

Covid, i nuovi sintomi colpiscono anche le orecchie: lo studio. Non solo gusto e olfatto, dunque, diventano spia di possibile infezione

Tra i nuovi sintomi del Covid c’è anche l’acufene, ovvero un problema alle orecchie. Anche la perdita e/o abbassamento dell’udito, insieme alle vertigini, sono indicati tra i nuovi sintomi del Coronavirus individuati in uno studio del Dipartimento di Otorinolaringoiatria della Harvard Medical School di Boston, Massachusetts.

Covid, i nuovi sintomi colpiscono anche le orecchie

Non solo gusto e olfatto, dunque, diventano spia di possibile infezione. Secondo le nuove ricerche le orecchie diventano l’ultimo indizio a cui prestare attenzione. Un’infezione nell’orecchio medio è considerata quindi molto più probabile. Lo studio americano conclude: “I nostri risultati suggeriscono che l’infezione dell’orecchio interno può essere alla base di problemi di udito ed equilibrio associati a Covid-19″.

Durante il loro lavoro i ricercatori hanno scoperto che sia le cellule ciliate che le cellule di Schwann dell’orecchio interno esprimono le proteine ​​necessarie per l’infezione da Covid, il che le rende potenziali bersagli.

Quali sono le differenze tra Covid e influenza: tutti i sintomi

Quali sono le differenze tra Covid e influenza? Come distinguere le due malattie? Quali sono i sintomi ricorrenti? Mal di gola, raffreddore e dolori muscolari: potrebbe essere tanto una normale influenza quanto un caso di Coronavirus. I sintomi, infatti, possono essere decisamente simili. Specialmente in questa fase della pandemia, contraddistinta dalla diffusione della variante Omicron che sembrerebbe causare sintomi più lievi della Delta. Soprattutto per le persone vaccinate.

“La cosa importante da ricordare è che il vaccino è come un sistema di allarme del sistema immunitario. Quindi la sua capacità di identificare, colpire e distruggere il virus è molto più alta ogni volta che riceviamo una dose booster del vaccino”, ha spiegato alla Cnn l’epidemiologo ed ex direttore esecutivo del Dipartimento di Salute di Detroit, il dottor Abdul El-Sayed, sottolineando che per questa ragione ha completamente senso che i sintomi siano più lievi per una popolazione vaccinata.

“Solo perché i rischi individuali di una malattia grave sono più bassi, questo non significa che a livello sociale Omicron non rappresenti un rischio reale”, ha sottolineato il dottor El-Sayed. Per questo è importante rintracciare i casi di Covid: molti possono sembrare una semplice influenza all’inizio, ma è fondamentale eseguire un test per sapere con certezza di che cosa si tratta.

I sintomi

I sintomi, specialmente all’inizio possono essere molto simili e distinguibili solo con un test. Nei primi giorni, in entrambi i casi, si possono percepire fatica, dolori muscolari, mal di gola, respiro corto, vomito o diarrea, secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie. Solitamente, però, nei casi di Covid-19 il paziente è affetto anche da mal di testa e tosse secca. La perdita di gusto e olfatto, ha spiegato ancora il dottor El-Sayed, solitamente considerato il primo segnale di allerta, può ancora essere un sintomo, ma sembrerebbe non essere diffuso tanto quanto nelle altre varianti. In ogni caso, anche prima dell’insorgere dei sintomi, può essere importante eseguire un test nel caso di contatti con persona positiva, in modo da rintracciare quanto prima possibile il virus e, in caso, isolarsi.


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