Cronaca

Il ciclista Elia Viviani e la tiratrice a volo Jessica Rossi portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020

Una coppia inedita di campioni

Il ciclista Elia Viviani e la tiratrice a volo Jessica Rossi saranno i portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020. “Per ogni atleta l’apice della carriera è gareggiare all’Olimpiade – ha dichiarato Rossi – e io adesso farò la portabandiera. Credo sia il massimo”.

Elia Viviani e Jessica Rossi portabandiera alle Olimpiadi Tokyo 2020

Saranno – apprende l’ANSA – il ciclista Elia Viviani e la tiratrice a volo Jessica Rossi i portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Lo ha appena annunciato ai membri di Giunta il presidente del Coni, Giovanni Malagò. La scelta è caduta su una coppia di campioni olimpici; il doppio alfiere è un’assoluta novita’ in linea peraltro con le indicazioni del Cio per la parita’ di genere.

La notizia durante una tappa del giro

Elia Viviani è stato informato durante la corsa, la 12/a tappa del Giro d’Italia da Siena a Bagno di Romagna, del fatto che sarà portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo, con Jessica Rossi. Lo ha spiegato il direttore sportivo della sua squadra, la Cofidis, Roberto Damiani. Il ciclista veronese, ha detto a Raisport Damiani, ha semplicemente ringraziato. Poi ha continuato a pedalare.

La telefonata

“Sapevo da ieri sera che avrei fatto, assieme a Elia Viviani, la portabandiera dell’Italia a Tokyo. Me lo aveva anticipato al telefono il presidente del Coni Giovanni Malagò. Ma ora che mi dite che la cosa è stata ufficializzata provo una gioia infinita, sono felice, è una cosa fantastica”. Così, al telefono con l’ANSA, l’olimpionica di Londra del tiro a volo Jessica Rossi commenta la scelta del Coni. “Per ogni atleta l’apice della carriera è gareggiare all’Olimpiade – dice ancora la Rossi – e io adesso farò la portabandiera. Credo sia il massimo, mi date una notizia bellissima e con me ci sarà tutto il mondo del tiro a volo”.

Chi è Jessica Rossi

Jessica Rossi ha vinto la medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Londra 2012 nel trap femminile, occasione in cui ha conquistato anche il record del mondo con 99 piattelli colpiti su 100. Dopo aver esordito in campo internazionale al campionato mondiale di tiro 2007, si è classificata al sesto posto ai Mondiali del 2008 con 67 piattelli colpiti e al quinto posto ai campionati europei. Nel 2009, ancora diciassettenne, ha vinto il campionato italiano, il campionato europeo e il campionato mondiale di tiro, conquistando inoltre due secondi posti nella Coppa del mondo di tiro 2009. Vincitrice della medaglia di bronzo nel tiro a volo al campionato mondiale di tiro 2010, si è classificata al ventiduesimo posto agli Europei dello stesso anno. Nel 2011 ha vinto la coppa del mondo di tiro e si è classificata al diciottesimo posto ai Mondiali di Belgrado.



Il 19 aprile 2012 è stata premiata con il collare d’oro al merito sportivo. Ha conquistato il primo posto nel trap femminile ai Giochi della XXX Olimpiade di Londra 2012, superando le qualificazioni con 75/75 e colpendo in finale 24 piattelli su 25.

Chi è Elia Viviani

Elia Viviani  si è imposto in cinque tappe del Giro d’Italia, una nel 2015 e quattro nel 2018 (oltre alla maglia ciclamino della classifica a punti), in tre tappe della Vuelta a España 2018 e in una tappa al Tour de France 2019. Ha poi vinto l’EuroEyes Cyclassics 2017, 2018 e 2019, la Bretagne Classic Ouest-France 2017, il titolo italiano in linea 2018 e il titolo europeo in linea nel 2019. Su pista ha vinto invece la medaglia d’oro nell’omnium ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016, sette titoli ai campionati europei e due medaglie d’argento e una di bronzo ai campionati del mondo.


 


Volato in Brasile per correre la gara dell’omnium ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro, la sera del 15 agosto 2016, al termine di due giorni di gara e dopo una sfida serrata nell’ultima delle sei prove previste, la corsa a punti, conquista la medaglia d’oro davanti a Mark Cavendish e Lasse Norman Hansen, che si aggiudicano rispettivamente l’argento e il bronzo.[47] Il ciclista veronese, nonostante una caduta nella corsa a punti causata dal contatto tra Cavendish e Park Sanghoon (e che coinvolge anche Glenn O’Shea),[47] riporta in Italia dopo 16 anni un oro nel ciclismo su pista.

 

 

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