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Farmacista morta a Castelfranco Veneto, ancora troppi i nodi da sciogliere | Le ipotesi del dramma

Farmacista morta a Castelfranco Veneto: ancora troppi nodi da sciogliere sulla morte di Serena Fasan. Le ipotesi e la smentita del vaccino

Una vicenda che si tinge di giallo quella relativa a Serena Fasan, la farmacista 37enne trovata morta in casa nella giornata del 25 agosto a Castelfranco Veneto. La donna è stata trovata senza vita dal suo compagno. La 37enne era a terra, esanime, accanto al cellulare con cui forse aveva cercato di chiedere aiuto.

Il suo bambino di due anni e mezzo stava dormendo, nella stanza accanto. Sono ancora troppi i nodi da sciogliere. Perché lo zio si è tolto la vita lanciandosi da un ponte? Non avrebbe retto al dolore? Sono domande alle quali gli inquirenti stanno provando a rispondere nelle ultime ore.

Farmacista morta a Castelfranco Veneto, è giallo: le ipotesi del dramma

Sarà l’autopsia, che la procura di Treviso dovrebbe assegnare probabilmente già oggi, a indicare la causa della morte di Serena Fasan, 37 anni, farmacista, mamma di un bimbo di 2 anni. Secondo quanto ricostruito finora, il primo esame medico-legale ha escluso che le piccole ecchimosi trovate sul collo della vittima indichino una morte violenta, per soffocamento o strangolamento.


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Farmacista morta, nessun legame con il vaccino

Tra dubbi sul perché dei segni e sospetti, di cui resta traccia sui social, che la morte potesse essere in qualche modo ricondotta al vaccino antiCovid: Serena, in quanto farmacista, aveva aderito alla campagna nelle prime battute. Il richiamo risale a maggio, quindi l’ipotesi di una connessione pare davvero più che remota.

Il suicidio dello zio di Serena Fasan

Dubbi hanno avvolto anche un altro elemento della doppia tragedia che ha investito la famiglia Fasan. Uno zio di Serena, qualche ora dopo la notizia della morte della nipote, ha raggiunto in auto il ponte sul torrente Astego nel non lontano Crespano del Grappa e si è tolto la vita. Simone Fasan, 55 anni, aveva tentato di impiccarsi in casa verso le 20 di mercoledì, ma uno dei fratelli, Mirko, lo aveva fermato e calmato. Due ore dopo, Fasan, impiego a partita Iva come pittore edile, non ha trovato qualcuno a dissuaderlo.


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Era molto conosciuta nel suo Comune

Serena Fasan era molto conosciuta nel suo Comune, avendo lavorato in una farmacia all’interno di un supermercato Coop. Sconvolti tanti residenti, a cominciare dal sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon, che ieri sera si è recato sul posto: «Sono addolorato di fronte a questa tragedia». In tanti ricordano Serena come una mamma completamente innamorata del suo bambino, che ora dovrà crescere senza di lei.

 

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