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Attentati dell’11 settembre 2001, frasi e citazioni per non dimenticare

Ecco alcune frasi, citazioni e testimonianze dell’11 settembre per non dimenticare

Dall’11 settembre 2001, giorno del terribile attentato terroristico, tanti autorevoli nomi della cultura italiana e mondiale hanno raccontato quel giorno, infinito e tragico. Ecco alcune frasi, citazioni e testimonianze dell’11 settembre per non dimenticare.

11 settembre: frasi e citazioni

L’11 settembre 2001 è stato un giorno buio per la storia dell’umanità. All’epoca commentò papa Giovanni Paolo II:

  • È stato un giorno buio nella storia dell’umanità, un terribile affronto alla dignità dell’uomo. Come possono verificarsi episodi di così selvaggia efferatezza? Il cuore dell’uomo è un abisso da cui emergono a volte disegni di inaudita ferocia, capaci in un attimo di sconvolgere la vita serena e operosa di un popolo.

Una data spartiacque quell’11 settembre 2001: per il politico francese Jean-François Deniau è anche una data simbolica: “Come il 1914 ha segnato l’ingresso nel XX secolo, l’11 settembre 2001 ha segnato l’ingresso nel XXI secolo”.

Quel giorno, in un certo senso, è stata una sconfitta per quanti hanno sempre lavorato per la pace. Fernanda Pivano ha chiosato in proposito: “Con molto dolore per i morti e per la tragedia devo dichiararmi perdente e sconfitta perché ho lavorato settant’anni scrivendo esclusivamente in onore e in amore della non violenza e vedo il pianeta cosparso di sangue”.

Ma “come si fa a sconfiggere il terrorismo? Non farsi terrorizzare”: è questa la ricetta di Salman Rushdie, che suona come un monito anche oggi.

La poesia e quel giorno di settembre

Come ha risposto la poesia all’11 settembre 2001?

Wisława Szymborska, Nobel per la letteratura nel 1996, ha scritto una poesia dal titolo Fotografia dell’11 settembre in cui, pensando a quanti sono morti nelle Torri Gemelle, scrive:

  • Solo due cose posso fare per loro –
    descrivere quel volo
    senza aggiungere l’ultima frase.

Riportiamo la poesia 11 settembre di Mario Luzi che invita, tutti!, a mettere da parte l’alterigia e a lavorare per la pace.

  • Dimettete la vostra alterigia
    sorelle di opulenza
    gemelle di dominanza,
    cessate di torreggiare
    nel lutto e nel compianto
    dopo il crollo e la voragine,
    dopo lo scempio.
    Vi ha una fede sanguinosa
    in un attimo
    ridotte a niente.
    Sia umile e dolente,
    non sia furibondo
    lo strazio dell’ecatombe.
    Si sono mescolati
    in quella frenesia di morte
    dell’estremo affronto i sangui,
    l’arabo, l’ebreo,
    il cristiano, l’indio.
    E ora vi richiamerà
    qualcuno ai vostri fasti.
    Risorgete, risorgete,
    non più torri, ma steli,
    gigli di preghiera.
    Avvenga per desiderio
    di pace. Di pace vera.

Ricordi e testimonianze

Il ricordo di Oriana Fallaci:

  • Ero a casa, la mia casa è nel centro di Manhattan, e verso le 9 ho avuto la sensazione d’un pericolo che forse non mi avrebbe toccato ma che certo mi riguardava. Sai, la sensazione che si prova alla guerra, anzi in combattimento, quando con ogni poro della pelle senti la pallottola o il razzo che arriva, e tendi le orecchie e gridi a chi ti sta accanto: «Down! Get down! Giù! Buttati giù». L’ho respinta. Non ero mica in Vietnam, mi son detta. Non ero mica in una delle tante e fottutissime guerre che sin dalla Seconda Guerra Mondiale hanno seviziato la mia vita! Ero a New York, perbacco, in un meraviglioso mattino di settembre. L’11 settembre 2001. Ma la sensazione ha continuato a possedermi, inspiegabile, e allora ho fatto ciò che al mattino non faccio mai. Ho acceso la Tv. Be’, l’audio non funzionava. Lo schermo, sì. E su ogni canale, qui di canali ve ne sono quasi cento, vedevi una torre del World Trade Center che bruciava come un gigantesco fiammifero.

Enzo Biagi:

  • Qui l’11 settembre c’erano due torri: un simbolo dell’America. Adesso è solo un cantiere e un cimitero. Si sono concluse qui le storie umane di 3000 persone. Nelle loro tasche i passaporti di sessanta nazioni. Tra i morti anche 479 vigili del fuoco, poliziotti, soccorritori.

Joseph E. Stiglitz:

  • L’11 settembre ha rivelato l’altra faccia della globalizzazione. E’ il terrorismo che varca le frontiere.

Martin Amis:

  • Il terrorismo è comunicazione politica fatta con altri mezzi. Il messaggio dell’11 settembre suonava più o meno così: America, da adesso saprai quanto è implacabile l’odio contro di te. Il volo 175 della United Airlines è un missile intercontinentale lanciato contro la sua innocenza. Quell’innocenza è stata un’anacronistica e lussuosa illusione.

Zigmut Bauman:

  • L’11 settembre ha introdotto il concetto di terrorismo, ma è un terrorismo che non viene percepito come qualcosa che è contro il sistema. Bensì viene percepito come una minaccia alla nostra personale incolumità e integrità fisica e/o patrimoniale (safety). Siamo individui, e siamo a rischio. Ecco cosa ci dice oggi il terrorismo.

Il Presidente degli Stati Uniti d’America a quel tempo in carica, George W. Bush:

  • Col passare degli anni, la maggioranza degli americani è stata in grado di tornare a vivere una vita normale, come prima dell’undici settembre. Ma io no. Ogni mattina ho ricevuto i briefing sulle minacce alla nostra nazione. E ho giurato che avrei fatto tutto quanto in mio potere per mantenerci al sicuro

L’attentato al World Trade Center è stato atroce, ma non rappresenta nulla di nuovo: violenze di questo tipo sono frequentissime, solo che in genere accadono altrove.” – Noam Chomsky

Ogni nazione dovrà essere con noi o contro di noi. Chi nutre o finanzia i terroristi pagherà un caro prezzo.” – Hillary Clinton

Questa non è una battaglia tra gli Stati Uniti d’America ed il terrorismo, ma tra il mondo libero e democratico ed il terrorismo.” – Tony Blair

Sono certo di parlare a nome della mia nazione intera, quando dico: l’11 settembre siamo tutti americani, nel dolore come nella sfida.” – Benjamin Netanyahu

I fatti dell’11 settembre sono cosa di poco conto rispetto a quanto può accadere.”  – Robert d. Kaplan

Il cielo crollava ed era striato di sangue Ti ho sentito che mi chiamavi Poi sei scomparso nella polvere” – Bruce Springsteen

Un giono o l’altro succederà un altro disastro, come quello dell’11 settembre, e non ho ancora visto le Nazioni Unite agire concretamente contro Iran e Corea del Nord.” – Newt Gingrich

Il non sentirsi responsabili dei danni è parte dell’essenza del terrorismo.” – Jürgen Habermas

Raccontare come stanno le cose vuol dire non subirle.” – Roberto Saviano

Attentati 11 settembre, le testimonianze

Lo strazio di chi ha vissuto in prima persona l’inferno negli attentati dell’11 settembre alle Torri Gemelle. Andrew Knox 29 anni, dal tetto di una delle Torri, a un collega ha detto:

  • Ho il viso ustionato, non mi riconoscerai. Mi ami lo stesso?

Voci raccolte dalle torri gemelle in fiamme:

  • Ti telefono perché non voglio che ti preoccupi quando sentirai cos’è successo. Un aereo è caduto sulla nostra Torre. Non agitarti, sto bene. Stiamo evacuando l’edificio. Devo andare

 


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