Zucchero Fornaciari: le frasi più belle delle sue canzoni

Zucchero, pseudonimo di Adelmo Fornaciari (Reggio nellāEmilia, 25 settembre 1955), ĆØ un cantautore e musicista italiano. Eā considerato uno degli artisti italiani più famosi al mondo.
Il leader degli U2, Bono, descrivendo Zucchero, racconta: āHa una voce sexy come come un whisky invecchiato in una botte di quercia, i capelli da leone e un animo da poetaā.
Ecco le frasi più belle di Zucchero Fornaciari.
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Le frasi più belle di Zucchero Fornaciari
Donne du du du,
pianeti dispersi
per tutti gli uomini cosƬ diversi.
(Donne)
Negli occhi hanno gli aeroplani
Per volare ad alta quota
Dove si respira lāaria
E la vita non ĆØ vuota.
(Donne)
Ho bisogno dāamore, āperdioā,
per tutto quanto il giorno,
cāĆØ bisogno dāamore, sai zio,
da tutto quanto il mondo.
(Overdose dāamore)
Respirerò
Lāodore dei granai
E pace per chi ci sarĆ
E per i fornai
Pioggia sarò
E pioggia tu sarai
I miei occhi si chiariranno
E fioriranno i nevai
Impareremo a camminare
Per mano insieme a camminare
Domenica.
(Diamante)
Nice che dice boh?
Nice che dice boh boh?
(Nice che dice)
Non cāĆØ confine
tra il bene e il male
non cāĆØ mai fine mai
quante parole
niente di buono
nƩ di cattivo
oh mamma mia che stress, resto da solo.
(Nice che dice)
Niente di nuovo
tranne lāaffitto per me
che mi ritrovo
e mi riperdo perchƩ
non ho più un Dio non ho
e ho perso lāanima
vago nel vento
vado però!
(Madre dolcissima)
Iāve got the devil in me!
Gloria nellāalto dei cieli
Ma non cāĆØ pace quaggiù
Non ho bisogno di veli
Se giĆ un angelo tu.
(Diavolo in me)
Con le mani se vuoi
puoi dirmi di sƬ
e provare nuove sensazioni,
farti trasportare dalle emozioni.
(Con le mani)
Senza una donna
come siamo lontani,
senza una donna
sto bene anche domani.
(Senza una donna)
Solo una sana e consapevole libidine
salva il giovane
dallo stress e dallāazione cattolica.
(Solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dallāAzione Cattolica)
Tutti mi chiedono se credo in Dio
e lui crede a me?
(Povero Cristo)
Miserere,
miserere,
miserere,
misero me.
Però brindo alla vita!
(Miserere)
Vivo nellāanima del mondo
perso nel vivere profondo.
(Miserere)
Passa un treno che va via
Di un colore nostalgia
Flying angel in the sky.
(Spicinfrin boy)
Libera lāamore
o liberatene per sempre.
(Libera lāamore)
Che se patir fosse come godere
quanto avrei goduto nella vita.
(Unāorgia di anime perse)
Un uomo che ama
si mostra completamente nudo,
la donna no,
ĆØ dietro lo scudo.
(Tra uomo e donna)
Ogni storia ha i suoi no
ed ogni storia ha i suoi guai.
(Nella casa cāera)
Ma lāaria questa sera per fortune ĆØ fresca,
trascina i miei pensieri sopra il mare,
col cuore chiuso dentro in una tasca
cammino in fretta ancora verso te.
(Stasera se un uomo)
Ho camminato per le strade
col sole dei tuoi occhi,
ci vuole un attimo per dirsi addio, spara,
che bella quiete sulle cime,
mi freddi il cuore e lāanima,
ci vuole un attimo per dirsi addio.
(Il volo)
Sogno, qualcosa di buono
Che mi illumini il mondo
Buono come te
Che ho bisogno, di qualcosa di vero
Che illumini il cielo
Proprio come te.
(Il volo)
Se speranza spera, svanirai.
Ricordo che la luna illuminai.
Se ĆØ lecito non chiedermi se puoiā¦
dimmi quale senso abbiamo noi!
(Quale senso abbiamo noi)
PerchĆ© dāamore ti vesti
che amore non cāĆØ più.
(Cuba libre)
Ho visto cieli pieni di miseria, sai
e ho visto fedi false fare solo guai.
(Il suono della domenica)
Ho vagato senza scopo e destino
fino alla fine dellāarcobaleno,
nelle notti bagnate dal vino
finchƩ ho sentito la mia voce da bambino!
(Oltre le rive)
Che sei sola come me, lo so dagli occhi.
Li porterò con me, sai, quando vado via.
(Rossa mela della sera)
Cāe qualcosa di me
Dentro me
Che non sai
Fino in fondo⦠ahum
Cāe un giardino che mai
Forse mai
Troverai
Dove mi nascondo⦠ahum
(Ahum)
E mi fa vivere e accende il giorno
CosƬ celeste sheās my baby
Come un pianeta che mi gira intorno
E brucia il fuoco sheās my baby.
(CosƬ celeste)
Oramai
Mi consola
Oramai
Mi sorvola
Lāamore invano
Cosiā leggero
E piovono baci dal cielo
Leggeri come fiori di melo
Gocce di mercurio dal cielo
(Indaco dagli occhi del cielo)
Noi faremo lāamore
Tre nel cielo e due nel sole
Noi faremo lāamore
Dentro il mare e dentro il pane
Nella bocca e negli occhi
Far lāamore nelle mani
E nei baci e nei cuori
fiori a far cosi
(Chocabeck)
Svegliami quando fuori ĆØ domani
Sembri vestita di pioggia
Ć un altro giorno da cani, ma
Noi siamo fatti di sogni.
(Fatti di sogni)
Sogni cobalto, sogni lontani
Posso ridarti un sorriso
Ć un altro giorno da cani ma
Noi siamo fatti di sogni
(Fatti di sogni)
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Varie
Io non posso immaginare un mondo senza musica. La musica può metterti energia, darti allegria se sei triste, farti pensare, vestirti di nostaglia e di malinconia. La musica è una parte fondamentale della nostra vita. Poi⦠anche il silenzio è musica.
Sono un tipo eternamente conflittuale. Una parte di me ĆØ serena, ho fatto mille volte di più di quanto sognassi quando suonavo il sax tenore con I Duca, a 13 anni. La mia massima aspirazione era di finire professionista con una grande orchestra, sulle navi da crociera. Sono riuscito a sfondare con la musica che amo, senza cambiare me stesso: ĆØ una bella consapevolezza. Però devo fare i conti con lāaltra metĆ di me, quella più inquieta, che mi spinge a cercare nuovi stimoli. Comporre rappresenta per me il momento più intimo, più sofferto, lāoccasione per rimettermi in discussione con me stesso, e guardarmi dentro, per risolvere i conflitti interiori.
Per me un disco, non ĆØ mai una banale compilation di canzoni slegate una dallāaltra: lāalbum deve avere un filo comune, una vibrazione che lo tiene insieme.
CāĆØ gente che incide lo stesso disco da 20 anni.
Il mio carattere si ĆØ forgiato sul marmo e lāanarchia.
Il sesso va bene, il rock pure, ma le droghe sono stupide. Il mio motto ĆØ sex, frogs e rock and roll! (āsesso, rane e rock and rollā)
La gente consuma la musica come se fosse un fazzoletto per il naso.
Ć tutto omologato. Radio, media e case discografiche stanno educando le nuove generazioni allāassenza totale di ogni forma artistica.
La musica con internet ĆØ diventata una salumeria. Nel senso che in rete uno compra un etto di cotto, due di crudo, un poā di olive e di acciughe e fa il pranzo. Io sono sempre stato convinto che un album debba avere delle omogeneitĆ , deve iniziare con un sound e finire con quello.
La musica ĆØ come il sesso: bisogna sperimentare sempre nuove posizioni.
Mi piace sperimentare, mi piace non ripetere, non annoiarmi⦠Rifare le cose che hai già fatto credo che vada bene per il pubblico, poi però il pubblico ti vuole sempre così, mentre io cambio.
Mi piace provocare, mi danno fastidio la staticitĆ , lo stantio, il fetore delle solite cariatidi.
Non mi piace fare dischi con la carta carbone.
Non riesco ad immaginare ad un mondo senza musica. Sarebbe come immaginare un mondo senza mortadella: impossibile!
PerchƩ porto gli occhiali? Quando canto a volte dormo.
Non ho mai pensato che vivere totalmente nel sacro o totalmente nel profano sia divertente. Il mix migliore ĆØ vivere una vita un poā sacra ed un poā profana.
Sono sempre stato solo perché non mi sono mai sentito veramente a casa mia. La solitudine e la malinconia mi avvolgono ed è per questo che amo il blues.
Il suono del paese, le campane, il brusio in piazza sono stati la colonna sonora dei miei primi anni di vita. Vengo da una famiglia di mezzadri, ricordo ancora la prima casa senza acqua corrente, i viaggi con il secchio al pozzo e mio zio Guerra, marxista, leninista e anche un poā maoista, che battibeccava sempre con il prete, Don Tagliatella.
Ć vero che mi muovevo come Cocker, ma ĆØ una cosa che mi veniva istintiva perchĆ© lo amavo e mi immedesimavo in lui. La postura viene da dentro, ĆØ naturale. Anche Stevie Wonder e Ray Charles si muovevano nello stesso modo eppure non si erano mai vistiā¦
Una volta sono andato in ritiro con la nazionale cantanti, ma dovevo mangiare riso in bianco, andare a letto presto e non si potevano portare le donne. Allora mi sono detto ācosa ci sto a fare qua?ā.
In terza sono stato bocciato e ho dovuto cambiare gli insegnanti. Quando ĆØ arrivata la professoressa in minigonna ho capito che Dio esisteva.
Ti amo si dice una volta sola nella vita. Lo dici una volta ed ĆØ un bonus.
Le note sono sette. Se ci mettiamo a discutere ogni canzone che somiglia a unāaltra, non la finiamo più. Battisti ha cantato āMi ritorni in menteā. Io adesso come faccio a dire che mi ricordo di qualcuno?
A Wembley, al Tributo a Freddie Mercury, prima di salire sul palco mi stavo per cagare addosso. Poi nel camerino ho ricevuto un biglietto da Alice e Irene, le mie figlie, con scritto āsei forte babboā. LƬ ho capito che poteva anche andare male, perchĆ© le cose importanti della vita sono altre.
Una volta mi ha anche chiesto di entrare a far parte della band. Sì, proprio dei Queen. In un tour. Gli ho dato del matto. Sostituire Freddie Mercury? Lesa maestà . Sarebbe stato bello, essere un Queen, ma preferisco ambire alla corona di Re Del Soul, almeno in Italia.
Non sento più il suono della domenica. Non ci sono più i vecchietti nelle piazze la domenica o le tavole apparecchiate. La domenica è diventato un giorno come un altro.
Non sono mai stato un āpartymanā. Io vivo in una fattoria.
Sono un bracciante della musica.
Se prendi un compasso, lo metti al centro del mar dei Caraibi e tracci un cerchio trovi il cuore della musica.
Non sono āpolitically correctā. E me ne vanto.
Come possiamo volare come aquile se siamo contornati da tacchini.
à difficile captare la sensibilità di certe persone perché stiamo andando troppo di fretta.
Internet? Prova a scaricare un tortellino se ci riesci!
In dialetto, āChocabeckā ĆØ il suono del becco quando il gallo non ha nulla da mangiare. Me lo diceva mio padre quando da bambino la dispensa era vuota. Una parola dolce, che smorzava la fame e mi rincuorava.
CāĆØ poca buona musica in giro. Compresa la mia.
Ć meglio che io canti, perchĆ© se parloā¦
Non pagherei mai quaranta euro per vedere un concerto di Zucchero.
AlĆØ! Voglio veder le protesi alzarsi! Le protesi! Vai! I pancioni ricchi e fatiscenti! Come on! Vorrei vedere più gente sotto. Tanto il caffĆØ lāavete preso⦠Giusto? Quella schifezza che avete mangiato stasera lāavete ingurgitata e domani avrete dei problemi, però intanto il conto salato lāavete pagato. Allora vi conviene alzarvi, smaltire un poā di quella tristezza che avete e venire sotto il palco. E che Dio ci benedica e che Dio vi benedica e vi perdoni! AlĆØ! Fatiscenti! Vai! La vita ĆØ unāaltra cosa! Vai! Baracconi!
(Zucchero durante il concerto a Cala di Volpe, agosto 2007)
Io vengo dalla strada, lo sanno tutti. Fra amici usiamo le parolacce praticamente con affetto: āVieni qui merdacciaā, āCosa fai, troioneā. CosƬ a me viene naturale elevare un poā il tono e il ritmo ai concerti, āalzate un poā il culo e venite a ballareā. Ć il mio stile, piaccia o no. Ai miei fan piace. Sarebbe molto più facile fare lo spettacolo normale ābuonasera signore e signori, grazie dellāapplauso, arrivederci alla prossima estateā.