Almanacco

Il 28 aprile 1945, Benito Mussolini e Claretta Petacci furono fucilati sul lago di Como

Esattamente 76 anni fa furono uccisi Benito Mussolini e Claretta Petacci dai partigiani a Giulino di Mezzegra

La fucilazione di Benito Mussolini si consumò in quel di Giulino, frazione di Mezzegra (in provincia di Como) dove morì insieme all’amante Claretta Petacci; gli altri gerarchi fascisti con i quali era stato catturato furono invece fucilati a Dongo, luogo della sua cattura.

28 aprile 1945: furono fucilati Benito Mussolini e Claretta Petacci

Alle 16:10 di quel 28 aprile 1945, Benito Mussolini e Claretta Petacci furono fucilati davanti al cancello di Villa Belmonte, a Giulino di Mezzegra, sul lago di Como. Secondo le fonti ufficiali (una di queste esposta già nel corso del 1945 sul quotidiano comunista l’Unità) a sparare fu il colonnello partigiano “Valerio”, Walter Audisio.

In piena opposizione al colere degli Alleati, a volere la sua morte fu il Clnai, ai quali gli fu consegnato un comunicato telegrafico del comando partigiano: «Spiacenti non potervi consegnare Mussolini che processato Tribunale popolare eÌ€ stato fucilato […]».


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Le varie versioni

Sono passati moltissimi anni dalla morte di Benito Mussolini, ma nonostante ciò, il suo prematuro decesso è ancora fonte di dibattito da parte di storici e politologi accreditati.

La cosiddetta “versione ufficiale” afferma che Mussolini e la Petacci furono assassinati alle ore 16:10 e che a premere il grilletto, davanti ai cancelli di Villa Belmonte, fu l’emissario della resistenza “Valerio”, alias Walter Audisio.

“Valerio” fu affiancato, nella sua missione, da altri due personaggi: Aldo Lampredi detto “Guido” e e un partigiano locale, Michele Moretti, “Pietro”, gli stessi che, in separate testimonianze, si contraddicevano tra loro quando raccontarono quei concitati istanti.


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La lapide di Mussolini e Petacci situata dinanzi ai cancelli di Villa Belmonte.

Nel corso del tempo, coloro che si prodigarono a ricostruire la vicenda, avanzarono alcune tesi: quella della “doppia fucilazione”, quella della “pista inglese” e quella dell’“enigma Moretti”.

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