Cronaca

Furto in un ristorante di Lecce, il proprietario attacca i migranti

Un individuo di origine africana ha commesso un furto in un ristorante nel centro di Lecce, ma è stato immortalato dalle telecamere di sicurezza. Il proprietario del locale ha pubblicato il video del furto sui social media e ha criticato l’autore definendolo come “una risorsa preziosa e carina“. Questa mossa ha generato molte polemiche, soprattutto tra coloro che ritengono che la descrizione del ladro sia inappropriata. Antonio Torre, proprietario del ristorante “Torre di Merlino”, uno dei locali più popolari di Lecce, è al centro della controversia. Il video mostra un uomo di colore entrare nel locale.

Furto in un ristorante di Lecce, il proprietario attacca i migranti

Nessun dipendente o titolare è all’ingresso ad accogliere lo straniero appena entrato nel ristorante. I titolari, in quel momento, si trovavano in cucina mentre il personale dipendente era impegnato a servire i clienti. Così l’uomo ha avuto il tempo di guardarsi intorno, cercando di capire se c’erano delle telecamere, finché nota un portafogli. Lo ha preso e ha sottratto l’incasso destinato ai fornitori e agli stipendi. Il ladro, poi, è andato via con disinvoltura.

Il video sui social

Il proprietario del ristorante, come spesso accade in caso di furto, ha pubblicato il video del furto su Facebook, accompagnandolo con una lunga riflessione che ha generato una polemica nei commenti. Il proprietario descrive il ladro come una “carinissima e preziosa risorsa” che è entrata di soppiatto nel suo locale. Il ristoratore scrive:

“Questa carinissima e preziosa risorsa è entrata di soppiatto nel mio ristorante con l’intento di pagare i contributi delle pensioni degli italiani citando Elly: “non mi hanno visto arrivare”, ha prelevato la borsa di Manuela, ha gentilmente e accuratamente aperto il suo portafogli (di lei) ne ha preso l’incasso destinato a pagare i fornitori e gli stipendi e sempre accuratamente ha rimesso tutto a posto!!! Purtroppo la maggior parte dell’incasso era con carta elettronica (mannaggia Draghi)”.

Successivamente, il post vira in una polemica politica quando il ristoratore annota che non è “razzista”, ma afferma che non è giusto che i migranti muoiano in mare o rimangano nei loro paesi.

I commenti

Questo ha scatenato una serie di reazioni nel mondo social, alcuni solidali con il proprietario e altri che prendono le distanze dalle sue parole. Alcuni commentatori hanno sottolineato che la nazionalità, l’etnia o il colore della pelle del ladro non cambiano il fatto che sia un ladro, e che questi elementi servono solo alla propaganda razzista.

In particolare, si legge:  “Un ladro è semplicemente, tristemente, fastidiosamente ma solamente un ladro. La sua nazionalità, la sua etnia (ed il colore della sua pelle in definitiva) non mette e non toglie nulla. Serve solo alla propaganda, quella si razzista“.

La reazione del ristoratore

Il proprietario del ristorante ha cercato di allontanare da sé l’immagine di una persona che odia gli stranieri, sottolineando che non è il colore della pelle a farlo arrabbiare, ma che gli immigrati dovrebbero essere accolti e avere una vita serena senza essere costretti a rubare. E ha scritto:

“Non sono razzista credimi ho adottato tanti bimbi a distanza e tanti lavoratori onestissimi, uno di questi è al mio fianco e gli voglio bene più che a un figlio, non è il colore che mi fa incazzare. Ma se li accogliamo, diamo loro una vita serena senza costringerli a rubare! Semplice no? Altrimenti che li accolga chi può permettersi un welfare migliore”.

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