Gas russo, forniture diminuite in Ue ma aumentate alla Cina. La Russia ha iniziato a investire in altri mercati ed intensificare i rapporti con altri Paesi, tra cui quelli asiatici.
Gas, calo delle forniture all’Ue a favore della Cina
A rendere noti i dati sull’esportazione del gas della Russia l’ente del Paese, Gazprom. Le esportazioni verso i Paesi non Csi (Ue e Turchia) sono state di 50,1 miliardi di metri cubi, il 26,9% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. Tuttavia, nello stesso periodo l’export verso la Cina registra un aumento del 60%.
Le parole del presidente della Duma
Il presidente del parlamento russo Vyacheslav Volodin ha dichiarato che “l’Unione Europea è abituata a vivere a spese degli altri, se intende fare a meno del gas russo, non c’è motivo per non interrompere subito”. In effetti è stata la stessa Ue a desiderare di far a meno del gas russo per risultare “indipendente”, salvo poi adirarsi quando la Russia ha preteso un pagamento in rubli, di una risorsa di sua proprietà .
Le sanzioni falliscono
A causa del conflitto in corso in Ucraina, l’Ue aveva deciso di lanciare delle sanzioni alla Russia per condannare l’aggressione. Esse prevedono anche la riduzione della dipendenza energetica da Mosca, in primis di gas. Ciò sarebbe dovuto servire anche a creare difficoltà nell’economia russa e a indurre il presidente Putin ad annullare l’aggressione militare ma ciò non sta accadendo, anzi.
Si ripercuotono contro
Tuttavia Asia, Africa ed America latina si sono mossi in tutt’altra direzione intensificando i rapporti con Mosca. In particolare Cina e India che, insieme, contano quasi 1/3 della popolazione mondiale. L’unico effetto delle sanzioni è stato quello di provocare un aumento dei prezzi nei singoli Paesi, tra cui l’Italia, a discapito di famiglie e imprese.
