Cronaca

Genova, bimba di 10 anni salvata con autotrapianto polmonare: prima volta in Italia

Bimba di 10 anni salvata con autotrapianto polmonare a Genova: è la prima volta in Italia. La piccola era affetta sin dalla nascita da una grave cardiopatia e malformazione polmonare. È stata salvata da una morte quasi certa grazie all’autotrapianto dei polmoni, effettuato per la prima volta in Italia su un paziente pediatrico.

Bimba di 10 anni salvata con autotrapianto polmonare

I medici hanno inventato una strategia innovativa: prima hanno recuperato la funzionalità del cuore e poi quella dei polmoni con l’assistenza in Ecmo, per un totale di 4 interventi molto complessi che però sono stati portati a termine con successo. La piccola, originaria di Varese, e nata prematura da una gravidanza gemellare, potrà ora sperare in una vita migliore, dal momento che finora ha trascorso molto del suo tempo in giro per ospedali.

Le parole dei medici

Come ha spiegato Andrea Moscatelli, direttore della Rianimazione del Gaslini, la bambina era affetta da una grave e complessa cardiopatia congenita e da un’ipoplasia del circolo arterioso polmonare di destra. Arrivata al Gaslini di Genova circa due anni fa, tutti hanno ritenuto il trapianto, che pure le era stato proposto in 2 centri di riferimento all’estero e in 4 centri in Italia, troppo pericoloso per le sue condizioni. “Dopo più di due settimane di assistenza, senza prospettive di guarigione, e nonostante le molteplici incertezze, di fronte alla prospettiva di morte certa, abbiamo cercato una soluzione alternativa che potesse dare alla bambina una prospettiva di vita soddisfacente”, ha spiegato il medico.

Nello specifico, è stato sottolineato all’Ansa, “di fronte ad una aspettativa di vita inferiore all’anno, si è reso necessario tentare di recuperare la funzione del polmone destro, attraverso un intervento in cateterismo cardiaco condotto dal dottor Maurizio Marasini, direttore della Cardiologia del Gaslini, e dal cardiologo Martino Cheli. La paziente in pochi minuti è andata in arresto cardiaco ed è stata immediatamente posta in Ecmo dal dottor Andrea Moscatelli.

È stato poi eseguito un intervento di cateterismo cardiaco durato nove ore per risolvere lo scompenso cardiaco ed è stato riportato il flusso dall’aorta nel polmone di destra, con inserimento di stent. Questo ha determinato i presupposti per poter riconnettere, attraverso un intervento cardiochirurgico durato quasi 13 ore il tronco dell’arteria polmonare al circolo arterioso ipoplasico del polmone destro, completando il recupero funzionale e riducendo significativamente il sovraccarico di pressione del ventricolo destro, condizione alla base della grave disfunzione cardiaca.

Di fatto, attraverso tutti questi delicati passaggi, la bambina ha potuto beneficiare di tutti gli effetti di un autotrapianto polmonare, il primo effettuato a questa età e per questa indicazione”. Oggi, mercoledì 27 marzo, dopo 75 giorni vissuti collegata all’Ecmo, il dispositivo salvavita che sostituisce la funzione di cuore e polmoni, la piccola paziente è finalmente tornata a casa con la prospettiva di poter riprendere a crescere.

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