Cronaca

Non riesce a trovare lavoro a causa del suo volto sfigurato dalla malattia: l’appello di Giovanna a “La Radiazza”

Giovanna è affetta da neurofibromatosi acuta

La storia di Giovanna Mauriello, vittima di body shaming per la sua malattia, la neurofibromatosi acuta, che le ha sfigurato il viso, rendendola “poco appetibile”, evidentemente, per il mercato del lavoro. Nonostante le sue competenze specifiche e la sua esperienza, queste sono caratteristiche evidentemente insuffienti, se confrontate con quelle di una donna con meno esperienza, ma dai lineamenti “regolari”.

Giovanna, 29 anni, ha dunque lanciato un appello a “La Radiazza”, la trasmissione radiofonica di Gianni Simioli, e le risposte sono state più che positive, con varie offerte di lavoro che le sono arrivate dopo il suo intervento alla radio. Ma davvero è necessario questo per essere presi in considerazione oggi?

Giovanna Mauriello vittima di body shaming per la sua malattia: l’appello a “La Radiazza”

Non riesce a trovare lavoro a causa del suo volto sfigurato dalla malattia: la storia di Giovanna Mauriello, 29enne vittima di body shaming, raccontata a La Radiazza: ”Mi respingono dicendo che cercano ragazze con esperienza. Se non mi danno la possibilità di lavorare, come faccio esperienza?”. Borrelli e Simioli :”La bellezza viene considerata più importante delle capacità e dei valori umani. Società in decadenza.”


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Giovanna Mauriello è una ragazza di 29 anni appartenente alla categoria protetta, essendo affetta da neurofibromatosi acuta, che non riesce a trovare lavoro nonostante abbia studiato 5 anni come graphic designer. Giovanna ha lanciato un appello rivolgendosi al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli ed intervenendo in diretta telefonica a La Radiazza: “Io percepisco una pensione di 297 euro, una cifra che non mi consisterebbe di andare a vivere per conto mio. Nonostante i miei studi non riesco a trovare lavoro nel mio campo e in nessun altro, dato che ho risposto a diversi annunci anche per la ricerca di commesse, addette alle pulizie o magazziniere. Purtroppo ogni volta mi viene risposto che cercano qualcuno con esperienza. Ma se non comincio a lavorare come accumulo esperienza? Evidentemente a creare problemi è il mio volto”.

Società in decadenza

“Purtroppo la nostra società è figlia di una sub-cultura che pone l’aspetto esteriore davanti alle competenze e all’umanità di un individuo. La legge non permette discriminazioni in base all’aspetto e di nessun altro tipo, quindi sarebbe doveroso verificare perché le aziende la rifiutano. Intanto noi le forniamo tutto il nostro sostegno, abbiamo già ricevuto diverse proposte di lavoro che gireremo a Giovanna e lei valuterà”– le dichiarazioni di Borrelli e del conduttore radiofonico Gianni Simioli.

Cos’è la neurofibromatosi acuta

La neurofibromatosi è una malattia ereditaria che colpisce le cellule nervose e muco-cutanee dovuta a turbe dell’istogenesi. È caratterizzata dalla presenza di numerosi tumori benigni e maligni fibrosi (fibromi) della pelle e del tessuto nervoso (neurofibromi). Si distinguono 2 tipi, il tipo 1, detto anche malattia di von Recklinghausen, dal patologo tedesco von Recklinghausen che la descrisse nel 1882, e il tipo 2 che è molto più raro e colpisce anche i nervi ottici, uditivi e il cervello. Le due forme sono caratterizzate da ereditarietà genetica autosomica dominante; questo vuol dire che basta avere una copia di un gene mutato per avere la malattia. I figli nati dall’incrocio fra un genitore eterozigote malato e uno omozigote sano hanno il 50% di possibilità di avere anche loro la malattia. NF1 è 10 volte più comune della NF2. Interessa oltre il 90% dei casi e colpisce un nato ogni 3500-4000 persone circa: si calcolano oltre un milione e mezzo di malati nel mondo, di cui almeno 20.000 in Italia.

Nonostante, come indicato dal nome, nella neurofibromatosi siano presenti neurofibromi (in numero sempre maggiore di uno), questi non ne costituiscono la caratteristica peculiare; infatti la diagnosi della malattia richiede la presenza concomitante di altre caratteristiche specifiche e riconoscibili (v. sotto). In assenza di tali sintomi la presenza di un neurofibroma semplice va considerata come una manifestazione clinica isolata senza alcun rapporto con la neurofibromatosi.

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