Guerra

Kaspersky, l’antivirus russo da disinstallare in Italia: i rischi e il problema dei dati personali

La guerra "blocca" l'antivirus russo Kaspersky: ecco cosa succede col software utilizzato da 2.700 amministrazioni

Dobbiamo disinstallare l’antivirus russo Kaspersky? Il programma è utilizzato in Italia da 2.700 amministrazioni, tra ministeri, Comuni, forze dell’ordine e grandi aziende private. In tutto il mondo questa società offre il suo servizio a più di 400 milioni di utenti e 240.000 società. Tuttavia la guerra in Ucraina ha dimostrato che “esiste un conflitto ibrido, parallelo” che “è in grado di fare malissimo”, ha spiegato la vicedirettrice dell’Agenzia cibernetica italiana Nunzia Ciardi come riportato da Il Mattino.

Kaspersky, dobbiamo disinstallare l’antivirus russo? Ecco perché

Per questo motivo il governo ha deciso di mettere fuori mercato Kaspersky. “Il problema – sottolinea Ciardi – è che la società che lo produce ha sede in un Paese che ha messo l’Italia nella lista delle nazioni ostili. La questione non è tecnica ma geopolitica” ha affermato la vicedirettrice, per la quale non si può correre il “rischio che una società entri sistematicamente nei computer delle nostre amministrazioni”.

Il consiglio

Alle società private che ora si trovano con l’esigenza di cambiare antivirus, Ciardi consiglia di “diversificare con altri prodotti”. Il caso Kaspersky deve “spingere a una riflessione”, ovvero “non si può dipendere da altri Paesi”, ha ribadito la numero due della cybersecurity italiana, che ha esortato “ad investire sulle nostre aziende”. 

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