Cronaca

Incendi ad Atene, chiusa l’Acropoli per questioni di sicurezza

Cittadini terrorizzati "dormiremo in macchina"

Continuano gli incendi ad Atene, ormai ostaggio delle fiamme da diversi giorni. La situazione è molto più drammatica di quanto si pensava, anche a causa dei forti venti e delle alte temperature che stanno colpendo la Grecia. I vigili del fuoco stanno lavorando ininterrottamente da giorni per sedare le fiamme e per ragioni di sicurezza l’area dell’Acropoli è stata chiusa al pubblico. I cittadini sono terrorizzati al punto da dormire in auto. Ecco le ultime notizie.

Incendi in Grecia: Atene ancora minacciata dalle fiamme

La regione in questo momento più colpita è l’Attica, che ha attraversato una notte molto complicata nonostante intensi siano stati gli interventi degli aerei antincendio, che sono stati coadiuvati anche da forze provenienti da stati esteri. Alle quali si aggiungeranno ora anche contingenti francesi, dopo la chiamata fatta da Emmanuel Macron al premier ellenico Kyriakos Mitsotakis, in cui il numero uno francese gli ha garantito l’invio di 3 Canadairs, 80 vigili del fuoco e altri soccorritori.

La situazione ad Atene

Ma la situazione tocca da vicino anche il popolo greco e i suoi momumenti, quelli che da sempre segnano la leggenda e il mito ateniese. L’Acropoli, infatti, è stata chiusa nelle scorse ore per evitare il peggioramento della situazione, e chiaramente la decisione è una di quelle che non può non fare notizia. Sulla situazione di oggi si era espresso sempre il primo ministro greco, che ha provato a rassicurare tutti gli abitanti: “La situazione oggi è un pò migliore di ieri. Dobbiamo continuare con grande intensità lo sforzo per limitare tutti gli incendi e per scongiurare i rischi di riaccensione – dice il 53enne leader di Nuova Democrazia – La priorità di questi ultimi giorni è stata prima di tutto la protezione della vita umana e, nella misura in cui è possibile, proteggere le proprietà, soprattutto evitare che il fuoco raggiunga i centri abitati, dove i danni sarebbero enormi. E ovviamente la protezione delle infrastrutture critiche, in primis quelle elettriche. È stato uno sforzo enorme“.

Cittadini terrorizzati “Dormiremo in strada”

Uno sforzo che si sta concentrando anche verso il futuro, quando gli incendi saranno ormai domati. l primo ministro ha ribadito e garantito che tutte le aree bruciate verranno rimboscate e che le persone colpite avranno l’assistenza dello Stato. E sono proprio le persone le più colpite dalla vicenda, non solo per quanto riguarda i danneggiamenti che riceveranno sul medio-lungo periodo, ma anche nell’immediato, visto che tanti sono gli sfollati che non hanno un tetto dove dormire già adesso.

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