Cronaca

Uxoricidio a La Spezia, trovata una lettera con gli intenti suicidi della coppia

Continuano ad emergere nuovi dettagli sull’uxoricidio di La Spezia. È stata trovata una lettera con gli intenti suicidi della coppia. L’omicidio della donna è avvenuto mercoledì 6 dicembre, nella serata, invece, è stato rintracciato e fermato il marito della vittima.

La Spezia, trovata una lettera con gli intenti suicidi della coppia

Rossella Cominotti e Alfredo Zenucchi avevano espresso in una lettera, scritta da lei e firmata da entrambi, il proposito di suicidarsi. La missiva è tra gli elementi raccolti ieri dai carabinieri nella stanza d’albergo di Mattarana, in provincia della Spezia, dove Cominotti, di 53 anni, è stata trovata morta.

A ucciderla sarebbe stato il marito, Zenucchi, di 57 anni, come lui stesso ha confessato quando, poche ore dopo è stato fermato dai carabinieri. I dettagli sono stati resi noti dalla Procura della Repubblica della Spezia.

Secondo quanto si apprende, nella sua confessione Zenucchi avrebbe affermato di aver ucciso la moglie mercoledì 6 dicembre. Sarebbe quindi rimasto con il corpo nella stanza d’albergo per un giorno e mezzo prima di allontanarsi in auto, alle prime ore del mattino dopo aver consumato la colazione nella stessa struttura, l’Antica Locanda Luigina in Val di Vara. La stanza d’albergo è ora sotto sequestro, mentre non è ancora stata disposta l’autopsia.

La Spezia, trovato il cadavere di una donna in albergo

Il cadavere di Rossella Cominotti è stato trovato nella mattinata di mercoledì 6 dicembre, nella stanza di un hotel di Mattarana, frazione di La Spezia. La donna sarebbe stata trovata senza vita da un’addetta alle pulizie, che ha lanciato l’allarme.

Fermato il marito

Il marito di Rossella Cominotti, Alfredo Zenucchi, ha confessato ai carabinieri della Spezia di aver ucciso suo moglie nell’ambito di un tentato suicidio da parte di entrambi. Dalle prime indagini dei carabinieri sarebbe emersa la volontà espressa di entrambi di togliersi la vita.

Il movente non è ancora chiaro, le indagini sono in corso, ma dalle prime attività dei carabinieri non sono emerse né motivazioni sentimentali di gelosia, né motivazioni economiche. L’arma del delitto è un rasoio. Il tentativo di suicidio di Zenucchi non sarebbe andato a buon fine e avrebbe deciso di farla finita in altro modo.

L’uomo è stato fermato dopo una fuga in auto fino in Toscana: “Volevamo farla finita. Prima dovevo uccidere lei, poi mi sarei tolto la vita io. Ma alla fine non ce l’ho fatta”. Parole al vaglio degli inquirenti, che lo hanno arrestato con l’accusa di omicidio volontario.

Chi sono Rossella Cominotti e Alfredo Zenucchi

Alfredo Zenucchi è originario di Bergamo, Rossella Cominotti di Cremona ed entrambi residenti a Cavatigozzi (alle porte di questa ultima città della Lombardia) avevano preso la camera nell’albergo di Mattarana, frazione del comune di Carrodano, in Val di Vara, lo scorso primo dicembre.

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