Si rifiutava di indossare il velo: picchiata con un frustino dai genitori
A due anni dalla denuncia la ragazza è tornata a casa, spiegando che il rapporto con i genitori è cambiato
Accusati di maltrattamenti in famiglia i genitori pakistani della 14enne viterbese, minacciata e picchiata con un frustino perché si rifiutava di indossare il velo. “Se non metti il velo ti spezziamo le ossa” queste le parole dei genitori finiti a processo davanti al Tribunale di Viterbo.
Maltrattamenti in famiglia a Viterbo: ragazza picchiata perché non indossa il velo
Stando a quanto riportato dal Messaggero sembrerebbe che il desiderio della giovane fosse quello di poter uscire di casa come le coetanee occidentali. Bastava un errore nel recitare i versi del Corano o il rifiuto di indossare il velo per essere minacciata e picchiata con un frustino. Esausta dei continui soprusi la 14enne, si rivolse ai carabinieri il 22 luglio 2020 e denunciò i maltrattamenti. Immediato il trasferimento in una struttura privata dove è rimasta per due anni.
Il rapporto con i genitori
A due anni dalla denuncia la ragazza è tornata a casa, spiegando che il rapporto con i genitori è cambiato. La madre ed il patrigno, se pur non condividendo le opinioni della figlia, la lasciano libera di esprimersi come di consueto alla sua età .
Nella prossima udienza, programmata per il primo febbraio 2023, saranno ascoltati gli assistenti sociali e gli educatori che si sono occupati della giovane donna.