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Il 19 marzo 1943 nasce Mario Monti: ex Premier italiano

Percorriamo insieme la storia di Mario Monti: economista, accademico e politico italiano euroconvinto

Mario Monti è un economista, accademico e politico italiano. È senatore a vita dal 9 novembre 2011, e dal 16 novembre 2011 fino al 28 aprile 2013 è stato Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana a capo del rispettivo Governo Monti.

19 marzo 1943: nasce Mario Monti, ex Premier italiano

Figlio del banchiere Giovanni Battista Monti, noto come Giovanni Monti, e di Lavinia Capra, Mario Monti nasce a Varese il 19 marzo del 1943 ed ottiene la maturità classica all’Istituto Leone XIII di Milano.

Gli inizi

Nel 1965 si laurea in Economia presso l’Università Bocconi di Milano, dove per quattro anni fa l’assistente, fino ad ottenere la cattedra di professore ordinario presso l’Università di Trento.


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Nel 1970 si trasferisce all’Università di Torino, che lascia per diventare, nel 1985, professore di Economia politica e direttore dell’Istituto di economia politica presso l’Università Bocconi. Sempre della Bocconi assume la presidenza, nel 1994, dopo la morte di Giovanni Spadolini.

Dal 1995 al 1999 è stato Membro della Commissione europea, responsabile di mercato interno, servizi finanziari e integrazione finanziaria, dogane e questioni fiscali.

Fiat, Commissione Sarcinelli e Comitato Spaventa

Oltre alle numerose cariche in organi di gestione di aziende private (i consigli di amministrazione di società quali FIAT, Generali, Comit, di cui è stato vicepresidente dal 1988 al ’90), Monti ha ricoperto ruoli di rilievo in diverse commissioni governative e parlamentari.


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In particolare, è stato relatore, per incarico di Paolo Baffi, della commissione sulla difesa del risparmio finanziario dall’inflazione (1981), presidente della commissione sul sistema creditizio e finanziario (1981-1982), membro della Commissione Sarcinelli (1986-1987) e del Comitato Spaventa sul debito pubblico (1988-1989).

Nel 1995 diventa membro della Commissione europea di Santer, assumendo l’incarico di responsabile di mercato interno, servizi finanziari e integrazione finanziaria, dogane e questioni fiscali. Dal ’99 è commissario europeo per la concorrenza.

Corriere della Sera, Cee, Ceps, Suerf e Aspen Institute

Editorialista del Corriere della Sera, Monti è autore di numerose pubblicazioni, specie su temi di economia monetaria e finanziaria, tra cui: Problemi di economia monetaria risalente al lontano 1969, “Il sistema creditizio e finanziario italiano” del 1982 e Autonomia della Banca Centrale, inflazione e disavanzo pubblico: osservazioni sulla teoria e sul caso italiano pubblicato nel più recente 1991.


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Anche sul piano internazionale Monti ha partecipato e partecipa ad attività di consulenza ad autorità di politica economica, tra cui il Macroeconomic Policy Group, istituito dalla Commissione della Cee presso il Ceps (Centre for European Policy Studies), l’Aspen Institute e la Suerf (Societe Universitaire Europeenne de RechercheursFinanciers).

Membro della Goldman Sachs

Dal 2002 al 2005 è stato vicepresidente e membro del management Committee Worldwide della Goldman Sachs. Proprio nel periodo in cui in America le banche d’affari erano scatenate in manovre speculative e scavavano il baratro finanziario che si è materializzato nel 2008, trascinando il resto del mondo.


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Dal 2005 è International Advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute.

Nel novembre del 2011 il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, nomina Mario Monti senatore a vita. Pochi giorni dopo, a seguito della crisi politica, economica ed internazionale che ha portato alle dimissioni di Silvio Berlusconi, assume l’incarico di nuovo Presidente del Consiglio.


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Oltre alla carica di presidente del Consiglio, Monti ha ricoperto anche quella di Ministro dell’Economia e delle finanze ad interim da novembre 2011 a luglio 2012. Nel pomeriggio del 16 novembre 2011, alle ore 17 circa, in ossequio all’articolo 93 Cost., Mario Monti ha prestato giuramento con i ministri incaricati presso il Quirinale nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Ottiene la fiducia al Senato il 17 novembre 2011 con 281 sì, 25 no e nessun astenuto e alla Camera il 18 novembre 2011 con 556 sì, 61 no e nessun astenuto.

Il no di Lega e IdV

La maggioranza ottenuta in occasione del voto di fiducia è la più alta mai registrata nella storia repubblicana. Infatti la Lega Nord è l’unico partito che non vota la fiducia, tuttavia dal 16 dicembre anche l’Italia dei Valori si unisce ai leghisti e negherà da allora l’appoggio al Governo.


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Il Carroccio durante la strenua lotta contro il Governo Monti.

Il successivo 4 dicembre viene emanata dal Governo, mediante DL, la manovra fiscale anticrisi, che si articola in tre capitoli: bilancio pubblico, previdenza e sviluppo. La manovra prevede un gettito lordo di circa 30 miliardi di euro in 3 anni e le maggiori modifiche sono state attuate in campo fiscale.

Il DL è stato approvato rispettivamente dalla Camera e dal Senato il successivo 16 e 22 dicembre. Il 16 aprile 2012 Christine Lagarde, il direttore del Fondo monetario, elogia gli sforzi del Governo Monti in materia di interventi strutturali e di risanamento dei conti pubblici, ma chiede che «la riforma del mercato del lavoro affronti l’incertezza sui licenziamenti, in modo che le imprese e i datori di lavoro possano sentirsi più fiduciosi al momento di assumere».

Commissari Giarda e Bondi

Per evitare l’aumento di 2 punti delle aliquote IVA previsto dal DDL “Salva Italia”, il 9 maggio 2012 Monti nomina un commissario che affiancherà il ministro per i rapporti col Parlamento Dino Piero Giarda nella revisione della spesa pubblica per reperire 4,2 miliardi del mancato gettito IVA.


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L’incarico viene affidato a Enrico Bondi, commissario straordinario per il risanamento Parmalat dopo il crac del 2003. Inoltre il Governo nomina l’ex Premier Giuliano Amato consulente per la disciplina dei partiti e l’economista ed editorialista del Corriere della Sera Francesco Giavazzi consulente per gli aiuti alle imprese.

Nel vertice europeo del 28 e 29 giugno 2012 la forte determinazione, tra gli altri, di Monti porta all’adozione del cosiddetto scudo anti-spread (misura che prevede l’intervento dell’European Financial Stability Facility per moderare le oscillazioni dello spread tra i titoli del debito pubblico degli Stati f).

L’incarico di Ministro dell’economia passa a Grilli

L’11 luglio 2012 Monti lascia l’incarico di Ministro dell’economia e delle finanze, che viene assunto da Vittorio Grilli, che sino a quel momento aveva ricoperto la carica di viceministro del medesimo dicastero.


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Il 31 ottobre 2012 viene approvata la riforma generale delle province, che ne riduce il numero e muta l’organizzazione interna riducendo nel contempo le competenze, e istituisce le dieci Città metropolitane.

L’8 dicembre 2012 annuncia le sue dimissioni dopo aver incontrato il Presidente della Repubblica al Quirinale, dimissioni rassegnate il 21 dicembre successivo, al termine dell’iter di approvazione della legge di stabilità.

La legge Fornero

Tra le riforme approvate dal Governo Monti, va ricordata la riforma del sistema pensionistico che accelera il passaggio a un metodo di calcolo contributivo a capitalizzazione simulata sulla crescita pro-rata per tutti i lavoratori, innalzando i requisiti necessari al pensionamento.


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La riforma del pensionamento (parte integrante della cosiddetta “manovra lacrime e sangue”) porta la firma dell’ex ministro Elsa Fornero.

La riforma porta la firma del ministro del lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero ed è stata oggetto di critiche da più parti, in particolar modo per la vicenda dei cosiddetti esodati, cioè di coloro che avevano usufruito di forme di prepensionamento in aziende in crisi, ma poi ritrovatisi privi di copertura pensionistica a seguito dell’innalzamento dei requisiti d’accesso. Il 16 maggio 2012 è stata approvato dal Consiglio dei ministri il riordino della Protezione Civile.

Il 31 ottobre 2012 viene approvato un decreto legge volto a riordinare l’assetto territoriale dello Stato, in particolar modo coinvolgendo le province, che vengono ridotte da 86 a 51 e mutate in ente di secondo livello e le città metropolitane, che vengono finalmente istituite, a più di dieci anni dalla loro introduzione in Costituzione; il decreto, tuttavia, non è stato convertito in legge a seguito dello scioglimento anticipato delle camere.

Nuovo Ministro degli affari esteri

Il 26 marzo 2013 assume ad interim l’incarico di Ministro degli affari esteri dopo le dimissioni del ministro Giulio Terzi per gli sviluppi della Crisi diplomatica fra India e Italia del 2012-2013.


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Il 28 aprile successivo, dopo la formazione, la presentazione e il giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica del nuovo esecutivo guidato da Enrico Letta, termina ufficialmente il Governo Monti con la tradizionale cerimonia del passaggio di consegne a Palazzo Chigi.

Elezioni 2013

Il 28 dicembre 2012, dopo aver inizialmente dichiarato di non volersi candidare, ha presentato la sua candidatura in vista delle elezioni politiche alla guida della coalizione centrista Con Monti per l’Italia, che comprende Unione di Centro, Futuro e Libertà per l’Italia e la lista Scelta Civica, da lui stesso fondata e presieduta.


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L’8 gennaio 2013, durante un’intervista a “TGcom24”, ha annunciato che nella sua lista saranno candidati la pluricampionessa olimpica Valentina Vezzali, il presidente di Brembo S.p.A. Alberto Bombassei, il direttore del quotidiano Il Tempo Mario Sechi e la presidente del FAI Ilaria Borletti Buitoni.

La Lista Monti

Alle elezioni del 2013 alla Camera la sua lista Scelta Civica ha ottenuto l’8,3% dei voti (mentre la coalizione il 10,5%), al Senato la lista Con Monti per l’Italia il 9,1%. A causa dei dissidi emersi con diversi esponenti di Scelta Civica al Senato, il 17 ottobre 2013 Mario Monti si dimette dal ruolo di Presidente del partito. Monti oggi è a capo del gruppo internazionale sulle risorse dell’Unione europea.


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Il simbolo di Scelta Civica con Monti per l’Italia.

Nel 2015, in seguito a continui dissidi con i vertici del partito, abbandona Scelta Civica ed il gruppo parlamentare al Senato, passando così al Gruppo Misto.

XVII legislatura

Da febbraio 2015, dopo aver abbandonato il gruppo Scelta Civica e dopo aver aderito al Gruppo Misto del Senato, ha continuato la sua attività politica parlamentare.


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Nel 2018 con la presentazione in Parlamento del Governo Conte I, si astiene dall’accordare la fiducia. Nel settembre del 2019 invece vota a favore alla mozione di fiducia al Governo Conte II.

Presidente della Commissione Pan-Europea per la Salute

Nel Duemilaventi, a fronte della pandemia da COVID-19, Mario Monti è divenuto il presidente della nuova commissione Pan-europea per la Salute e lo sviluppo sostenibile istituita dall’ufficio regionale europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per ripensare le priorità politiche alla luce della pandemia di COVID-19.


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Compito dello speciale organismo formulare raccomandazioni su investimenti e riforme per migliorare la resilienza dei sistemi sanitari e di assistenza sociale.

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