Almanacco

Il 1° novembre del 1993 entrò in vigore il Trattato di Maastricht, nacque l’Unione Europea come la conosciamo oggi

Il 1° novembre del 1993 gli uffici della Commissione europea e delle altre istituzioni a Bruxelles diedero il via al trattato di Maastricht e nacque l’Unione Europea

L’Unione europea, abbreviata in UE o Ue, è un’organizzazione internazionale politica ed economica a carattere sovranazionale, che comprende 27 Stati membri d’Europa. Nata come Comunità economica europea con il trattato di Roma del 25 marzo 1957, e considerata una potenziale superpotenza, nel corso di un lungo processo di integrazione europea.

1° novembre 1993: nasce l’Unione Europea

Secondo l’ideale mondialista, l’Unione europea viene posta in essere l’1° novembre del 1993 allo scopo di mettere fine alle guerre frequenti e sanguinose tra paesi vicini, culminate nella Seconda Guerra Mondiale. Negli anni Cinquanta la Comunità europea del carbone e dell’acciaio comincia ad unire i paesi europei sul piano economico e politico al fine di garantire una pace duratura. I sei membri fondatori sono il Belgio, la Francia, la Germania, l’Italia, il Lussemburgo e i Paesi Bassi.

Gli albori


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Il Quai d’Orsay a Parigi, dove Schuman tenne una famosa dichiarazione.

Gli anni Cinquanta sono caratterizzati dalla guerra fredda tra Est ed Ovest. Le proteste in Ungheria contro il regime comunista sono represse dai carri armati sovietici nel 1956. Nel 1957, il trattato di Roma istituisce la Comunità economica europea (CEE), o “Mercato comune”.

Un periodo di crescita economica

Gli anni Sessanta sono un buon periodo per l’economia, grazie anche al fatto che i paesi dell’UE non applicano più dazi doganali agli scambi reciproci. Essi convengono inoltre il controllo comune della produzione alimentare, garantendo così il sufficiente approvvigionamento di tutta la popolazione, e ben presto si comincia addirittura a registrare un surplus di produzione agricola. Il maggio 1968 è famoso in tutto il mondo per i moti studenteschi di Parigi, molti cambiamenti nella società e nel costume sono associati alla cosiddettagenerazione del Sessantotto“.


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La generazione del Sessantotto.


Il primo allargamento

Con l’adesione della Danimarca, dell’Irlanda e del Regno Unito il 1° gennaio 1973, il numero degli Stati membri dell’Unione europea sale a nove. Il breve ma cruento conflitto arabo-israeliano dell’ottobre 1973 scatena una crisi energetica e problemi economici in Europa.


La bandiera ufficiale dell’UE.

La caduta del regime di Salazar in Portogallo nel 1974 e la morte del generale Franco in Spagna nel 1975 decretano la fine delle ultime dittature di destra al potere in Europa. La politica regionale comunitaria comincia a destinare ingenti somme di denaro alla creazione di nuovi posti di lavoro e di infrastrutture nelle aree più povere. Il Parlamento europeo accresce la propria influenza nelle attività dell’UE e, nel 1979, viene eletto per la prima volta a suffragio universale. Negli anni Settanta si intensifica la lotta contro l’inquinamento. L’UE adotta le leggi a tutela dell’ambiente, introducendo per la prima volta il concetto “chi inquina paga”.

La caduta del muro di Berlino

In seguito agli scioperi dei cantieri navali di Danzica, nell’estate del 1980, il sindacato polacco Solidarność ed il leader Lech Walesa diventano famosi in Europa e nel mondo. Nel 1981 la Grecia diventa il decimo Stato membro dell’UE, mentre il Portogallo e la Spagna aderiscono all’UE cinque anni dopo. Nel 1986 viene firmato l’Atto unico europeo, che pone le basi per un ampio programma di sei anni finalizzato a risolvere i problemi che ancora ostacolano la fluidità degli scambi tra gli Stati membri dell’UE e crea così il “Mercato unico”.


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Nel 1989, la cortina di ferro cadde, consentendo alla Comunità di espandersi ulteriormente. (In foto il muro di Berlino e dietro la porta di Brandeburgo).

Si produce un grande sconvolgimento politico quando, il 9 novembre 1989, viene abbattuto il muro di Berlino e, per la prima volta dopo 28 anni, si aprono le frontiere tra Germania Est e Germania Ovest. Ciò porta alla riunificazione della Germania orientale e occidentale nell’ottobre 1990.

Senza frontiere

Con il crollo del comunismo nell’Europa centrale ed orientale i cittadini europei si sentono più vicini. Nel 1993 viene completato il mercato unico in virtù delle “quattro libertà” di circolazione di beni, servizi, persone e capitali. Gli anni Novanta sono inoltre il decennio di due importanti trattati: il trattato di Maastricht sull’Unione europea (1993) e il trattato di Amsterdam (1999). I cittadini europei si preoccupano di come proteggere l’ambiente e di come i paesi europei possano collaborare in materia di difesa e sicurezza.


L'UE nel 1957
Il processo di espansione dell’UE.

Nel 1995 aderiscono all’UE tre nuovi Stati membri: Austria, Finlandia e Svezia. Una piccola località del Lussemburgo dà il nome agli accordi di “Schengen” che, gradualmente, consentono ai cittadini di viaggiare liberamente senza controllo dei passaporti alle frontiere. Milioni di giovani studiano all’estero con il sostegno finanziario dell’UE. Viene semplificata anche la comunicazione, in quanto sempre più cittadini utilizzano il telefono cellulare ed Internet.

Anni Duemila

L’euro è ora la nuova moneta per molti europei, e nel corso del decennio viene adottata da un sempre maggior numero di paesi. L’11 settembre 2001 diventa sinonimo di “guerra al terrore” in seguito al dirottamento di aerei di linea che vengono fatti schiantare su alcuni edifici di New York e Washington.


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Il Trattato di Lisbona fu approvato nel 2017.

I paesi dell’UE intraprendono una più stretta collaborazione per combattere la criminalità. Con l’adesione all’UE di ben 10 nuovi Stati membri nel 2004, seguiti da Bulgaria e Romania nel 2007, si ritengono definitivamente sanate le divisioni politiche tra Europa orientale e occidentale. Una crisi finanziaria colpisce l’economia mondiale nel settembre 2008. Il trattato di Lisbona viene ratificato da tutti i paesi membri prima di entrare in vigore nel 2009. Con esso l’Unione europea si dota di istituzioni moderne e metodi di lavoro più efficienti.

Anni Duemiladieci

La crisi economica globale colpisce duramente l’Europa. L’UE aiuta numerosi paesi ad affrontare le loro difficoltà e istituisce l’“Unione bancaria”, allo scopo di rendere il settore bancario più sicuro e affidabile. Nel 2012 l’Unione europea riceve il premio Nobel per la pace. Nel 2013 la Croazia diventa il Ventottesimo Stato membro dell’UE.


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I cambiamenti climatici restano in cima all’agenda e i leader concordano di ridurre le emissioni nocive. Le elezioni europee del 2014 vedono crescere il numero degli euroscettici eletti al Parlamento europeo. Si inaugura una nuova politica di sicurezza a seguito dell’annessione della Crimea da parte della Russia. L’estremismo religioso aumenta in Medio Oriente e in diversi paesi e regioni del mondo, provocando instabilità e guerre che spingono molti a fuggire dalle loro case e a cercare rifugio in Europa. L’UE, oltre al dilemma di come prendersi cura di loro, diventa anche l’obiettivo di diversi attacchi terroristici.

Anni Duemilaventi


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Dopo alcuni mesi, il 29 marzo 2017, il Regno Unito notificò formalmente al Consiglio europeo la sua decisione di lasciare l’UE, avviando la procedura formale di ritiro. Il Regno Unito ha lasciato ufficialmente l’Unione europea il 31 gennaio 2020.

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