Cronaca

Migranti: Guardia Costiera libica apre il fuoco contro un barcone, 2 morti e 5 feriti

Due migranti sudanesi sono stati uccisi a fucilate in una sparatoria avvenuta la scorsa notte a Khums, est di Tripoli, durante le operazioni di sbarco mentre altri cinque sono stati feriti. I migranti erano stati intercettati in mare e riportati a terra dalla Guardia Costiera libica. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) riferendo che “le autorità locali hanno iniziato a sparare nel momento in cui alcuni migranti, scesi da poco a terra, avevano cercato di darsi alla fuga“.

Migranti in mare uccisi a fucilate dalla Guardia Costiera libica: la denuncia dell’Oim

I cinque feriti sono stati portati in ospedali della zona, mentre la maggior parte dei sopravvissuti all’incidente è stata trasferita in centri di detenzione. “Le sofferenze patite dai migranti in Libia sono intollerabili“, ha affermato Federico Soda, capo missione Oim in Libia. “L’utilizzo di una violenza eccessiva ha causato ancora una volta delle morti senza senso, in un contesto caratterizzato da una mancanza di iniziative pratiche volte a cambiare un sistema che spesso non è in grado di assicurare alcun tipo di protezione“.

L’Oim ribadisce che “la Libia non è un porto sicuro” e lancia nuovamente un appello all’Unione Europea e alla comunità internazionale “affinché si agisca con urgenza per fermare i ritorni in Libia di persone vulnerabili“. “È necessario mettere in atto uno sistema alternativo che permetta che le persone soccorse o intercettate in mare siano portate in porti sicuri – si legge in una nota -. È altresì necessario che ci sia una maggiore solidarietà tra gli Stati europei e gli Stati mediterranei che si trovano in prima linea“.


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