Coronavirus, Zangrillo: “Focolai in Italia? Non sono di malattia, il virus c’è ma ha perso carica”
I nuovi focolai in Italia non spaventano Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Intervenuto durante il programma “Mezz’ora in più” di Lucia Annunziata, Zangrillo ha spiegato: “Oggi tutti gli indicatori sono favorevoli. In Italia abbiamo tutta una serie di focolai, che vanno controllati e identificati, ma non equivalgono a focolai di malattia”.
Nuovi focolai in Italia, parla Alberto Zangrillo
“Ancora adesso si crea una cattiva interpretazione, non dobbiamo confondere e allarmare a caso. Il paese è malato di disperazione, i malati non vengono a farsi curare, muoiono di cancro o di infarto. Non confondiamo il contagiato con il malato. I virologi stanno osservando dai tamponi che il virus ha smarrito questa capacità”.
Il ciclo produttivo
“C’è poi un altro aspetto, questi virus hanno tutti una storia. Non è che questo, che si è presentato in modo peggiore ed è per certi versi ancora sconosciuto, non possa ricalcare quello che è capitato per altri virus analoghi, che a un certo punto hanno esaurito il loro `ciclo produttivo´. Invece che pensare alla Spagnola o eventi più drammatici, magari prendiamo in considerazione anche questo aspetto”.
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