Cronaca

Operaia morta a 40 anni, il compagno: “Volevamo sposarci, alla bimba ho detto che la mamma è in cielo”

Operaia morta a Modena, parla il compagno: stavano preparando le nozze. Manuele e Laila si erano conosciuti dieci anni fa sul posto di lavoro

Parla Manuele Aliero, il compagno di Laila El Harim, l’operaia morta in provincia di Modena lo scorso 3 agosto mentre lavorava nell’azienda d’imballaggi Bombonette di Camposanto all’età di 40 anni. Il 39enne, anche lui operaio, ha raccontato di aver ricevuto una telefonata alle 9 di martedì: “Un mio ex datore di lavoro, socio dell’impresa dove un paio di mesi fa era stata assunta Laila. Non è riuscito a dirmelo chiaramente. Ma io ho capito tutto” taglia corto. Poi la corsa verso la sede della Bombonette, l’azienda di imballaggi dove Laila ha perso la vita, incastrata in una fustellatrice.

Operaia morta a Modena, parla il compagno di Laila El Harim

“Sono entrato nel capanno, lei era coperta da un lenzuolo” racconta il compagno della vittima. La notizia che Laila non c’era più gli è stata data da un carabiniere all’ingresso: “Devo dirle che la sua compagna è morta per le conseguenze di un incidente dentro l’impianto, alla fustellatrice”.

Manuele e Laila si erano conosciuti dieci anni fa sul posto di lavoro. Da allora non si sono più lasciati. Stavano pianificando il matrimonio in Puglia, terra d’origine del padre di Manuele, per il prossimo giugno. “Il mese scorso le avevo regalato l’anello” racconta l’operaio. Nozze che avrebbero festeggiato insieme a Rania, la bimba di 5 anni nata dal loro amore. E con la quale sognavano di coronare un sogno: comprare una casa al mare. Ma progetti e sogni sono finiti con la vita di Laila in quella fustellatrice.

La notizia alla figlia

È stato proprio Manuele a dire alla sua bambina che la mamma è morta: “Ha preso una botta forte, è andata in cielo” ha detto alla piccola. Abbracciandola forte e a lungo.

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