Cronaca

Padova, suora no vax denunciata dal fratello medico: “nel monastero tutte come lei”

"E' il monastero a Montegalda con la madre superiora che vive di cellulare e di quotidiana e sciocca propaganda No Vax. Il colmo è che è mia sorella "

Ha denunciato sua sorella suora poiché no vax con una lettera alla Diocesi di Padova. Primo Brugnaro, medico di base a Tombolo ha scritto al vescovo affermando che nel monastero Hanastasis di Montegalda sia diventa un covo dei No Vax con “con la madre superiora che vive di cellulare e di quotidiana sciocca propaganda No vax“. La madre superiora è proprio la sorella del medico.

“Mia sorella è no vax” la denuncia del dottor Brugnano

La storia, che è stata raccontata dal Gazzettino, ha indubbiamente come protagonisti personalità forti, uno con indosso il camice, l’altra con il velo. Il medico e la suora. Ma con ogni probabilità toccherà alla Diocesi mediare. Prendere posizione. Perché nella sua denuncia Brugnaro raffigura una pattuglia di irriducibili No vax che si muoverebbero all’interno del fortino-monastero, muniti di moderna tecnologia.

Il medico ha parlato di gruppi WhatsApp e di suore tra i 50 e 70 anni la cui dottrina sarebbe stata infestata da ideologie anti-vaccino. “Nessuna si sarebbe vaccinata — ha dichiarato — e alla messa la domenica non vengono rispettate le disposizioni di legge, come l’obbligo di mascherine“. Brugnaro non se ne fa una ragione. “Da un anno è così. Mi infastidisce questa sua posizione. Mia sorella riceve messaggi No Vax e immediatamente li ricicla. Se non vuole vaccinarsi che si tenga per sé le sue idee. Ma le regole vanno rispettate“. Da qui l’invito alla Curia a intervenire.

La replica della sorella

Il vescovo? Ammetto che non sono vaccinata ma le cose non stanno proprio come dice mio fratello“. Al Gazzettino la madre superiora, Angela Brugnaro, si difende dalle accuse e tenta di fare luce su cosa sta accadendo dentro le mura del suo monastero. “Mi vaccinerò a settembre. Che fretta c’è? Avevo già informato il vescovo. Le mascherine? Le portiamo tutte. Rispettiamo le regole. I messaggi wathsapp? Non li scrivo io. Li ricevo e li inoltro. Il vescovo? Da lui non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione“.


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