Cronaca

Patentino obbligatorio per i proprietari di cani pericolosi

Patentino per i proprietari di cani definiti pericolosi. Proprio in questi giorni, in ogni caso prima della fine di gennaio, il Consiglio Comunale milanese dovrebbe approvare, tra le altre cose, la proposta di chi vuole introdurre il patentino obbligatorio per i proprietari di determinate razze di cani, perché considerati pericolosi.

Patentino per i proprietari di cani pericolosi

Un obbligo che a livello nazionale è previsto solo per i cani segnalati dai veterinari e iscritti in un apposito registro. L’idea del patentino obbligatorio però non stuzzica solo il Comune lombardo.

Nel luglio dello scorso anno infatti è stata assegnata alla Commissione Affari sociali una proposta di legge che vuole introdurre il patentino obbligatorio per i proprietari di razze potenzialmente pericolose specificamente elencate.

Il Consiglio comunale di Milano entro la fine del mese di gennaio deve esprimersi sulla proposta che vuole introdurre il patentino per i padroni di cani pericolosi. Sono ritenuti cani pericolosi i Pitbull, i Cani Lupo, i Rotweiller, i Bull terrier, gli American staffordshire terrier, Amstaff, i Corsi e i Doghi argentini.

L’obiettivo

Obiettivo della proposta è di rendere consapevoli i padroni di questi cani dello loro pericolosità. Il corso, della durata di 3 giorni e organizzato dal Comune, dall’Ats e dall’Ordine dei veterinari è pensato per consentire ai padroni di conoscere nel dettaglio le caratteristiche del proprio cane, di essere formati sulla cura e il benessere dell’animale e sulla sua conduzione, anche in base all’età, alla razza e al suo vissuto.

Le sanzioni

Dalle varie ordinanze e provvedimenti del ministero emerge infatti, la volontà di formare e rendere consapevoli i proprietari dei cani, sul possesso responsabile medianti percorsi volontari, senza coercizione alcuna, se non in casi particolari.

Patentino obbligatorio: come funziona in Italia

A livello nazionale opera la disciplina prevista dal Ministero della salute, che da anni si interessa della delicata tematica dei cani pericolosi e della tutela della incolumità delle persone.

L’ordinanza del 3 agosto 2015 del Ministero della Salute dispone infatti che i comuni e i servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali hanno la facoltà di organizzare percorsi formativi per i proprietari di cani, con rilascio di relativo attestato di partecipazione o «patentino»

I percorsi formativi avvengono su base volontaria e possono essere promossi e organizzati autonomamente anche dai medici veterinari libero professionisti, informandone però il comune, il Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale e l’Ordine professionale.

La precedente ordinanza del 6 agosto 2013, prorogata dall’ordinanza del 18 luglio 2019, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n 196 del 22.08.2019, prevede però che il patentino diventa obbligatorio se dopo episodi di morsicatura, di aggressione o in base ad altri criteri di rischio “i comuni, su indicazione dei servizi veterinari, decidono, nell’ambito del loro compito di tutela dell’incolumità pubblica, quali proprietari di cani hanno l’obbligo di svolgere i percorsi formativi” con spese a carico del proprietario.

Chi non rispetta l’ordine di conseguire il patentino obbligatorio è soggetto alla pena dell’ammenda fino a 206 euro, come contempla l’art 650 c.p, in quanto non osserva un provvedimento legalmente dato dall’Autorità per ragioni di giustizia o sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene.

Cos’è il patentino?

Il patentino esiste da oltre dieci anni. Il Ministero della Salute lo ha istituito con l’ordinanza del marzo 2009, con cui è stata istituita anche l’Anagrafe canina. Nel testo dell’ordinanza infatti, il comma 4 dell’art 1 prevede che “Vengono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio di specifica attestazione denominata patentino.”

Il patentino è quindi un attestato di frequenza che viene rilasciato ai proprietari di animali dopo un percorso formativo e un test finale di verifica. La finalità di questi percorsi è di insegnare ai proprietari ad interagire nel modo più corretto con il proprio animale. Interazione spesso assente o inadeguata a causa della mancata conoscenza delle caratteristiche fisiologiche e comportamentali del proprio animale. In questo modo non migliora solo il tra rapporto animale e padrone, ma si ottengono riflessi positivi anche a livello famigliare e sociale.

Come si ottiene il patentino

Il patentino, come abbiamo visto, si consegue alla fine di un percorso formativo che si compone di due livelli: base a partecipazione volontaria e avanzato, che è invece obbligatorio per i proprietari di quei cani che il veterinario ha riconosciuto come a elevato rischio per l’incolumità pubblica.

Il corso base insegna al proprietario a conoscere le caratteristiche del suo animale, le tecniche di comunicazione più efficace, come prevenire l’aggressività e la normativa vigente sugli animali da affezione. Il percorso obbligatorio in pratica approfondisce tutte le materie del corso base e prevede anche esercitazioni pratiche, per risolvere le problematiche specifiche segnalate dal veterinario.

Obblighi per chi possiede cani “a rischio elevato per l’incolumità pubblica”

Per chi possiede cani considerati “a rischio” dal veterinario, che vengono inseriti nei registri degli animali a rischio elevato per l’incolumità pubblica tenuti dai Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali, è previsto l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa e non solo.

Per poter condurre questi cani in un’area aperta al pubblico o urbana è necessario tenere il cane al guinzaglio e applicargli la museruola.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio