Cronaca

Pordenone, 33enne uccide la compagna a coltellate: la lettera del figlio di 8 anni “PapĂ  non litigare”

La notte tra mercoledì 25 novembre e giovedì 26, a Roveredo in Piano l'infermiere Giuseppe Forciniti, ha ucciso a coltellate la compagna

Nella notte tra mercoledì 25 novembre e giovedì 26, a Roveredo in Piano, provincia di Pordenone, l’infermiere 33enne Giuseppe Forciniti, ha ucciso a coltellate la compagna 32enne Aurelia Laurenti nella loro abitazione di via Martin Luther King. Sul comodino del 33enne è stata trovata una lettera scritta dal figlio di otto anni: “PapĂ  non litigare”.

Roveredo in Piano, 33enne uccide la compagna e sul comodino dell’uomo spunta una lettera scritta dal figlio

“PapĂ  non litigare”: così il figlio di otto anni di Giuseppe Forciniti, l’infermiere 33enne che nella notte tra mercoledì e giovedì, a Roveredo in Piano, provincia di Pordenone, ha ucciso la compagna di 32 anni, Aurelia Laurenti, avrebbe scritto in una lettera al padre.

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Quelle raccomandazioni rivolte al padre sono l’ennesima prova del rapporto conflittuale tra i genitori. Nella lettera lo invita a lasciar perdere, a pensare al lavoro, tutti consigli che non ci si aspetterebbe da un bambino di soli otto anni: “Tieni duro, pensa a lavorare”.

L’audizione del minore

Il bambino è stato sentito in forma protetta in Questura a Pordenone con l’ausilio di una psicologa che in una lunga chiacchierata, senza forzature o pressioni, privilegiando la serenitĂ  del minore gli ha cercato di far ricostruire l’atmosfera che si respirava in casa.

L’omicidio e l’arresto del 33enne

Nella notte tra mercoledì 25 novembre e giovedì 26, Giuseppe Forciniti ha ucciso a coltellate la compagna, mentre i due figli (di 8 e 3 anni) dormivano nella camera accanto. Poi ha svegliato i bambini e li ha portati a casa del cognato, lasciandoglieli senza dare spiegazioni.

Si è poi diretto presso la Questura di Pordenone dove ha raccontato di essere stato aggredito nel corso di una rapina avvenuta in casa.

Nel giro di poco, il 33enne ha iniziato ad ammettere le proprie responsabilitĂ  e si trova ora in stato di arresto con l’accusa di omicidio pluriaggravato.

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