Lavoro

RC professionale: guida introduttiva alle assicurazioni sul lavoro

Le assicurazioni sul lavoro sono una tipologia di copertura che serve a proteggere sia in caso di perdite materiali che immateriali

Essere un libero professionista è affascinante, ma non sempre facile. Soprattutto perché ogni progetto è una storia a sé e può nascondere delle insidie difficilmente prevedibili sin dall’inizio.

Ecco perché le assicurazioni sul lavoro si stanno dimostrando un salvagente sempre più utile, funzionale per svolgere il proprio lavoro in maniera serena.

Cosa sono le assicurazioni sul lavoro?

Le assicurazioni sul lavoro, o più correttamente le assicurazioni di responsabilità professionale, sono una speciale tipologia di copertura che serve a proteggere sia in caso di perdite materiali che immateriali.

Se prima del 2012 si trattava di una scelta personale e libera, il decreto legislativo numero 137 di quell’anno ha cambiato completamente lo scenario.

Nello specifico gli articoli 1 e 2 recitano: “Il professionista è tenuto a stipulare, anche per il tramite di convenzioni collettive negoziate dai consigli nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti, idonea assicurazione per i danni derivanti al cliente dall’esercizio dell’attività professionale, comprese le attività di custodia di documenti e valori ricevuti dal cliente stesso. Il professionista deve rendere noti al cliente, al momento dell’assunzione dell’incarico, gli estremi della polizza professionale, il relativo massimale e ogni variazione successiva. (2) La violazione della disposizione di cui al comma 1 costituisce illecito disciplinare”.

Ma quando è necessaria un’assicurazione sul lavoro?

L’obbligo di sottoscrizione di un’assicurazione sul lavoro è scattato concretamente il 15 agosto 2013, grazie alla proroga introdotta dalla Riforma delle professioni. L’onere di stipula di una polizza serve per assicurare il risarcimento al cliente per eventuali danni provocati da un professionista, ma anche a proteggere il patrimonio di quest’ultimo.

Non tutte le professioni sono obbligate: la normativa specifica che sono tenuti a sottoscrivere una polizza assicurativa di responsabilità civile professionale tutti coloro che appartengono ad un albo professionale, che esercitino emettendo regolare fattura.

Tra le categorie soggette vi sono, tra gli altri, geologi, architetti, avvocati, ingegneri, mediatori creditizi, agenti di commercio, agenti immobiliari, commercialisti, agenti finanziari, periti, consulenti del lavoro, amministratori condominiali, revisori legali, geometri e medici.

Alla stipula di una polizza privata presso una qualsiasi compagnia assicurativa, vi è la possibilità alternativa di una stipula collettiva attraverso il proprio albo professionale.

Quali vantaggi dà un’assicurazione sul lavoro

Sono diversi i vantaggi della stipula di un’assicurazione sul lavoro, ma di certo il più evidente è la serenità con cui diviene possibile approcciarsi al lavoro di tutti i giorni. In effetti, qualunque cosa accada, il professionista non risponderà più con il proprio patrimonio personale ma con la garanzia assicurativa.

Inoltre, il costo della polizza è scaricabile quasi interamente dalla dichiarazione dei redditi, andando a incidere relativamente sui costi di gestione.

Scegliere un’assicurazione sul lavoro

Decidere di stipulare un’assicurazione sul lavoro pone di fronte a più scelte. La prima è se direzionarsi verso un’assicurazione privata oppure collettiva.
Il secondo step sarà permettere di definirne il costo, che varierà in funzione dei possibili rischi in cui lo specifico professionista può incorrere.

Ad esempio, una RC professionale consente di coprire per eventuali danni materiali o fisici causati involontariamente a terzi nello svolgimento dell’attività professionale, per eventuali danni subìti dai dipendenti durante lo svolgimento delle loro mansioni, per eventuali danni subìti dalle persone all’interno del locale presso cui si esercita l’attività professionale.

In genere, questo tipo di assicurazione non include eventuali procedimenti penali, ma solleva da una vasta gamma di potenziali responsabilità amministrative e civili tra cui: negligenza, falsa dichiarazione, violazione di buona fede e correttezza e consigli imprecisi. Ovviamente, ogni specifica professione è legata a doppio nodo a particolari problematiche che vanno contemplate con clausole dedicate.

Se l’assicurazione per uno psicologo può partire dai 350 euro, una per un chirurgo potrebbe, invece, aggirarsi attorno ai 6000 euro per ovvie probabilità di rischio.

È anche possibile scegliere una polizza con retroattività – per mettere a riparo periodi precedenti alla stipula – e con garanzia postuma, affinché si possa restare coperti nel periodo successivo a un determinato impegno professionale.

Qualunque sia la scelta finale, è importante comunicare il numero di polizza al proprio Albo non appena pronta. I rischi non vengono soltanto dai clienti o da un lavoro problematico, ma anche da eventuali sanzioni o, addirittura, radiazioni provenienti dal proprio Albo professionale.

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