Cronaca

“Aboliamo la Monarchia”: i Repubblicani tornano a combattere

Per gli antimonarchici l’apparato reale ha costi elevati difficilmente sostenibili

Con la morte della Regina Elisabetta, i Repubblicani sono ritornati a farsi sentire e a voler abolire la monarchia. La sovrana inglese, grazie alla sua forte personalità, aveva accantonato la voce dei sostenitori della Repubblica. Con la sua morte, e grazie si social media, i repubblicani tornano a farsi sentire.

I Repubblicani contro la monarchia

L’avvento al trono di re Carlo III, considerato da molti meno persuasivo della madre, potrebbe far perdere interesse alla famiglia reale. Come riporta l’agenzia di stampa Reuters, Graham Smith, amministratore delegato del gruppo elettorale Republic, ha più volte detto: “La regina è la monarchia per la maggior parte delle persone. Dopo la sua morte, il futuro dell’istituzione è in serio pericolo”.

I costi elevati per sostenere la famiglia reale

Gli antimonarchici ritengono che l’apparato reale abbia costi elevati difficilmente sostenibili, circa 350 milioni di sterline all’anno. Questo appunto, comunque, con Elisabetta II in vita non ha avuto molto seguito e i repubblicani si erano arresi: non era possibile sovvertire il sistema mentre la regina era ancora in carica. Ora, però, sono pronti a ripartire alla carica.

La popolarità della famiglia

Due sono gli elementi che fanno sperare gli antimonarchici: la minore popolarità di re Carlo III e l’orientamento delle giovani generazioni, sempre meno legate alla famiglia reale.

La stessa Camilla, seconda moglie del nuovo re, non è molto apprezzata nel Regno Unito; la sua figura non unisce, ma divide i sudditi e questa è un’altra arma nelle mani di chi vuole superare la monarchia.

Il futuro sovrano William e sua moglie Kate godono di maggiore popolarità, ma non sono mancate critiche anche nei loro riguardi, come è capitato in occasione del loro tour ai Caraibi oscurato dalle proteste per il passato imperiale della Gran Bretagna.

Sempre la Reuters evidenzia come la decisione delle Barbados di abbandonare la regina dalla carica di capo di stato nel novembre 2021 è stata vista come una spinta per la causa repubblicana. Altri regni come Giamaica e Belize hanno indicato di volerne seguire l’esempio.

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