Riccardo Cocciante: le frasi piĆ¹ belle delle sue canzoni

Riccardo Cocciante (Saigon, 20 febbraio 1946) ĆØ un cantautore, compositore e musicista, autore di successi ancora tanto amati e indimenticati (Bella senzā€™anima, Margherita, Quando finisce un amore) e artefice di due fra le piĆ¹ grandi opere musicali degli ultimi tempi, Notre Dame de Paris e Giulietta e Romeo. Vive da tempo in Francia dove ĆØ noto come Richard Cocciante.

Ecco una raccolta delle frasi piĆ¹ belle di Riccardo Cocciante tratte dalle sue canzoni e dalle sue interviste.

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Le frasi piĆ¹ belle di Riccardo Cocciante

PerchĆ© questa lunga notte, non sia nera piĆ¹ del nero
Fatti grande dolce luna e riempi il cielo intero
E perchƩ quel suo sorriso possa ritornare ancora
Splendi sole domattina come non hai fatto ancora.
(Margherita)

SveglierĆ² tutti gli amanti, parlerĆ² per ore ed ore
Abbracciamoci piĆ¹ forte, perchĆ© lei vuole lā€™amore.
(Margherita)

PerchĆ© Margherita ĆØ un sogno, perchĆ© Margherita ĆØ il sale
PerchĆ© Margherita ĆØ il vento e non sa che puĆ² far male
PerchĆ© Margherita ĆØ tutto, ed ĆØ lei la mia pazzia.
(Margherita)

E adesso siediti su quella seggiola,
stavolta ascoltami senza interrompere,
ĆØ tanto tempo che volevo dirtelo.
Vivere insieme a te ĆØ stato inutile,
tutto senza allegria, senza una lacrima,
niente da aggiungere ne da dividere,
nella tua trappola ci son caduto anchā€™io,
avanti il prossimo, gli lascio il posto mio.
(Bella senzā€™anima)

Povero diavolo, che pena mi fa,
e quando a letto lui ti chiederĆ  di piĆ¹
tu glielo concederai perchƩ tu fai cosƬ,
come sai fingere se ti fa comodo.
E adesso so chi sei e non ci soffro piĆ¹,
e se verrai di lĆ  te lo dimostrerĆ²,
e questa volta tu te lo ricorderai.
(Bella senzā€™anima)

Io rinascerĆ²
cervo a primavera
oppure diverrĆ²
gabbiano da scogliera
senza piĆ¹ niente da scordare
senza domande piĆ¹ da fare
con uno spazio da occupare
(Cervo a primavera)

E io rinascerĆ²
amico caro amico mio
e mi ritroverĆ²
con penne e piume senza io
senza paura di cadere
intento solo a volteggiare
come un eterno migratoreā€¦
Senza paura di cadere
intento solo a volteggiare
come un eterno migratore
(Cervo a primavera)

PerchĆ© lā€™agonismo che ĆØ dentro di noi
non diventi egoismo nƩ frattura mai
difendiamo ogni istante la nostra lealtĆ 
sono certo ā€“ ci credo ā€“ e cosƬ sarĆ 
Pericoli tanti e tante gelosie
rabbie, impazienza, piccole manie
ti manderĆ² allā€™inferno e cosƬ farai tu
ma saremo poi amici ancora di piĆ¹
un poā€™ piĆ¹ alti, una spanna in sĆ¹
(Tu sei il mio amico carissimo)

Tu sei il mio amico carissimo
non tradirmi mai
nƩ soldi, nƩ donne, nƩ politica
potranno dividerci.
(Tu sei il mio amico carissimo)

Sulla terra io e lei
eravamo amanti e stranieri io e lei
noi due a piedi nudi
cercando lā€™orizzonte
io e lei!
eravamo il mare e la terra io e lei
dimenticando il tempo
nƩ ieri nƩ domani.
(Sulla terra io e lei)

E la vita continua
ne diversa ne uguale
fra sorrisi, pianti e guerre
senza mai una veritĆ 
e noi, cercandoci ogni attimo
fuori da ogni etĆ .
(Sulla terra io e lei)

E solcherĆ² il tuo corpo
Come se fosse terra
CancellerĆ² quei segni
Dellā€™ultima tua guerra
(Primavera)

Io senza di te
Io senza di te
Uno scherzo non ĆØ
Mi ritrovo cosƬ
Con un buco nel cuore.
(Un buco nel cuore)

Quando finisce un amore cosƬ
CosƬ comā€™ĆØ finito il mio
Senza una ragione nƩ un motivo
Senza niente
Ti senti un nodo nella gola
Ti senti un buco nello stomaco
Ti senti vuoto nella testa
E non capisci niente
E non ti basta piĆ¹ un amico
E non ti basta piĆ¹ distrarti
E non ti basta bere da ubriacarti
E non ti basta ormai piĆ¹ niente
E in fondo pensi, ci sarĆ  un motivo
E cerchi a tutti I costi una ragione
Eppure non cā€™ĆØ mai una ragione
PerchƩ un amore debba finire
(Quando finisce un amore)

Avevi ragione tu mia cara
la vita non dura mai una sera
il tempo di una follia
ĆØ breve poi fugge via
e poi
cosa rimane dentro noi
questa celeste nostalgia.
(Celeste nostalgia)

Era giĆ  tutto previsto
fino al punto che sapevo
che oggi tu mi avresti detto
quelle cose che mi dici
che non siamo piĆ¹ felici
che io sono troppo buono
che per te ci vuole un uomo
che ti sappia soddisfare
che non ti basta solo dare
ma vorresti anche avere nellā€™amore
ma quale amore
(Era giĆ  tutto previsto)

Ho perso tutto lavorando perĆ²
ritorno nella tua vita
ne cielo restano sempre le stelle
vorrei poterti dare tutto di me
i giorni e tutte le notti
polvere, sogni e luci di stelle
SinceritĆ  questo ĆØ il nome che vorrei dare a te
(SinceritĆ )

Non ĆØ stato per caso che ho scelto te
fra probabili amori proprio te
diventando paziente senza arrendermi mai
son tornato innocente come tu mi vuoi
(Non ĆØ stato per caso)

lo viaggio sul tuo viso
sopra la tua pelle
tatuaggi misteriosi
fatti dalle stelle
Sulle strade del tuo corpo
trovo la mia strada
sulle sabbie del tuo mare
scrivo: io ti amo.
(Sulla tua pelle)

Che ora ĆØ? Che ora ĆØ?
questa ĆØ lā€™ora di lasciarci ormai
abbracciami e dopo vai
ĆØ passata una nuvola
(Eā€™ passata una nuvola)

Quando si vuole bene
bene fino in fondo
ĆØ perfino bello
anche questo mondo.
(Quando si vuole bene)

Poesia poesia
sembra che non ci sia
poi ti svegli una notte
e vorresti parlare
con lui.
Ti dovresti spiegare
e non sai cosa dire
che ĆØ finito lā€™amore
ma in fondo anche questo
ĆØ poesia.
(Poesia)

Passeggiando in bicicletta accanto a te,
pedalare senza fretta la domenica mattina,
fra i capelli una goccia di brina
ma che faccia rossa da bambina,
mai un fumetto respirando,
mentre mi sto innamorando.
(In bicicletta)

Non dico che dividerei una montagna
Ma andrei a piedi certamente a Bologna
Per un amico in piĆ¹, per un amico in piĆ¹
PerchƩ mi sento molto ricco e molto meno infelice
E vedo anche quando cā€™ĆØ poca luce
(Un nuovo amico)

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Interviste

La mia infanzia ĆØ trascorsa a Saigon, in Vietnam, dove sono nato da padre italiano e madre francese. ƈ stato un periodo molto bello, tanto che quando a 11 anni ci siamo trasferiti a Roma, ho sofferto un poā€™. LƬ ero abituato a un tripudio di colori, di odori, la gente ĆØ generosissima e cosƬ, anche se sembra incredibile, trovavo lā€™Italia e gli italiani troppo chiusi, grigi.
(Intervista a Famiglia Cristiana)

Nelle canzoni Bella senzā€™anima, Era giĆ  tutto previsto, Quando finisce un amore, cā€™era tutto il mio stato dā€™animo di quegli anni: la timidezza mi paralizzava nei rapporti con gli altri. Con la musica allora urlavo il bisogno di farmi ascoltare.
(Intervista a Famiglia Cristiana)

Feci ascoltare i brani del mio nuovo 33 giri allā€™arrangiatore, il futuro premio Oscar Vangelis. Lā€™ultimo era Margherita. Lui mi chiese se ero davvero convinto dā€™inciderla: non gli piaceva e neppure io ne ero molto convinto. Era il periodo di massima politicizzazione della musica e pensavo che una canzone cosƬ melodica non potesse avere successo. CosƬ mi presentai dal direttore della Rca, Ennio Melis e gli spiegai le nostre perplessitĆ . Lui appena la ascoltĆ² disse che non solo sarebbe diventata il mio nuovo singolo, ma che il 33 giri si sarebbe intitolato Concerto per Margherita. Fu un grande successo che mi insegnĆ² una lezione fondamentale: lā€™artista non ĆØ mai il miglior giudice delle proprie opere
(Intervista a Famiglia Cristiana)

Non mi alzavo mai durante i concerti. ƈ stata una conquista recente. Ma il rapporto strettissimo con il pianoforte ĆØ rimasto. Ogni giorno ĆØ come se gli parlassi, gli confido tutte le mie sensazioni. Non posso farne a meno.
(Intervista a Famiglia Cristiana)

Sono il piĆ¹ francese degli italiani e il piĆ¹ italiano dei francesi. I miei riferimenti artistici e culturali vengono da entrambi i Paesi: dalla Francia con Brel e Brassens, dallā€™Italia con Gino Paoli, Luigi Tenco e Sergio Endrigo.
(Intervista a Libero)

Lā€™artista non puĆ² doversi basare su unā€™estetica che comunque invecchiando scompare. Deve far conto sul suo linguaggio interiore, che certe volte ĆØ in contrasto con quello fisico. Pensi a Edith Piaf.
(Intervista a Libero)

Siamo noi a dover utilizzare la tv, non essere utilizzati da lei. Io non ho bisogno della televisione per esistere. Pensi a Sanremo: non bisogna entrare nella trappola di doverlo fare per forza per esserci.
(Intervista a Libero)

Margherita non ĆØ stata scritta per nessuno. Le mia canzoni sono al 99% allegoriche, descrivono stati dā€™animo. Una delle poche ĆØ Vivi la tua vita, scritta per mio figlio quando ĆØ nato.
(Intervista a Libero)

Come lā€™arte, la musica puĆ² aiutare a pensare. Pensare meglio.
(Intervista a Libero)

La bellezza si vede quando cā€™ĆØ qualche cosa dietro lā€™anima.
(Intervista a Repubblica)

Penso che la Chiesa faccia questo da sempre, cioĆØ ĆØ la rappresentante dellā€™anima in quel che dice e in quel che fa.
(Intervista a Repubblica)

Lā€™artista puĆ² aiutare a capire di vedere oltre le apparenze. E questo secondo me ĆØ giĆ  una ricerca, un passo che, ne sono certo, puĆ² orientare lā€™individuo verso la ricerca della fede.
(Intervista a Repubblica)

Io e mia moglie Cathy lavoriamo insieme da sempre: lei mi ĆØ stata utile in tutti i momenti della mia vita e della mia carriera. I suoi sono consigli preziosi, anche se spesso sono i piĆ¹ severi: ma per un artista ĆØ importante non cedere troppo allā€™autocompiacimento.
(Intervista a Vanity Fair)

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