Cronaca

Rider 39enne investito mentre fa una consegna: il pirata della strada fugge

Livorno, rider 39enne vittima di un incidente: un'auto gli rompe la gamba. Il conducente fugge dopo l'urto

Un rider di 39 anni è stato investito mentre faceva una consegna, il pirata della strada che lo ha investito è fuggito. L’uomo alla guida dell’auto, se domenica 16 ottobre era scappato via, questa mattina, 17 ottobre, si è presentato al comando della polizia municipale di Livorno. L’uomo è il conducente dell’auto Bmw che domenica sera a Livorno ha investito un rider in scooter in piazza Mazzini dopo una mancata precedenza a un incrocio.

Rider investito e pirata della strada e scappa: accade a Livorno

L’automobilista è un moldavo di 60 anni residente a Livorno. I vigili lo hanno denunciato per omissione di soccorso. Il 60enne aveva lasciato l’auto sul posto ed era andato via a piedi senza assistere il rider 39enne che è rimasto ferito con una frattura a una gamba. Erano in corso le sue ricerche. L’uomo si è però presentato da sé alle autorità.

Il commento della Cgil dopo l’incidente: ”Basta con i ritmi frenetici imposti dall’algoritmo”

La Cgil commenta quanto accaduto. Filippo Bellandi, segretario del Nidil provinciale evidenza “quanto sia inaccettabile che i lavoratori delle piattaforme di food delivery continuino a rischiare la vita a causa dei ritmi frenetici imposti dall’algoritmo. Serve un cambio di rotta, non è più pensabile continuare così”.

Bellandi ricorda che “è passata poco più di una settimana dall’infortunio mortale a Firenze del rider Sebastian Galassi e poco più di 6 mesi da quello di William De Rose, avvenuto a Livorno. È evidente che c’è un problema strutturale nel meccanismo che lega il salario al numero di consegne, spingendo i lavoratori a praticare ritmi di lavoro insostenibili”.

Per Bellandi bisogna agire anche sul piano locale, “insieme alle amministrazioni comunali e agli enti preposti bisogna infatti capire – afferma – cosa si possa fare per rendere la viabilità e gli spazi delle città meno rischiosi e più idonei alle nuove tipologie di lavoro su piattaforma”. “Per questo – conclude il segretario Cgil – chiediamo pertanto al Comune di Livorno di riaprire il tavolo su rider e mobilità urbana”.

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