Inchiesta

Rischio tumori: la mappa delle zone d’Italia piĆ¹ inquinate

Quali sono le zone d’Italia piĆ¹ inquinate, dove il rischio tumori ĆØ reale? Arriva la risposta del Ministero della Salute, che ha diramato una mappa che riporta 44 aree d’Italia inquinate oltre ogni limite di legge. Ci sono cittĆ  piccole, medie e grandi ma si sono anche molte localitĆ  poco conosciute nelle quali perĆ² vi sono insediate industrie altamente inquinanti che ammorbano l’aria, inquinano il sottosuolo e le falde acquifere rendendo i territori circostanti decisamente inospitali. E pericolosi.

Tumori: le zone d’Italia piĆ¹ inquinate

Queste aree infatti sono quelle in cui il rischio di ammalarsi di tumori ĆØ piĆ¹ elevato rispetto alle altre. Si calcola che in quelle piĆ¹ inquinate, in particolare, i tumori sono aumentati del 90% in soli 10 anni e questo espone 6 milioni di cittadini italiani (circa 1 su 10) in modo particolare al cancro della tiroide e al tumore alla mammella che possono essere “attivati” proprio dai metalli pesanti e dagli ioni radioattivi frutto dell’industria pesante o delle enormi zone del Paese giĆ  inquinate e mai bonificate.

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La mappa dell’inquinamento

Dando uno sguardo alla mappa le zone piĆ¹ pericolose d’Italia si concentrano nel Nord Ovest (in particolare in Piemonte, con 5 aree ad altissimo rischio), nella parte di Toscana che si affaccia sul Tirreno (4 zone a rischio), in Campania (5 zone a rischio quasi tutte attorno Napoli), un po’ in tutta la Puglia (4 zone a rischio) nella Sicilia Orientale (4 zone a rischio). Anche la Lombardia, il Lazio e la Sardegna si “difendono” bene con 2 zone a rischio ciascuna. La Val d’Aosta, la Liguria (che perĆ² sconta la vicinanza con l’inquinatissimo basso Piemonte e la Toscana tirrenica) il Veneto, il Friuli Venezia Giulia (col suo capoluogo Trieste che ha un’elevatissima densitĆ  di abitanti), le Marche, il Molise, l’Umbria e la Calabria hanno un’area a rischio, mentre le altre regioni sono “immacolate”.

Le cittĆ  piĆ¹ inquinate

Tra le cittĆ  capoluogo di provincia a rischio sono da menzionare: Massa, Livorno, Mantova, Trieste, Bari, Brindisi, Napoli, Taranto e Crotone.

Le zone piĆ¹ inquinate d’Italia

IĀ siti potenzialmente contaminati in attesa di bonifica in Italia sono 12.482, di questi 58 sono definiti come gravemente inquinati e a elevato rischio sanitario (SIN).

Il Ministero dellā€™Ambiente ha la competenza su 41, mentre i restanti 17 sono in carico alle Regioni.

Per quanto riguarda iĀ 41Ā che fanno capo alĀ Ministero, secondo i datiĀ ISPRA 2018, questi hanno unaĀ superficie complessiva pari a 171.268Ā ettari e rappresenta loĀ 0,57% della superficie del territorio italiano, e lā€™estensione complessiva delleĀ aree a mareĀ ricomprese nei SIN ĆØ pari a 77.733 ettari.

Per quanto riguarda lo stato delle bonifiche, sempre secondo i dati lā€™ISPRA, perĀ 35 SINĀ (ad eccezione di 4 SIN con contaminazione prevalente daĀ amiantoĀ e dei SIN Bacino del Fiume Sacco e Officina Grande Riparazione ETR di Bologna), la caratterizzazione ĆØ stata eseguita ad oggi in oltre il 60% della superficie sia per i suoli che per le acque sotterranee, gli interventi di bonifica/messa in sicurezza sono stati approvati con decreto in piĆ¹ del 12% delle superfici (17% nel caso delle acque sotterranee) eĀ il procedimento si ĆØ concluso nel 15% della superficie complessiva per i suoli e nel 12% per le acque sotterranee.

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I dettagli

Venezia, Porto Marghera;Ā Regione: Veneto;Ā Estensione: 1.618 ha

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Motivazione:

ā€“ Lā€™avanzamento della linea di costa ĆØ statoĀ ottenuto impiegando rifiuti di lavorazione derivanti dalla Prima Zona Industriale (prodotti di scarto di molteplici lavorazioni dalla chimica e al trattamento dei metalli) come materiale per lā€™imbonimento pertanto si parla di inquinamento dei ā€œterreni di riportoā€;

ā€“ LeĀ emissioni incontrollate di varie sostanze(principalmente cloroderivati tra i quali il famigerato CVM, e i PCB) nei terreni e nelle acque sotterranee;

ā€“ LaĀ ricaduta delle particelle immesse nellā€™atmosfera nel corso degli anniĀ (in particolare prodotti dioxin-like).

Secondo il Decreto di perimetrazione del SIN, nella popolazione dellā€™area ĆØ presente un eccesso per tutti i tumori e per le malattie dellā€™apparato digerente. Inoltre, sono stati riscontrate delle correlazioni con un aumento delle malattie cardiocircolatorio, nonchĆ© delle malattie respiratorie e dellā€™apparato genitourinario.

Napoli Orientale;Ā Regione: Campania;Ā Estensione: 834 ha di terra, 1433 ha di mare

 

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Motivazione:

Il Decreto di perimetrazione del SIN elenca la presenza diĀ discaricheĀ fra le cause della contaminazione dellā€™area. Le principali criticitĆ  ambientali riguardano lecontaminazioni del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali e della falda, dovute a metalli pesanti, solventi clorurati, IPA, Idrocarburi Leggeri e pesanti.

Nel SIN sono stati osservati eccessi della mortalitĆ  in entrambi i sessi per il tumore polmonare, epatico e gastrico, del rene e della vescica. I risultati hanno anche mostrato un trend di rischio in eccesso allā€™aumentare del valore dellā€™indicatore di esposizione a rifiuti per la mortalitĆ  generale, per tutti i tumori

Gela;Ā Regione: Sicilia;Ā Estensione: 795 di terra, 4538 di mare

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Motivazione:

Lā€™inquinamento dellā€™area ĆØ stato associato dal Decreto di perpetrazione dei SIN alla presenza degliĀ impianti chimico, petrolchimico, raffineria e alla discarica dei rifiuti.

Per quanto riguarda il suolo e le acque di falda laĀ contaminazione prevalente riguarda metalliĀ (arsenico, vanadio, mercurio, nichel, ferro, manganese),Ā ammoniaca, composti alifatici clorurati cancerogeni (in particolare 1,2 dicloroetano, 1,1 dicloroetilene e tricloroetilene, cloruro di vinile), composti alifatici alogenati cancerogeni, benzene etilbenzene, stirene, toluene, p-xilene, idrocarburi totali, IPA, solfati, MtBE, PCB, etc. Lā€™ambienteĀ marino costiero invece ĆØ stato contaminato dallā€™inquinamento veicolato dalla falda sottostante il polo petrolchimicoĀ in relazione al naturale deflusso idrogeologico della stessa verso il mare.

A livello sanitario, il segnale piĆ¹ evidente della presenza di inquinamento ĆØ quello di un eccesso di tumori polmonari sia tra gli uomini che tra le donne. Inoltre, tra gli uomini sono in eccesso anche il tumore dello stomaco e lā€™asma, mentre tra le donne il tumore del colon-retto e lā€™asma.

Priolo;Ā Regione: Sicilia;Ā Estensione: 5.814 ha di terra, 10.129 di mare

Il porto
03/04/2016 Il porto di Augusta, adiacente alla zona industriale del petrolchimico di Priolo. L’AutoritĆ  Portuale sembra coinvolta nell’inchiesta sui petroli di Basilicata per un supposto traffico di rifiuti tossici

Motivazione:

Allā€™interno del perimetro del SIN sono inclusi: il polo industriale costituito da grandi insediamenti produttivi, prevalentementeĀ raffinerie, stabilimenti petrolchimici, centrali di produzione di energia elettrica e cementerie;Ā lā€™area marina antistante, comprensiva delle aree portuali di Augusta e di Siracusa; numeroseĀ discariche di rifiuti anche pericolosi;Ā loĀ stabilimento ex Eternit di Siracusa;Ā le aree umide delle Saline di Priolo e di Augusta.

Le indagini ambientali svolte hanno evidenziato unĀ grave stato di contaminazione dei suoli e delle faldeĀ derivante principalmente dalla presenza di metalli pesanti eĀ IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici). In particolare, nelle acque di falda sottostanti i principali insediamenti produttivi, ĆØ stata riscontrata contaminazione da: Metalli pesanti (qualiĀ arsenico con concentrazioni anche di oltre 130 volte il valore limite;Ā mercurio con concentrazioni anche di oltre 50 volte il valore limite; cromo; piombo; antimonio; selenio; nitriti; zinco); Composti aromatici (qualiĀ  benzene con concentrazioni anche di 200.000 volte il valore limite; toluene con concentrazioni anche di oltre 1.600 volte il valore limite; Alifatici clorurati cancerogeni e non; cloruro di vinile con concentrazioni anche di oltre 24.000 volte il valore limite; tricloroetilene con concentrazioni anche di 2.000 volte il valore limite;Ā  tetracloroetilene con concentrazioni anche di oltre 2.500 volte il valore limite; esaclorobutadiene con concentrazioni anche di oltre 440.000 volte il valore limite; tetracloroetano con concentrazioni anche di 7.000 volte il valore limite); Alifatici alogenati cancerogeni (dibromoclorometano con concentrazioni anche di oltre 130 volte il valore limite); Clorobenzeni (esaclorobenzene con concentrazioni anche di oltre 30.000 volte il valore limite); Idrocarburi totali con concentrazione anche di oltre 800 volte il valore limite.

Nel SIN si sono osservati eccessi della mortalitĆ  generale per tutte le cause e per tutti i tumori tra gli uomini, per malattie dellā€™apparato digerente tra le donne. Sono in eccesso negli uomini i tumori del polmone e della pleura, causa, questā€™ultima, in eccesso anche nelle donne; la mortalitĆ  ĆØ in eccesso in entrambi i generi per le malattie respiratorie acute.

Manfredonia;Ā Regione: Puglia;Ā Estensione: 855 ha, di cui 303 ha di aree marine.

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Motivazione:

Il Decreto di perimetrazione del SIN riconduce lā€™inquinamento allā€™attivitĆ  degliĀ impianti chimici e delle discariche dellā€™area.

I contaminanti presenti nei suoli sono costituiti prevalentemente da benzene, etilbenzene, toluene, xilene, caprolattame, IPA, arsenico, mercurio, piombo e zinco mentre nelle acque di falda sono presenti benzene, etilbenzene, toluene, xilene, caprolattame, IPA, arsenico, mercurio, zinco, alluminio, nichel, piombo, noncheĢ azoto ammoniacale.

In particolare, per quanto riguarda le aree private, lā€™inquinamento va ricondotto in gran parte allaĀ discarica SyndialĀ e allā€™Isola 5, occupata dagliĀ impianti di urea e ammoniacaĀ e dai magazzini di materie prime.

ƈ stato osservato, sia nelle donne che negli uomini residenti nellā€™area, un eccesso per tumore dello stomaco e un aumento dei casi di malattie dellā€™apparato respiratorio. Inoltre sono state registrate malformazioni congenite e condizioni morbose perinatali.

Brindisi;Ā Regione: Puglia;Ā Estensione: 5.851 ha di terra, 5.597 ha di mare.

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Motivazione:

LeĀ attivitĆ  industriali, chimiche, di produzione energetica, discarica e agricoleĀ dellā€™area hanno portato ad un inquinamento delle acque e dei terreni del SIN brindisino (soprattutto con IPA e metalli pesanti). Per quanto riguarda ilĀ polo chimico, le indagini hanno evidenziato una contaminazione generalizzata della falda freatica situata sotto tutte le aree delle diverse aziende presenti nella zona.

I composti contaminanti sono: composti idrocarburici (idrocarburi, BTEX e IPA); composti organo-alogenati ed ammine aromatiche; specie inorganiche metalliche (alluminio, arsenico, berillio, cromo VI, ferro, manganese, mercurio, nichel, selenio); altre specie inorganiche (fluoruri, nitriti e boro).

I suoli sono risultati contaminati da arsenico, rame, mercurio, cadmio, vanadio, zinco, idrocarburi C<12 e C>12, BTEX, IPA, composti organo-alogenati.

Per il polo energetico, le fonti di inquinamento sono riconducibili, oltre alle centrali elettriche, alimentate a carbone e olio combustibile, anche a tutte le strutture, le opere e i servizi di pertinenza gestite dal Consorzio S.I.S.R.I. (tra cui una piattaforma polifunzionale per il trattamento dei rifiuti ed una discarica per rifiuti pericolosi).

In tutte le aree perimetrale dal SIN ĆØ stato osservata unā€™incidenza maggiore di tumore della pleura, nonchĆ© un eccesso di mortalitĆ  per malformazioni congenite

Taranto;Ā Regione: Puglia;Ā Estensione: 4.383 ha di terra, 7.006 ha di mare

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L’Ilva di Taranto. Donato Fasano/AFP/Getty Images

Motivazione:

Lā€™area delle industrie private del SIN ospita, come noto alle cronache anche gli impiantiĀ ILVA. Le criticitĆ  ambientali sono determinate dalla presenza di industrie siderurgiche, petrolifere e cementiere, che rappresentano le principali fonti di inquinamento per il suolo, il sottosuolo e per le acque di falda, nonchĆ© per i sedimenti marini. Lā€™inquinamento prevalente per le diverse matrici ambientali ĆØ rappresentato dalla presenza di parametri diversi per: Suolo e sottosuolo (Antimonio, Arsenico, Berillio, Cadmio, Cobalto, Cromo totale, Cromo esavalente, Mercurio, Piombo, Nichel, Zinco, Cianuri, Rame, Vanadio, Idrocarburi C<12 e C>12, IPA singoli e totali, Benzene, Xilene), per cui gli inquinanti maggiormente presenti sono gli IPA (circa il 60% dei superamenti riscontrati) e metalli pesanti; per le Acque sotterraneeĀ  (Arsenico, Selenio, Alluminio, Ferro, Manganese, Nichel, Piombo, Cianuri, Cobalto, Cromo totale, Cromo esavalente, Solfati, Nitriti, BTEX, alifatici clorurati cancerogeni e non cancerogeni, IPA singoli e totali, Idrocarburi tot, MTBE).

Il lungo elenco di malattie comprende un aumento tra il 10% e il 15% della mortalitĆ  generale e per tutti i tumori in entrambi i generi, nonchĆ© un eccesso di decessi per malattie respiratorie acute, dellā€™apparato digerente; del sistema circolatorio nonchĆ© un aumento della mortalitĆ  per condizioni morbose di origine perinatale (0-1 anno).

Cengio e Saliceto;Ā Regione: Liguria e Piemonte;Ā Estensione: 22.249 ha

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Motivazione:

Lā€™inquinamento delle aree ĆØ dovuto prevalentemente alla presenza diĀ impianti chimiciĀ con produzione di coloranti e di discariche. In particolare, dalle analisi ĆØ emersa la presenza di rilevanti fonti di inquinamento quali: aree di stoccaggio di materie prime pericolose; discariche di rifiuti pericolosi; bacini di lagunaggio di residui di lavorazioni.

La contaminazione dellā€™area ĆØ dovuta alla presenza oltre i limiti di Metalli pesanti (Arsenico, Cromo, Mercurio, Nichel, Rame Piombo, Zinco) e composti organici tra cui Ammine aromatiche, Aromatici alogenati, Fenoli, Idrocarburi Policiclici Aromatici, PCB, Nitrobenzeni, Nitronaftaleni, Nitrobenzeni, diossine e furani.

Nellā€™area ĆØ stato osservato un numero elevato di casi di tumore dello stomaco. Nelle donne inoltre sono stati registrati un numero in eccesso di casi di asma.

Piombino;Ā Regione: Toscana;Ā Estensione:Ā 931 ha di terra, 2117 ha di mare

 

Il porto di Piombino
Il porto di Piombino. AGF

Motivazione:

Il SIN comprende principalmente: unĀ polo industriale (chimico e siderurgico)Ā di notevoli dimensioni; lā€™area portuale di Piombino, caratterizzata sia da traffici mercantili e turistici verso le isole (Elba, Sardegna e Corsica) che dallā€™attivitĆ  legata allā€™industria per lā€™approvvigionamento di materie prime; lā€™area della centrale termoelettrica ENEL Torre del Sale, dismessa nel marzo 2015; lā€™area marina antistante; le discariche di rifiuti esaurite di ā€œPoggio ai Ventiā€.

Le principali criticitĆ  ambientali che si rintracciano sul sito riguardano lā€™inquinamento atmosferico da polveri, IPA, benzene, ossidi di azoto, ossidi di zolfo e lā€™inquinamento della falda (Arsenico, Cromo totale, Mercurio, Piombo, Rame e Zinco) e dei suoli (Arsenico, Cromo VI, Ferro, Manganese, Alluminio, Boro).

Il profilo di mortalitĆ  osservato nella popolazione residente di Piombino negli uomini mostra un eccesso per le malattie dellā€™apparato respiratorio, digerente e genitourinario. Nelle donne ĆØ presente un eccesso per malattie genitourinarie, del sistema circolatorio e respiratorie.

Massa e Carrara;Ā Regione: Toscana;Ā Estensione: 116 ha di terra

Il Sin di Massa Carrara. Cna
Il Sin di Massa Carrara. Cna

Motivazione:

Il Decreto di perimetrazione del SIN elenca la presenza di diverse tipologie di impianti:Ā industria farmaceutica, petrolchimico, siderurgico, area portuale, amianto, discariche e un inceneritore.

Le principali criticitĆ  ambientali riguardano la presenza di metalli, Ammoniaca, IPA, MTBE, BTEX, solventi clorurati, pesticidi clorurati e azotati nelle acque di falda e la presenza prevalente di metalli, sostanze organiche clorurate, pesticidi e loro metabolici, composti azotati, idrocarburi, IPA, fenoli nei suoli.

Per quanto riguarda lā€™impatto sulla salute, sono stati riscontrati diversi eccessi di casi di malattie: nelle donne ĆØ stato rilevato un eccesso per le malattie dellā€™apparato digerente e genitourinario, oltre che per le malattie respiratorie, per il tumore del colon-retto e del polmone. Negli uomini sono presenti eccessi di mortalitĆ  per il tumore del polmone, della pleura, del sistema linfoematopoietico, e per il linfoma non Hodgkin. In entrambi i generi ĆØ stato riscontrato invece un eccesso di mortalitĆ  per il tumore del fegato. In aggiunta a queste malattie, sono stati riscontrati degli eccessi anche di malattie respiratorie nel loro insieme. Infine, sono stati registrati eccessi di mortalitĆ  per malformazioni congenite e per le condizioni morbose di origine perinatale.

Casale Monferrato;Ā Regione: Piemonte;Ā Estensione: 73.895 ha

23/11/2014 Casale Monferrato; Fabbrica abbandonata dell'Eternit. Agf
23/11/2014 Casale Monferrato; Fabbrica abbandonata dell’Eternit. Agf

Motivazione:

Il sito eĢ€ interessato dalla presenza diffusa di materiali da costruzione contenentiĀ amianto, provenienti dallo stabilimentoĀ ex EternitĀ di Casale Monferrato, nelle forme piĆ¹ svariate: dalle lastre di copertura alle bordure per aiuole, recinzioni, vasche canne fumarie, ecc., oltre agli utilizzi impropri degli sfridi di lavorazione utilizzati come coibente in forma sfusa nei sottotetti di abitazioni o come stabilizzante nella pavimentazione di cortili e strade.

Dal punto di vista degli impatti sulla salute, sono stati registrati eccessi di mortalitĆ  per tutte le cause, per tutti i tumori e per le malattie del sistema circolatorio.

Le analisi hanno riscontrato aumenti dei casi di il tumore polmonare negli uomini, e in entrambi i generi per il tumore pleurico.

Sono state poi pubblicate una serie di indagini epidemiologiche condotte a Casale Monferrato e uno studio di coorte occupazionale condotto su 3.443 lavoratori del cemento-amianto della Eternit. In entrambi i generi sono stati osservati eccessi della mortalitĆ  per tutte le cause, tumore polmonare, tumore della pleura, tumore del peritoneo e asbestosi. Nelle donne ĆØ stato confermato lā€™aumento della mortalitĆ  per tumore dellā€™ovaio e dellā€™utero.

Balangero;Ā Regione: Piemonte;Ā Estensione: 314 ha

La ex cava di amianto di Balangero. Wikipedia
La ex cava di amianto di Balangero. Wikipedia

Motivazione:

Il Decreto di perimetrazione ha ricondotto la presenza delle fonti di inquinamento delle seguenti tipologie di impianti: amianto, discariche e miniera. Il profilo di mortalitĆ  nel SIN mostra, nel complesso delle principali cause di morte, un eccesso della mortalitĆ  per tutte le cause in entrambi i generi, per le malattie del sistema circolatorio nelle donne, per le malattie degli apparati respiratorio e digerente negli uomini.

Pieve Vergonte;Ā Regione: Piemonte;Ā Estensione: 15.687 ha

 

Il cartello Syndial indicante l'area da bonificare a Pieve Vergonte. Wikipedia
Il cartello Syndial indicante l’area da bonificare a Pieve Vergonte. Wikipedia

Motivazione:

In questo SIN, le fonti di inquinamento sono riconducibili allaĀ presenza di impianti chimici e di discaricheĀ (RSU, rifiuti speciali non pericolosi, rifiuti da metallurgia Pb, Zn, Cu, cavi elettrici plastificati). Il profilo di mortalitĆ  nel SIN di Pieve Vergonte mostra un eccesso tra gli uomini e le donne per tutte le cause, tutti i tumori e per le malattie circolatorie. Inoltre, ĆØ stato registrato un eccesso per il tumore del colon-retto tra le donne e per il tumore dello stomaco in entrambi i generi, seppure con stime imprecise.

Sesto San Giovanni;Ā Regione: Lombardia;Ā Estensione: 255 ha

L'ex area Falck, di Sesto San Giovanni. Agf
L’ex area Falck, di Sesto San Giovanni. Agf

Motivazione:

Nellā€™area ĆØ stata riscontrata unaĀ grave situazione di compromissione ambientale dovuta a un diffuso inquinamento dei suoli da metalli pesanti, PCB, diossina e composti organici,Ā mentre in riferimento alleĀ acque di faldaĀ sussiste uno stato diĀ contaminazioneĀ da nitrati, metalli (cromo totale, cromo esavalente, alluminio, ferro, nichel, piombo), toluene, idrocarburi e composti organo clorurati (cloroformio, 1,1-dicloroetilene, 1,2-dicloropropano, 1,1,2-tricloroetano, tricloroetilene, tetracloroetilene). Le fonti dellā€™inquinamento sono state ricondotte allaĀ presenza di discariche e ad un impianto siderurgico.

Lā€™inquinamento ha avuto come effetti sulla salute dei lavoratori di questi stabilimenti un aumento delle malattie dellā€™apparato respiratorio, acute, croniche e asma. Questo soprattutto a causa dellā€™esposizione ad agenti sensibilizzanti quali polveri, gas e fumi.

Napoli Bagnoli ā€“ Coroglio;Ā Regione:Ā Campania;Ā Estensione: 249 ha di terra, 1.453 di mare.

 

11/04/2013 Napoli, i Carabinieri sequestrano l'area ex Italsider gestita dalla Bagnolifutura SpA, societĆ  di Trasformazione urbana. Agf
11/04/2013 Napoli, i carabinieri del comando provinciale e quelli del Noe hanno sequestrato l’area ex Italsider gestita dalla Bagnolifutura SpA, societĆ  di Trasformazione urbana.
Per la Procura il reato ĆØ truffa e disastro ambientale, indagati anche ex vicesindaci

Motivazione:

La presenza di discariche abusive, la contaminazione della falda e dei sedimenti nellā€™area marino-costiera e la presenza di amianto hanno prodotto le principali criticitĆ  ambientali dellā€™area.

Gli studi sullā€™area hanno mostrato un eccesso delle malattie degli apparati digerente e genitourinario negli uomini e nelle donne, nonchĆ© un aumento dei casi di tumore per queste ultime. Negli uomini sono stati rilevati numerosi casi di tumore alla pleura.

Pioltello Rodano;Ā Regione: Lombardia;Ā Estensione: 85 ha di terra

 

L' area dell'ex industria chimica Sisas SpA
07/03/2017 Pioltello (MI). Il sito Polo Chimico, con un’estensione di circa 800.000 m2 nei territori dei comuni di Pioltello e Rodano, si presenta come un agglomerato industriale abbastanza omogeneo. All’interno del sito la societĆ  con problemi maggiori di bonifica ĆØ l’ex industria chimica Sisas SpA, che occupa un’area di 305 mila m2. La Sisas ĆØ finita al centro di una lunghissima e controversa bonifica non ancora ultimata. La Giunta Regionale lombarda il 23 ottobre 2015 ha deciso di acquisire per 17 milioni di euro l’area. Sull’operazione pende un ricorso al Consiglio di Stato. L’area attualmente ĆØ inibita al pubblico. Agf

Motivazione:

Il SIN di Pioltello-Rodano include interamente ilĀ Polo chimicoĀ ubicato al confine tra i territori dei due comuni. Lā€™inquinamento dellā€™area, oltre che dallā€™impianto chimico ĆØ stato prodotto anche dalle discariche presenti nellā€™area.

La contaminazione del suolo ha prodotto un aumento dei tumori nella zona, nonchĆ© di malattie dellā€™apparato digerente.

Tito;Ā Regione: Basilicata;Ā Estensione: 315 ha di terra

L'area contaminata di Tito Scalo.
L’area contaminata di Tito Scalo.

Motivazione:

La contaminazione dellā€™area ĆØ dovuta alla presenza dirifiuti di diversa naturaĀ (speciali, pericolosi, assimilabili agli urbani) tra i qualiĀ amianto, fosfogessi, scorie e polveriĀ derivanti dallā€™attivitĆ  siderurgica, materie prime, prodotti e residui di lavorazione derivanti dalla produzione diĀ concimi a base di fosforo.Ā Si eĢ€ inoltre rintracciata la contaminazione da triclotroetilene, ferro, manganese.

Lā€™inquinamento, secondo il Decreto di perimetrazione del SIN deriva dallaĀ presenza degli impianti chimico e siderurgico.Ā Il sito ARPA Basilicata riferisce attivitĆ  di monitoraggio ambientale condotte nel 2003 con rilevazione di metalli pesanti (cromo esavalente, piombo, mercurio), benzene e idrocarburi aromatici, composti organici alogenati e altri idrocarburi.

Lā€™impatto dellā€™inquinamento ha avuto degli effetti sulla salute delle persone: nella popolazione maschile ĆØ in eccesso la mortalitĆ  per patologie dellā€™apparato respiratori, mentre per le donne ĆØ stato osservato un eccesso di mortalitĆ  per tumori del colon-retto.

Crotone ā€“ Cassano ā€“ Cerchiara;Ā Regione: Calabria;Ā Estensione: 884 ha di terra, 1448 ha di mare

 

La vecchia fabbrica allora di proprietĆ  della Montedison a Crotone, ora abbandonata. Wikipedia
La vecchia fabbrica allora di proprietĆ  della Montedison a Crotone, ora abbandonata. Wikipedia

Motivazione:

Le principali criticitĆ  del SIN riguardano lecontaminazioni da ammoniaca, fosforite, cloruro di potassio,Ā calcare, pirite ed additivi, quarzite, fosforo e acido fosforico, radioisotopi naturali e metalli pesanti, dovuti principalmente allā€™attivitĆ  svolta nelloStabilimento ex Pertusola SudĀ (ora Syndial), e dalleĀ discaricheĀ dellā€™area.

Gli impatti sulla salute riguardano sia la popolazione maschile che femminile dellā€™area. Per gli uomini sono stati rilevati dei casi elevati di tutti i tumori, le malattie dellā€™apparato circolatorio, respiratorio e genitourinario. Nelle donne, oltre alla mortalitĆ  per tutte le cause, ĆØ in eccesso quella per malattie dellā€™apparato digerente.

Fidenza;Ā Regione: Emilia Romagna;Ā Estensione: 25 ha

 

Il Sin di Fidenza. Industria e ambiente
Il Sin di Fidenza. Industria e ambiente

Motivazione:

Secondo il Decreto di perimetrazione del SIN, lā€™inquinamento dellā€™area ĆØ stato prodotto dallā€™impianto chimico e dalla discarica di rifiuti urbani e speciali presenti.

Le contaminazioni del suolo prodotte hanno portato a un aumento in particolare di malattie dellā€™apparato digerente. Inoltre, secondo quanto rilevato, lā€™eccesso di mortalitĆ  per tumore dello stomaco osservato tra gli uomini puĆ² essere riconducibile a una esposizione occupazionale.

Infine, per quanto riguarda le donne, ĆØ stato riscontrato un eccesso di malattie dellā€™apparato cardiocircolatorio

Trieste;Ā Regione: Friuli Venezia Giulia;Ā Estensione: 506 ha di terra, 1.196 di mare.

TRIESTE 1979. ITALSIDER FACTORY
1979 Trieste, Ilva Italsider, industria di lavorazione di acciaio e metalli; un operaio al lavoro. Agf

Motivazione:

Il Decreto di perimetrazione del SIN ha individuato come fonti di inquinamento la presenza di:Ā impianti chimici, raffineria, impianto siderurgico e area portuale.

Le contaminazioni derivano principalmente dalleĀ attivitĆ  industriali attive e pregresse, nonchĆ© dal riporto di materiali vari (tra i quali spesso rifiuti) per il recupero morfologico e per laĀ bonifica idraulica di aree acquitrinoseĀ compresi gli specchi dā€™acqua sottratti alla laguna.

Nel suolo e sottosuolo sono stati rilevati: piombo, rame, zinco, idrocarburi, IPA, Diossine, Hg, PCB, fitofarmaci e fenolo, amianto. Nelle acque sono state rinvenute diverse sostanze nocive, fra cui arsenico, piombo, boro, IPA, Cromo, Manganese alifatici clorurati cancerogeni. Infine, nei sedimenti marini, sono stati misurati valori non conformi di metalli pesanti, idrocarburi totali, IPA e altre sostanze.

La mortalitĆ  della popolazione della zona ha avuto un aumento per varie patologie, fra cui le malattie dellā€™apparato circolatorio, respiratorio e digerente. Nelle donne ĆØ stato riscontrato un eccesso evidente per tutti i tumori. Infine, la relazione tra inquinamento atmosferico e tumore polmonare a Trieste ĆØ stata oggetto di due studi caso-controllo che hanno incluso solo uomini e hanno evidenziato unā€™associazione positiva e rischi maggiori per i residenti nel centro cittadino e nei pressi della zona industriale.

Caffaro di TorviscosaĀ (giĆ  Laguna di Grado e Marano);Ā Regione: Friuli Venezia Giulia;Ā Estensione: 201 ha di terra.

 

Inaugurazione dello stabilimento SPIN, sito produttivo del Gruppo Bracco
26/10/2012 Torviscosa, stabilimento SPIN, sito produttivo del Gruppo Bracco dedicato alla produzione di mezzi di contrasto per Raggi X. Agf

Motivazione:

I principali fenomeni di inquinamento si riscontrano principalmente a causa dellaĀ presenza di numerose discariche di rifiuti industriali. La tipologia di inquinanti rilevati nei terreni eĢ€ prevalentemente costituita da metalli pesanti (mercurio, cromo, arsenico, piombo, zinco). Per quanto concerne le acque sotterranee si rileva una contaminazione diffusa dovuta principalmente a metalli pesanti e composti organici.

Sul versante dellā€™impatto sanitario, ĆØ stato osservato nella popolazione dellā€™area del SIN un eccesso di rischio per il tumore dello stomaco. Lā€™eccesso osservato negli uomini ĆØ stato ricondotto a fattori ambientali (lā€™assorbimento gastroenterico come principale via di esposizione a piombo e cadmio, e a nitrati presenti nel bacino scolante della laguna) e occupazionali, vista lā€™associazione positiva rilevata tra tumore dello stomaco ed esposizione professionale a piombo e cromo esavalente.

Cogoleto-Stoppani;Ā Regione: Liguria;Ā Estensione: 45 ha di terra, 167 ha di mare.

 

La Stoppani di Cogoleto.
La Stoppani di Cogoleto

Motivazione:

Il Decreto di perimetrazione del SIN ha individuato come cause dellā€™inquinamento dellā€™area le attivitĆ  di unimpianto per la produzione del bicromato di sodio (Stoppani)Ā e di una discarica.

La contaminazione prevalente eĢ€ quella dovuta allā€™elevata concentrazione di cromo, sia per quel che concerne il suolo che le acque sotterranee. Uno studio aggiuntivo effettuato dal CNR e da ARPA Liguria1 ha analizzato i sedimenti marini, e ha evidenziando alte concentrazioni di metalli pesanti, come cromo esavalente e nichel e, in minore quantitĆ , di argento, mercurio, piombo, rame e zinco

Lā€™area, a causa dellā€™inquinamento ,ha visto in particolare un aumento per le donne dei casi dā€™asma, nonchĆ© dei decessi per le malattie dellā€™apparato genitourinario.

Bari ā€“ Fibronit;Ā Regione: Puglia;Ā Estensione: 255 ha di terra

 

Fabbrica di amianto Fibronit di Bari. http://atlanteitaliano.cdca.it
Fabbrica di amianto Fibronit di Bari. http://atlanteitaliano.cdca.it

Motivazione:

La contaminazione del SIN di Bari ĆØ derivante in prevalenza dallā€™inquinamento dellā€™azienda Fibronit. La perimetrazione riguarda le aree interamente private dellā€™ex stabilimento diĀ produzione di cemento-amiantoFibronit ed aree ad esso connesse. Lā€™inquinamento dellā€™area deriva dallā€™amianto, contenuti in manufatti, rifiuti, coperture e impianti diffusi nellā€™area.

Lā€™impatto sulla salute ha comportato un eccesso di mortalitĆ  per tutte le cause, per tutti i tumori e per malattie dellā€™apparato respiratorio e cardiocircolatorio. Inoltre, nelle donne si rileva un eccesso per le malattie dellā€™apparato digerente e genitourinario.

Lā€™azienda Fibronit di Bari ĆØ stata oggetto di due studi di coorte: lo studio Belli e lo studio Coviello. Il primo ĆØ stato fatto sui lavoratori dellā€™azienda, titolari di rendita INAIL per asbestosi, e ha osservato un aumento significativo della mortalitĆ  per asbestosi, tumore del polmone, della pleura e del mediastino. Il secondo ha riguardato lā€™intera coorte, e ha registrato degli eccessi di mortalitĆ  per tutte le cause, per le pneumoconiosi e per tutti i tumori (in particolare per i tumori maligni del polmone, della pleura e del peritoneo). Infine, secondo un altro studio, lā€™impatto dellā€™esposizione ambientale ad amianto, in quartieri limitrofi allā€™insediamento produttivo ha osservato nella popolazione residente entro 500 metri dallā€™impianto un significativo incremento di rischio di mesotelioma di origine non professionale.

Sulcis-Iglesiente-Guspinese;Ā Regione: Sardegna;Ā Estensione: 19.751 ha di terra, 32.416 ha di mare

 

La raffineria Sarach di Sarroch. Imagoeconomica
La raffineria Sarach di Sarroch. Imagoeconomica

Motivazione:

Lā€™inquinamento dellā€™area ĆØ stato prodotto dagliĀ impianti chimici, miniere e discaricheĀ presenti nellā€™area. Le principali criticitĆ  ambientali che riscontrate sono dovute alla presenza diĀ composti organici e di elevatissime concentrazioni di metalli pesantiĀ in tutte le matrici ambientali (suoli, acque di falda, acque superficiali e sedimenti fluviali).

Dal punto di vista della salute, ĆØ stato rilevato un eccesso di mortalitĆ  per le malattie dellā€™apparato respiratorio e lā€™aumento dei casi di tumore della pleura.

NeiĀ bambini delle scuole elementari di PortoscusoĀ ĆØ stata rilevata una frequenza piĆ¹ elevata di sintomi ostruttivi e bronchitici rispetto ai coetanei dei Comuni di confronto; nei bambini diĀ SarrochĀ la frequenza ĆØ piĆ¹ elevata anche per lā€™asma. ƈ stato rilevato infine un eccesso della mortalitĆ  per le condizioni morbose perinatali.

Biancavilla;Ā Regione: Sicilia;Ā Estensione: 330 ha

 

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Bambini che giocano nei pressi della cava di monte Calvario. Biancavillaoggi.it

Motivazione:

Il sito eĢ€ costituito da unaĀ cavaĀ situata vicino al centro abitato di Biancavilla. Il materiale lapideo prodotto da questa cava ĆØ risultato essere contaminato da fluoro-edenite, unaĀ fibra asbestiforme.

Lā€™inquinamento prodotto ha portato a un aumento dei livelli di mortalitĆ  nellā€™area, nonchĆ© a un aumento di malattie dellā€™apparato cardiovascolare e dellā€™apparato. Infine, ĆØ stato rilevato un eccesso di mortalitĆ  per tumore maligno della pleura.

Livorno;Ā Regione: Toscana;Ā Estensione: 206 ha di terra, 577 ha di mare

 

Porto di Livorno. Agf
Porto di Livorno. Agf

Motivazione:

Il sito di Livorno eĢ€ stato dichiarato ā€œarea critica ad alta concentrazione di attivitĆ  industrialiā€.

Le maggiori criticitĆ  ambientali sono determinate dalleĀ contaminazioni di metalliĀ (ferro, manganese, arsenico, alluminio e nichel), solfati, fluoruri, idrocarburi totali, IPA, cloruro di vinile, MTBE, composti alifatici clorurati, BTEX, cloroformio, 1,2-dicloroetano

Il Decreto di perimetrazione del SIN ha indicato come fonti principali dā€™inquinamento le attivitĆ  presenti della raffineria e dellā€™area portuale.

Dal punto di vista sanitario, ĆØ stato riscontrato un aumento della mortalitĆ  per tutte le cause e per tutti i tumori. In aggiunta, nelle donne sono stati registrati eccessi per le malattie del sistema circolatorio e per le malattie del sistema digerente. Inoltre, in entrambi i generi, si ĆØ riscontrato un eccesso di casi per il tumore del polmone e per il tumore della pleura. Infine, ĆØ stato sottolineato un eccesso di mortalitĆ  per condizioni morbose di origine perinatale

Terni ā€“ Papigno;Ā Regione: Umbria;Ā Estensione: 655 ha

 

07/05/2014. Le acciaierie, fondate nel 1884 con il nome di SocietĆ  degli Altiforni, Fonderie ed Acciaierie di Terni, allora il maggiore complesso industriale dell'Italia Unita. Agf.
07/05/2014. Le acciaierie, fondate nel 1884 con il nome di SocietĆ  degli Altiforni, Fonderie ed Acciaierie di Terni, allora il maggiore complesso industriale dell’Italia Unita. Agf.

Motivazione:

Il Decreto di perimetrazione del SIN ha individuato quali fonti principali dellā€™inquinamento dellā€™area un impianto siderurgicoĀ e unaĀ discaricaĀ di 2aĀ categoria tipo B rifiuti speciali.

Tra gli uomini residenti in questo SIN ĆØ stato rilevato un eccesso della mortalitĆ  per tutte le cause e per tutti i tumori rispetto allā€™atteso; tra le donne si ĆØ osservato un eccesso di mortalitĆ  per tutti i tumori e per le patologie dellā€™apparato digerente.

Emarese;Ā Regione: Valle dā€™Aosta;Ā Estensione: 23 ha

 

La zona della miniera di Emarese. La Stampa
La zona della miniera di Emarese. La Stampa

Motivazione:

Il decreto di perimetrazione del SIN ha individuato la presenza delle seguenti tipologie di impianti:Ā miniera, amianto e discariche. In particolare, la zona eĢ€ caratterizzata dalla massiccia presenza di cumuli di materiale contenenti amianto.

Lā€™analisi degli impatti sulla salute ha rilevato un aumento della mortalitĆ  per tutte le cause e malattie del sistema circolatorio.

Trento Nord;Ā Regione: Trentino Alto Adige;Ā Estensione: 24 ha

 

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Motivazione:

Il SIN ĆØ caratterizzato da suoli inquinati dalle passate attivitĆ  industriali di produzione dellaĀ Carbochimica Prada, che ha cessato la produzione nel 1984, e della produzione di piombo tetraetile da parte dellaĀ SocietĆ  Lavorazioni Organiche InorganicheĀ (SLOI), attiva dal 1939 al 1978. Lā€™inquinamento prevalente dellā€™area ĆØ costituito da IPA, solventi aromatici, fenoli, piombo totale, piombo organico e mercurio.

Nel SIN ĆØ stato segnalato un aumento di mortalitĆ  per tumore del colon-retto sia negli uomini sia nelle donne, anche se questi dati sono caratterizzati daĀ stime imprecise.

Brescia -Caffaro;Ā Regione: Lombardia;Ā Estensione: 262 ha

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Una vecchia foto dello stabilimento Caffaro a Brescia. http://bresciacaffaro.it/

Motivazione:

Lā€™area ĆØ stata perimetrata come SIN a causa di unā€™evidenteĀ contaminazione diffusa da metalli pesanti e PCBĀ riscontrata nel territorio del Comune di Brescia, in particolareĀ in prossimitĆ  dello stabilimento Caffaro,Ā e soprattutto nel rinvenimento di elevate concentrazioni di PCB negli alimenti prodotti nella zona nonchĆ© nel sangue delle persone residenti. Questa contaminazione eĢ€ stata ricondotta prevalentemente allā€™utilizzo irriguo delle acque delle RoggeĀ (un sistema di canali naturali e artificiali che innervano lā€™intero Sito). In queste acque sono state riscontrate elevate concentrazioni di PCB, che hanno determinato la distribuzione di materiale inquinato sui terreni utilizzati per la produzione dei vegetali destinati allā€™uso zootecnico.

Dal punto di vista sanitario, i valori osservati per la mortalitĆ  per tutti i tumori in entrambi i generi e le malattie respiratorie negli uomini sono stati superiori allā€™atteso, cosƬ come le probabilitĆ  di linfoma non Hodgkin.

Broni;Ā Regione: Lombardia;Ā Estensione: 14 ha

 

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Una cartolina d’epoca di Broni, con lo stabilimento sullo sfondo. https://bonifica-fibronit-broni.it/storia/

Motivazione:

Il sito eĢ€ inquinato a causa della presenza diĀ fibre di amiantoĀ e comprende le aree dellā€™ex Fibronit, dellā€™ex Ecored, della Fibroservice S.r.l.. Gli impianti presenti, attualmente dismessi, erano legati alla produzione di manufatti di cemento amianto (tubi, lastre per coperture, pezzi speciali, ecc.).

Lā€™inquinamento dellā€™area ha prodotto un aumento dei casi mortalitĆ  per patologie dellā€™apparato cardiovascolare, nonchĆ© di casi di tumore maligno della pleura sia negli uomini sia nelle donne risulta in eccesso, con un aumento degli SMR (Rapporti Standardizzati di MortalitĆ ) di piĆ¹ di 10 volte.

Falconara Marittima;Ā Regione: Marche;Ā Estensione: 108 ha di terra, 1.165 di mare.

 

La raffineria Api di Falconara Marittima. Google Maps
La raffineria Api di Falconara Marittima. Google Maps

Motivazione:

Sul sito sono presenti numerose attivitĆ , tra le quali la raffinazione e il deposito di prodotti petroliferi (RaffineriaĀ API di Ancona), che hanno determinano differenti problematiche. Suolo, sottosuolo e falda sono risultati fortemente contaminati da idrocarburi leggeri e pesanti, MTBE, metalli pesanti, IPA. Il Sito eĢ€ interessato in aggiunta dallaĀ presenza di uno stabilimento industriale dismessoĀ che produceva concimi fosfatici e dal relativo arenile prospiciente lā€™impianto. Allā€™interno dello stesso Sito sono presenti inoltre altre Aziende con situazioni di inquinamento sia dei suoli (metalli pesanti e composti organici etc.) che delle acque di falda (principalmente da solventi clorurati).

Lā€™impatto sulla salute ha prodotto un aumento dei casi malattie respiratorie e casi di tumori al polmone e al colon-retto. Sono risultati in aumento anche i casi di malformazioni congenite con stime imprecise e di malattie dellā€™apparato genitourinario nel genere femminile.

Serravalle Scrivia;Ā Regione: Piemonte;Ā Estensione: 74 ha di terra

 

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La Ecolibarna. Comune di Serravalle SCrivia

Motivazione:

Il SIN di Serravalle Scrivia comprende lā€™area dello stabilimento exĀ EcolibarnaĀ (impianto diĀ rigenerazione di olii esausti), e le principali criticitĆ  ambientali che interessano lā€™area sono dovute a contaminazioni da melme acide e discariche industriali.

Il profilo di mortalitĆ  nel SIN mostra, nel complesso delle cause di morte, un eccesso nelle donne per tutte le cause e per le malattie dellā€™apparato circolatorio. Lā€™eccesso nella mortalitĆ  per tutte le cause ĆØ stato in parte attribuibile allā€™aumento di rischio per malattie dellā€™apparato circolatorio.

Laghi di Mantova;Ā Regione: Lombardia;Ā Estensione: 1.027 ha di terra

 

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In primo piano il sito inquinato. Sullo sfondo Mantova. Arpa/Google Maps

Motivazione:

Le principali criticitĆ  ambientali del SIN riguardano la contaminazione del suolo da metalli, BTEXS, Idrocarburi leggeri e pesanti, e Diossine, mentre le acque di falda presentano una contaminazione da metalli, composti organici aromatici, composti alifatici clorurati cancerogeni, composti alifatici clorurati non cancerogeni IPA, MTBE, ETBE e idrocarburi totali.

Lā€™inquinamento deriva prevalente dallaĀ presenza di vari impianti chimiciĀ (metallurgia, cartaria), petrolchimico, raffineria, area portuale e discariche industriali.

Lā€™inquinamento ha prodotto nella zona del SIN un incremento della mortalitĆ  e per lā€™insorgenza di tumori e malattie respiratorie.

Orbetello Area ex-Sitoco;Ā Regione: Toscana;Ā Estensione: 204 ha di terra, 2.645 ha di mare.

 

L'area della ex Sitoco nella laguna di Orbetello.
L’area della ex Sitoco nella laguna di Orbetello

Motivazione:

La situazione ambientale del SIN risulta fortemente compromessa, sia per le aree a terra delloĀ stabilimento ex Sitoco, sia per le aree lagunari ad esso prospicientiĀ e non, che richiedono lā€™esecuzione di interventi di bonifica volti ad impedire la diffusione dei contaminanti nellā€™intera area lagunare, parte integrante della Riserva naturale regionale di Orbetello.

Fra le cause principali di inquinamento la presenza di un impianto di produzione diĀ fertilizzanti chimici.Ā Le contaminazioni ambientali della laguna di Orbetello infatti, sono in gran parte dovute agliĀ sversamenti dei residui di lavorazioneĀ della produzione di fertilizzanti dellā€™industria ex Sitoco. Lā€™industria si trova sulla sponda di levante della laguna di Orbetello.

Gli studi sullā€™impatto sanitario hanno evidenziato un aumento della mortalitĆ  in generale nellā€™area, soprattutto per tumori e malattie genitourinarie per uomini e donne.

Porto Torres;Ā Regione: Sardegna;Ā Estensione: 1.874 ha di terra, 2.748 ha di mare

 

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Veduta aerea della zona industriale di Porto Torres. Wikipedia

Motivazione:

Le principali criticitĆ  a ambientali, per quel che riguarda il suolo ed il sottosuolo, che si riscontrano nellā€™area riguardano una compromissione connessa specialmente alla presenza diĀ attivitĆ  industriali (impianti chimico, petrolchimico, raffineria, centrale termoelettrica, area portuale),Ā nonchĆ© di discariche non controllate di rifiuti tossico-nocivi e industriali speciali.

Lā€™inquinamento ĆØ stato creato a causa della contaminazione da metalli pesanti BTEXS, idrocarburi Leggeri e pesanti, IPA, Alifatici clorurati cancerogeni. Per quel che riguarda, invece, le acque di falda, lā€™area marino costiera e le aree fluviali ĆØ stata evidenziata una contaminazione di tipo diffuso da metalli, BTEXS, solventi clorurati, IPA, idrocarburi e clorobenzeni. Inoltre, laĀ qualitĆ  delle acque dellā€™area marina ĆØ stata compromessaĀ in quanto fortemente condizionata dai reflui industriali e civili. Infine, il Rio Mannu risulta fortemente contaminato a causa dei numerosi processi produttivi industriali ed agricoli della zona, dei diversi scarichi di reflui urbani nonchĆ© dello scarico a mare di materiale di dragaggio del porto industriale.

Sul versante della salute, le indagini hanno evidenziato unā€™aumentata incidenza per tutti i tumori, per le malattie dellā€™apparato respiratorio, anche acute, e per le malformazioni congenite.

Aree industriali della Val Basento;Ā Regione: Basilicata;Ā Estensione: 3330 ha

 

Fieno nei pressi della Mythen di Ferrandina. Andrea Spartaco
Fieno nei pressi della Mythen di Ferrandina. Andrea Spartaco

Motivazione:

Lā€™inquinamento del SIN ĆØ dovuto alla presenza di diverse tipologie di impiantiĀ (chimico e di produzione di manufatti in cemento-amianto).

A livello sanitario, ciĆ² ha comportato, tra gli uomini, un eccesso della mortalitĆ  per tutte le cause, sia in assenza sia in presenza di correzione per deprivazione socioeconomica, e un deficit della mortalitĆ  per le malattie dellā€™apparato genitourinario. Lā€™impatto sulle donne riguarda invece lā€™aumento di casi di malattie dellā€™apparato respiratorio e per le patologie dellā€™apparato genitourinario.

Bacino del Fiume Sacco;Ā Regione: Lazio;Ā Estensione: 7.235 ha di terra

 

VALLE DEL SACCO
Un tratto del fiume Sacco. Agf

Motivazione:

La contaminazione dellā€™area eĢ€ attribuibile alla presenza diĀ agenti chimiciĀ situati nellā€™area del Comune di Colleferro, occupata fino a trenta anni fa da unā€™industria chimica, e dove sono stati rinvenutiĀ fusti interrati e scarti di lavorazioni.

La presenza di tali fonti di inquinamento ha impattato negativamente sulla salute delle persone, portando ad un aumento della mortalitĆ  per uomini e donne. Tra gli uomini ĆØ stato osservato un eccesso di mortalitĆ  per tutti i tumori e per le malattie dellā€™apparato digerente, tra le donne si ha un eccesso di mortalitĆ  per le patologie del sistema circolatorio e un difetto di mortalitĆ  per tutti i tumori. Inoltre, ĆØ stato rilevato un eccesso di casi di tumore dello stomaco e malattie dellā€™apparato respiratorio.

Milazzo;Ā Regione: Sicilia;Ā Estensione: 549 ha di terra, 218 ha di mare

 

Una nube nera sovrasta il cielo dei comuni nel messinese
27/09/2014 Milazzo, una nube nera persiste nel cielo dopo l’incendio nella raffineria. Agf

Motivazione:

Le principali criticitĆ  ambientali riscontrate nel sito derivano dalla presenza di varieĀ attivitĆ  industriali(impianti per la produzione di apparecchiature elettriche, una raffineria, un impianto siderurgico e una centrale elettrica) posteĀ in prossimitĆ  della zona costiera alcune delle quali fortemente inquinanti, oltre a discariche abusive ed abbandonate. In particolare, sono state rilevate consistenti contaminazioni da idrocarburi, metalli pesanti, BTEX, IPA.

Tale inquinamento ha avuto diversi effetti sulla salute delle persone residenti o lavoranti nellā€™area. Per quanto riguarda gli uomini, ĆØ stato valutato un eccesso per le malattie dellā€™apparato genitourinario e un difetto per le patologie dellā€™apparato respiratorio. Uno studio di coorte occupazionale sugli ex lavoratori di unaĀ industria di manufatti in cemento-amianto nel Comune di San Filippo del MelaĀ ha analizzato la mortalitĆ  per cause asbesto-correlate e lā€™incidenza del mesotelioma. Pur con dei limiti, dovuti allā€™impossibilitĆ  di ricostruire gli anni-persona a rischio, lā€™indagine ha evidenziato un eccesso dellā€™incidenza di mesotelioma ed eccessi di mortalitĆ  per tumore maligno della pleura, del polmone e per pneumoconiosi. Infine, altri effetti sono stati riscontrati anche sui bambini, per cui risulta un eccesso la mortalitĆ  nel primo anno di vita per alcune condizioni morbose di origine perinatale.

Bussi sul Tirino;Ā Regione: Abruzzo;Ā Estensione: 232 ha di terra

 

Marzo 2007, la scoperta di una discarica abusiva a Bussi sul Tirino. Indagini su materiali tossici rinvenuti dal corpo forestale accanto al viadotto dell'Autostrada A25. CIirca 250.000 tonnellate di sostanze altamente inquinanti (Tetracloriro di carbonio, cloroformio, idrocarburi paraffinici, tetracloroetilene). Agf
Marzo 2007, la scoperta di una discarica abusiva a Bussi sul Tirino. Indagini su materiali tossici rinvenuti dal corpo forestale accanto al viadotto dell’Autostrada A25. CIirca 250.000 tonnellate di sostanze altamente inquinanti (Tetracloriro di carbonio, cloroformio, idrocarburi paraffinici, tetracloroetilene). Agf

Motivazione:

Lā€™individuazione del sito eĢ€ scaturita da indagini ambientale della Procura della Repubblica di Pescara, con la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, che hanno rintracciato unoĀ sversamento di rifiuti contaminato da metalli pesanti,Ā composti organoalogenati, IPA ed altre sostanze pericolose. A questo si somma lā€™inquinamento proveniente da ulteriori discariche che sono state individuate in prossimitĆ  del polo industriale di Bussi.

A livello sanitario, ĆØ stato riscontrato un eccesso di casi di tumori, legati sia ad unā€™esposizione ambientale che professionale dei soggetti malati.

Officina Grandi Riparazioni ETR Bologna;Ā Regione: Emilia Romagna;Ā Estensione: nd.

 

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La copertina del ‘Dossier amianto’, a cura della RSU OGR Bologna. https://afevaemiliaromagna.org/storie-reali/ogr-officine-grandi-riparazioni-ff-ss-bologna/

Motivazione:

Le cause dellā€™inquinamento del SIN sono riconducibili prevalentemente alla presenza dellā€™amianto nellā€™area.

Lā€™impatto sulla salute dei lavoratori ha comportato un aumento per uomini e donne di patologie e casi di mortalitĆ  connessi allā€™esposizione allā€™amianto.



Di seguito i 17 sitiĀ siti la cui bonifica risulta essere di competenza regionale

Fonte Data Room Corriere della Sera, 2018

Fiumi Saline e Alento;Ā Regione: Abruzzo;Ā Estensione:Ā 1137 ha terra, 770 ha mare

Il letto del fiume Saline ĆØ una discarica a cielo aperto. https://www.primadanoi.it/video/545615/Fiume-Saline--ecco-l-inferno.html
Il letto del fiume Saline ĆØ una discarica a cielo aperto. https://www.primadanoi.it/video/545615/Fiume-Saline–ecco-l-inferno.html

Origine:Ā 

Impianto Manifatturiero; Discariche; Rifiuti. Presenza di numerosi abbandoni di rifiuti e discariche abusive realizzate in aree che spesso risultano ex cave e da scarichi liquidi incontrollati lungo i due fiumi.

Aree del Litorale Vesuviano;Ā Regione: Campania;Ā Estensione:Ā 9.615 ha di terra,Ā 6.698 ha di mare

L'area del litorale vesuviano. Arpa
L’area del litorale vesuviano. Arpa

Motivazioni:

Discariche; Rifiuti; Amianto. I dati di mortalitĆ  mostrano eccessi per le malattie degli apparati digerente e genitourinario negli uomini e nelle donne. Eccesso nelle donne per tutte le cause e per tutti i tumori. Negli uomini tantissimi i casi di tumore alla pleura.

Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano;Ā Regione: Campania;Ā Estensione:Ā 15.7025 ha terra,Ā 22.412 ha di mare

Esercito nella terra dei fuochi
L’Esercito nella ‘terra dei fuochi’: 2014, Melito di Napoli, cento militari pattugliano le zone a rischio contro lo sversamento illegale. Agf

Motivazione:

Discariche; Rifiuti. Le principali criticitĆ  ambientali riguardano loĀ smaltimento abusivo dei rifiuti solidi e liquidi e le contaminazioni da diossina.

Nel SIN sono stati osservati eccessi della mortalitĆ  in entrambi i generi per tutti i principali gruppi di cause, con eccessi di mortalitĆ  per il tumore polmonare, epatico e gastrico, del rene e della vescica.

Pianura;Ā Regione: Campania;Ā Estensione: 156 ha

I rilievi dei carabinieri del Noe nell'ambito dell'inchiesta sulla bonifica della discariche a Pianura. Carabinieri
I rilievi dei carabinieri del Noe nell’ambito dell’inchiesta sulla bonifica della discariche a Pianura. Carabinieri

Origine:

Discariche; Rifiuti

Sassuolo; Regione:Ā Emilia Romagna;Ā Estensione: nd

Il distretto ceramico di Sassuolo. http://sassuolo2000.it/
Il distretto ceramico di Sassuolo. http://sassuolo2000.it/

Motivazione:

Impianto Manifatturiero.

Tali aree sono identificabili, nella maggior parte dei casi, nelleĀ pertinenze esterne agli stabilimenti ceramici,Ā utilizzate in passato come discaricheĀ di scarti e/o rifiuti del ciclo produttivo delle piastrelle. Le criticitĆ  ambientali sono rappresentate daĀ elevate concentrazioni di metalli, in particolareĀ PiomboĀ e per quel che concerne il sottosuolo e le acque contaminazioni da materiali a base silico-alluminosa, contenenti metalli pesanti ed alcalino-terrosi. Ā Il profilo di mortalitĆ  del SIN mostra, tra le principali cause di morte, eccessi tra gli uomini per tutte le cause, malattie del sistema circolatorio e dellā€™apparato respiratorio; tra le donne eccessi per malattie dellā€™apparato digerente.

Frosinone;Ā Regione: Lazio;Ā Estensione:Ā 119 ha

Frosinone. Agf
Frosinone. Agf

Motivazione:Ā 

Discariche. Nel sito insiste una importante contaminazione sia per quel che concerne il suolo che per le acque di falda, tali contaminazioni sono caratterizzate principalmente da metalli pesanti, alifatici clorurati e composti aromatici.

Tra gli uomini, eccesso di mortalitĆ  per tutti i tumori e per le malattie dellā€™apparato digerente, tra le donne, eccesso di mortalitĆ  per le patologie del sistema circolatorio e un difetto di mortalitĆ  per tutti i tumori. Eccesso per tumore dello stomaco e per le malattie dellā€™apparato respiratorio tra gli uomini.

Pitelli;Ā Regione: Liguria;Ā Estensione:Ā 338 ha di terra,Ā 1.571 ha di mare

La discarica di Pitelli
La discarica di Pitelli

Motivazione:

Discariche; Rifiuti; Cantieristica. La contaminazione deriva dalla presenza di numerose discariche nonchĆ© dalleĀ attivitĆ  industriali e portualiĀ presenti sulla terraferma. Le principali criticitĆ  ambientali per leĀ acque sotterraneeĀ sono dovute alla presenza di Manganese, Arsenico, PCB, Selenio, Mercurio, Cloroformio, Solfati e metalli pesanti. Per quel che concerne, invece, il suolo e sottosuolo, in questi si rileva una presenza al di sopra dei limiti consentiti di piombo, zinco, mercurio, arsenico, vanadio, idrocarburi, rame, cadmio, PCB, idrocarburi C>12 e IPA.

Nel SIN risultano in eccesso la mortalitĆ  per tutti tumori e per le malattie dellā€™apparato respiratorio negli uomini. Risultano in eccesso negli uomini la mortalitĆ  per il tumore dello stomaco, del polmone, della pleura e per malattie dellā€™apparato respiratorio.

Milano Bovisa;Ā Regione: Lombardia;Ā Estensione: 43 ha

Gasometro alla 'Goccia', Bovisa.
Gasometro alla ‘Goccia’, Bovisa

Motivazione:Ā 

Ex Produzione gas; Stoccaggio Idrocarburi. Per quanto riguarda la contaminazione di suolo e sottosuolo si sono riscontrati superamenti diffusi dei limiti previsti per lā€™utilizzo residenziale ā€“ verde pubblico per i parametri di metalli pesanti (arsenico, rame, piombo e zinco), cianuri, fenoli, IPA, idrocarburi pesanti (C>12). Per quanto riguarda le acque di falda si rintraccia una contaminazione da organoclorurati cancerogeni, da Benzene, p-Xilene, Idrocarburi totali, benzo (a) pirene, CrVI e Manganese.

Basso bacino del fiume Chienti;Ā Regione: Marche;Ā Estensione:Ā 2.641 ha terra,Ā 1191 ha mare

Pesci morti nell'Ete, affluente del Chienti. Comitato Salute e conservazione del territorio per Corridonia
Pesci morti nell’Ete, affluente del Chienti. Comitato Salute e conservazione del territorio per Corridonia

Motivazione:Ā 

Impianto Manifatturiero.

Il sito eĢ€ interessato da una diffusaĀ contaminazione della faldaĀ prevalentemente da composti organo alogenati.

Eccesso per malattie dellā€™apparato genitourinario negli uomini e di malattie del sistema circolatorio nelle donne. Eccesso della mortalitĆ  per alcune condizioni di origine perinatale nei bambini minori di un anno.

Campobasso ā€“ Guglionesi II;Ā Regione: Molise;Ā Estensione: 4 ha

Una discarica a Guglionesi. Arpa
Una discarica a Guglionesi. Arpa

Motivazione:Ā 

Rifiuti

Basse di Stura (Torino); Regione: Piemonte;Ā Estensione: 163 ha

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Motivazione:

Siderurgico; Discariche.

Lā€™area eĢ€ stata oggetto diĀ smaltimento anche abusivo di rifiuti industrialiĀ e non fin dal secondo dopoguerra. Le principali tipologie di rifiuti sono riconducibili alle attivitĆ  siderurgiche, come sali da rifusione dellā€™alluminio e scorie di fonderia. Altre tipologie di rifiuti sono costituite da fanghi e morchie oleose, idrocarburi, etc.

La Maddalena; Regione:Ā Sardegna;Ā Estensione: nd

La Maddalena, ex Arsenale, inquinamento del fondale marino. https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/
La Maddalena, ex Arsenale, inquinamento del fondale marino. https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/

Motivazione:

La contaminazione del suolo e delle acque ĆØ dovuta alla presenza di IPA, metalli pesanti, mercurio, Idrocarburi C<12, Idrocarburi C>12 e composti organici volatili.

Strillaie; Regione:Ā Toscana;Ā Estensione: 53 ha

Arpat
Arpat

Motivazione:

Discariche; Rifiuti

Bolzano; Regione: Trentino Alto Adige;Ā Estensione: 26 ha

L'area inquinata della ex-Speedline di Bolzano. EUT Engineering
L’area inquinata della ex-Speedline di Bolzano. EUT Engineering

Motivazione:

Impianto Chimico. ƈ stato osservato un eccesso, seppure caratterizzato da una stima imprecisa, della mortalitƠ per alcune condizioni morbose di origine perinatale. Sono stati rilevati eccessi di mortalitƠ e di casi di demenze per il totale di uomini e donne.

Mardimago ā€“ Ceregnano; Regione:Ā Veneto;Ā Estensione: 57 ka

Protesta dei cittadini della zona. Polesine Azzurra
Protesta dei cittadini della zona. Polesine Azzurra

Motivazioni:

Impianto Manifatturiero; Discariche.

Le criticitĆ  ambientali che interessano lā€™area privata riguardano principalmente la presenza diĀ varie tipologie di rifiuti interrati ed abbancatiĀ (fluff, Sali daĀ conceria, resi da edicola ecc), invece, per quel che concerne lā€™area pubblica, questa eĢ€ interessata da smaltimento abusivo di rifiuti.

Bacino Idrografico del fiume Sarno; Regione:Ā Campania;Ā Estensione:Ā 42.664 ha

Il fiume Sarno sepolto dalla plastica.
Il fiume Sarno sepolto dalla plastica.

Motivazione:

Impianto Manifatturiero; Rifiuti.

Nellā€™area lā€™inquinamento ha prodotto una contaminazione delle acque superficiali e di scarico derivanti da insediamenti civili, dagli insediamenti industriali e dallā€™attivitĆ  agricola. Inoltre lā€™inquinamento ĆØ stato causato dallā€™abbandono incontrollato di rifiuti di varia origine.

Cerro al Lambro; Regione: Lombardia;Ā Estensione: 6 ha

EX FABBRICA CHIMICA MILITARE SARONIO
Riozzio, frazione di Cerro al Lambro. La ex fabbbrica chimica militare Saronio. Roby Bettolini

Motivazione:

Discariche; Rifiuti.

Il sito eĢ€ stato inquinato dalloĀ scarico abusivo di melme acide, derivanti dallaĀ raffinazione degli oli usatiĀ e di terre decoloranti esauste. Nelle aree sono state rintracciate molteplici sostanze in concentrazioni superiori alla vigente normativa in materia di bonifiche per i suoli a uso residenziale, in particolare si tratta di contaminazioni da metalli ed idrocarburi, fenoli e cadmio.

Francesco Piccolo

Giornalista professionista, direttore del network L'Occhio che comprende le redazioni di Salerno, Napoli, Benevento, Caserta ed Avellino. Direttore anche di TuttoCalcioNews e di Occhio alla Sicurezza.

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