Economia

Le sale gioco ancora non riaprono: nervoso fra le agenzie

Le sale gioco rientrano in quei settori maggiormente colpiti dalla pandemia, registrando un calo del fatturato che ha fatto perdere molti miliardi di euro alle casse dello stato: si parla di circa 4,7 miliardi

Le sale gioco, da sempre una fonte di svago e divertimento per gli utenti, rimangono chiuse per via delle disposizioni anti-Covid. Le sale gioco rientrano in quei settori maggiormente colpiti dalla pandemia, registrando un calo del fatturato che ha fatto perdere molti miliardi di euro alle casse dello stato: si parla di circa 4,7 miliardi, una cifra esorbitante.

I dati del crollo

Dal primo lockdown in Italia, la pandemia è pesata sulle spalle di commercianti e imprese, che hanno dovuto fare i conti con le ingenti spese che si sono ritrovati a sostenere.
Le sale gioco, che rientrano tra le categorie più colpite, sono state chiuse dal primo momento, in quanto ritenuti esercizi non fondamentali. I dati dimostrano che, dalla prima chiusura che ha costretto i centri di gioco ad abbassare le saracinesche per tre mesi, si è prodotta un’elevata perdita di denaro per lo stato e per i commercianti.

Si parla di dati statistici che hanno rilevato un crollo del fatturato che si aggira intorno al 54% del fatturato del 2019. Se si considerano scommesse, sale bingo e giochi virtuali, si arriva al 30% di fatturato in meno.

Questi dati confermano la crisi che sta invadendo l’Italia, caratterizzata dalla presenza di molti cittadini che erano soliti passare del tempo nelle sale gioco e spendere i loro soldi.
In questo caso, bisogna anche considerare che molti di loro, i giocatori più incalliti, forse hanno ottenuto dei benefici, avendo la possibilità di risanare le proprie tasche e risparmiare qualcosa.
In realtà, sono molti coloro i quali non si sono fatti abbattere dalle chiusure e hanno continuato a frequentare le sale gioco in maniera virtuale.

I giochi online

Data l’impossibilità per i clienti di recarsi fisicamente nelle sale gioco, le giocate online sono aumentate notevolmente. Si parla di un aumento del 39% rispetto al 2019, un dato importante che conferma l’attività virtuale di molti utenti che hanno deciso di affidarsi a siti online e casino online esteri per puntare le loro scommesse e investire denaro in slot machine.

Le possibilità offerte dai siti online sono varie:

  • scommesse sportive (calcio, basket, tennis);
  • scommesse virtuali (le classiche corse dei cavalli o dei cani, ma anche il calcio e il tennis virtuale);
  • poker, black jack e vari giochi di carte;
  • casinò online con annesse roulette, slot machine e tanto altro.

Si consiglia sempre agli utenti del web di fare affidamento a siti sicuri, approvati da uno specifico certificato ADM. Solo questi sono affidabili, gli altri potrebbero condurre gli utenti a truffe e ingenti perdite di denaro.

La protesta delle sale gioco

I titolari e i dipendenti delle sale gioco hanno deciso di non restare in silenzio e protestare nelle piazze italiane. Sono state molte le manifestazioni per chiedere le riaperture dei casinò e delle sale bingo. Sono circa 220 le associazioni che hanno partecipato alle proteste per chiedere la riapertura di questa tipologia di attività, ma sembra non bastare.

I dipendenti, posti in cassa integrazione sin dal marzo 2020, hanno rischiato, e rischiano tutt’ora, la perdita del lavoro, ma la situazione è ancora critica, il Covid non molla la presa e lo Stato non demorde, continuando a tenere chiuse le porte delle sale gioco.
Non se ne parla ancora di aprire i centri scommesse e i casinò, i dati non fanno sperare bene e si rischia di aumentare ancor di più il calo del fatturato anche per il 2021.

Ancora molta attesa per le sale gioco

Stando agli ultimi aggiornamenti derivanti dal nuovo governo Draghi e alle nuove disposizioni anti-Covid, ancora c’è molto da aspettare per le sale gioco. Nonostante in estate ci sia stato un piccolo spiraglio che ha permesso una simil-riapertura, era solo un sogno. Le sale gioco hanno abbassato nuovamente le loro saracinesche a ottobre e sembra che non le rialzeranno presto.

Queste sembrano non essere considerate fondamentali e di prima necessità, per questo motivo dovranno ancora restare chiuse per un po’. Non si sa ancora quanto, ma i giocatori che non riescono a farne a meno possono ancora sfruttare la possibilità di puntare le proprie scommesse sportive online o nei tabacchini, mentre per quanto riguarda slot e VLT non c’è via di scampo, non c’è possibilità di giocare fisicamente da nessuna parte, si potrà solo usufruire delle possibilità offerte dai casinò virtuali.

Le speranze delle sale gioco

Prima dell’insediamento del governo Draghi, si parlava della possibilità di riaprire le sale gioco in zona bianca (ossia in quelle regioni che presentavano un indice di contagio bassissimo). Purtroppo, la prima regione a diventare zona bianca in Italia, la Sardegna, non ha ottenuto la riapertura delle sale gioco, ritenute ancora rischiose per la circolazione del virus e per i possibili assembramenti al loro interno.

La speranza principale è quella di poter tenere i dati del contagio in continuo controllo e velocizzare la campagna vaccinale in Italia. Nonostante ciò, si spera di poter tornare presto alla riapertura, rispettando tutte le normative vigenti, vietando gli assembramenti all’interno dei locali e rispettando le distanze di sicurezza.

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