Almanacco

Santo del giorno 19 gennaio: oggi si venerano le Sante Archelaide, Tecla e Susanna

Percorriamo la storia delle tre sorelle Sante perseguitate durante il regno di Diocleziano

Sante Archelaide, Tecla e Susanna sono “le tre sorelle” che fuggirono dalla persecuzione di Diocleziano. Nel 1600 divennero conpatrone della città di Salerno insieme a San Matteo, pare però che gli affreschi scomparvero verso la fine dell’800 e – secondo la tradizione popolare – vennero sostituite da Gaio, Ante e Fortunato che divennero per tutti “le tre sorelle”. La loro ricorrenza ricade il 19 gennaio.

Sante Archelaide, Tecla e Susanna, le Sante co-patrone della città di Salerno

Secondo la loro passio, peraltro leggendaria, mentre imperversava la persecuzione di Diocleziano, per sottrarsi al furore degli empi, abbandonarono Roma (altri dicono la Romagna), dove conducevano casta e santa vita in un monastero, e si rifugiarono presso Nola, in un luogo umile e povero, dove continuarono la loro vita di preghiera e le loro opere di bene.

I miracoli che operavano, specialmente la guarigione degli infermi, che spesso portavano alla guarigione ben più importante delle anime, e la conseguente fama della loro virtù e santità che si sparse rapidamente da ogni parte, fecero sì che alcuni pagani le denunziassero a Leonzio, preside della Campania, che decise di punirle con la morte, qualora non avessero sacrificato agli dèi.

Condotte a Salerno, sede di Leonzio, dopo una lunga discussione tra lui e Archelaide, e dopo che questa fu gettata in pasto ai leoni, che non la toccarono, la vergine fu flagellata e sottoposta ad altri supplizi, da cui uscì miracolosamente illesa; tutte furono uccise di spada a un miglio da Nola (293).


archelaide, tecla e susanna (scene del martirio) F. Solimena - Chiesa di San Giorgio Salerno


Passio

La passio di queste tre martiri fu composta probabilmente nella prima metà del secolo X, quando le loro reliquie, in seguito ad una rivelazione avuta da una religiosa benedettina del monastero di San Giorgio di Salerno, furono prelevate da Nola (che allora apparteneva alla provincia ecclesiastica di Salerno) e portate in questa città, nel ricordato monastero.

Alle religiose benedettine fu accordata la recita dell’Ufficio in onore delle tre sante nel 1697 e molto più tardi, il 24 settembre  1842, anche al clero della diocesi di Salerno.

Se ne celebra la festa il 19 gennaio. Il Lanzoni prospetta l’ipotesi che “A.” possa identificarsi con la matrona romana dello stesso nome, che a Nola fu di aiuto a San Felice.


archelaide_-tecla-e-susanna-Chiesa-di-San-Giorgio-Salerno
Le tre sante: Tecla, Archelaide (o Archelaa) e Susanna, i cui busti lignei uscivano in processione fino al 1799.

 

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