Scienza e Tecnologia

Vaccino Johnson & Johnson poco efficace contro la variante Delta: lo studio statunitense

Lo studio della Grossman School of Medicine di New York

Il vaccino di Johnson&Johnson potrebbe essere poco efficace contro la variante Delta del Covid 19, la mutazione che sta facendo aumentare i contagi in tutto il mondo aprendo le porte alla quarta ondata principalmente a causa di una maggiore trasmissibilità. A lanciare l’allarme sono un gruppo di ricercatori che hanno condotto uno studio sul vaccino monodose che raccomandando di sottoporre a un richiamo tutti coloro che hanno ricevuto la singola dose del vaccino Jassen.

Covid, il vaccino J&J poco efficace sulla varante Delta

A determinare che il vaccino di Johnson&Johnson potrebbe non essere molto protettivo contro la variante Delta è stato un team di ricerca americano guidato da scienziati del Dipartimento di Microbiologia della Scuola di Medicina “Grossman” dell’Università di New York, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Medicina e del Langone Vaccine Center.

I ricercatori, coordinati dal professor Nathaniel R. Landau, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver messo a confronto i titoli anticorpali neutralizzanti innescati dal vaccino di Pfizer e quelli del vaccino di J&J, verificandone l’attività di neutralizzazione contro diverse varianti del SARS-CoV-2 (Beta, Delta, Delta Plus e Lambda).

I risultati dello studio

Mentre nel primo caso hanno dimostrato una modesta resistenza alla neutralizzazione, “gli anticorpi suscitati dall’Ad26.COV2.S da una frazione significativa di individui vaccinati erano di basso titolo neutralizzante (IC50<50)”, hanno scritto gli autori dello studio. “I dati sottolineano l’importanza della sorveglianza delle infezioni rivoluzionarie che provocano casi gravi di COVID-19 e suggeriscono il beneficio di una seconda immunizzazione dopo Ad26.COV2.S per aumentare la protezione contro le varianti”, hanno chiosato il professor Landau e i colleghi.

Una sola dose non basta contro la Delta

Va tenuto presente che dei quattro vaccini anti Covid approvati per l’uso di emergenza dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), soltanto uno si basa su una singola dose, proprio l’Ad26.COV2.S o JNJ-78436735 di Johnson & Johnson, messo a punto dagli scienziati di Janssen Pharmaceutica e Beth Israel Deaconess Medical Center (BIDMC). In base a quanto emerso dalle indagini sulla variante Delta condotte nel Regno Unito, dove è dominante dalla metà di maggio, la singola dose di AstraZeneca o di Pfizer proteggono appena al 30% circa contro di essa, mentre l’efficacia sale sensibilmente con le due dosi, arrivando quasi al 100% contro l’ospedalizzazione e la morte.

Un richiamo con Johnson&Johnson o con un vaccino diverso

Poiché il vaccino di J&J si basa sulla stessa tecnologia di AstraZeneca e l’efficacia di una dose di quest’ultimo è considerata bassa, diversi esperti stanno appunto raccomandando il richiamo. “Il messaggio che volevamo dare non era che le persone non dovessero ricevere il vaccino di J&J, ma ci auguriamo che in futuro venga potenziato con un’altra dose di J.&J. o un richiamo con Pfizer o Moderna”, ha dichiarato al New York Times il professor Landau.

Dello stesso avviso anche il professor John Moore, virologo presso la Weill Cornell Medicine di New York: “Ho sempre pensato, e l’ho detto spesso, che il vaccino di J.&J. è un vaccino a due dosi”.


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