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Vaiolo delle scimmie, primo morto in Cina | Cos’è e come si trasmette

Il vaiolo delle scimmie miete la sua prima vittima. I fatti sono avvenuti in Cina, dove è morto il primo paziente affetto dal cosiddetto Monkey B Virus

Il vaiolo delle scimmie miete la sua prima vittima. I fatti sono avvenuti in Cina, dove è morto il primo paziente affetto dal cosiddetto Monkey B Virus (BV), un virus simile a quello del vaiolo ma meno grave. Si tratta di un veterinario di Pechino di 53 anni che lavorava in un istituto di ricerca sui primati non umani.

Primo morto in Cina a causa del vaiolo delle scimmie: cos’è e come si trasmettr

La notizia, pubblicata sabato dalla stampa cinese, è stata ripresa oggi dai media occidentali. L’uomo, la cui identità non è stata resa nota, aveva accusato i primi sintomi di nausea e vomito un mese dopo avere dissezionato le carcasse di due scimmie, all’inizio di marzo. Secondo il settimanale in lingua inglese del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, il veterinario aveva cercato di curarsi in numerosi ospedali ma è deceduto lo scorso 27 maggio.

Che cos’è e come si trasmette

Il vaiolo delle scimmie (in lingua inglesemonkeypox) è una rara malattia infettiva virale presente per lo più in località remote di paesi tropicali dell’Africa centrale e occidentale, che può manifestarsi con una sintomatologia simile a quella del vaiolo.

Eziopatogenesi

La malattia è chiamata “vaiolo delle scimmie” perché fu osservata per la prima volta nel 1958 nelle scimmie di laboratorio Macaca fascicularis. Nel suo stato naturale in realtà il virus colpisce i roditori (soprattutto scoiattoli, ratti e topi), e può essere trasmesso ai primati (e quindi anche agli esseri umani) dagli animali infetti attraverso uno stretto contatto (sangue o morsi).

L’agente eziologico è un virus del genere Orthopoxvirus, famiglia Poxviridae, un virus simile al Variola (il virus del vaiolo) e al Vaccinia (il virus utilizzato nel vaccino del vaiolo).

È possibile la trasmissione interumana del virus: lo si sospettava in base a una epidemia scoppiata nel 1997 nella provincia del Kasai Orientale (Repubblica Democratica del Congo) ed è poi stato confermato da uno studio epidemiologico ad hoc[5]. Altre epidemie sporadiche si sono registrate in Repubblica Centrafricana nel 2016 e 2016.

Epidemiologia

La malattia è una zoonosi che si osserva sporadicamente in remoti villaggi africani soprattutto del Congo e in minor misura del Sudan. Nel 2003 sono stati diagnosticati anche alcuni casi di vaiolo delle scimmie negli Stati Uniti d’America, in soggetti che erano stati in stretto contatto con cani delle praterie ammalati.

I dati epidemiologici sui casi di vaiolo delle scimmie registrati nella Repubblica Democratica del Congo mostrano un notevole incremento col tempo dei casi di malattia negli esseri umani. Si ritiene che la patologia si stia diffondendo fra le persone non più immunizzate dalla vaccinazione contro il vaiolo umano.

Clinica

Segni e sintomi simili a quelle del vaiolo. Insorge circa 12 giorni dopo l’esposizione con malessere generale (febbre, mal di testa, dolori muscolari) e linfadenopatia, e in genere dura da due a quattro settimane. Compare, dopo 1-3 giorni dalla febbre iniziale, una eruzione cutanea (vescicola che evolve in genere in papulo-pustola, poi forma una crosta e cade) generalmente prima sul volto. La mortalità In Africa è di circa il 10% (quella del Variola maior, la forma grave del vaiolo, è tre volte più alta). Al microscopio ottico si osservano degenerazione ballonizzante dei cheratinociti e presenza intracellulare di corpi eosinofili. Si dimostra il DNA virale per mezzo della PCR in un campione clinico. Non esiste un trattamento specifico.

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