Cronaca

Vaticano, hacker cinesi infiltrati in server e in rete della Santa Sede

“Hacker cinesi infiltrati in server Vaticano e in rete Santa Sede”, a renderlo noto il direttore di Asianews padre Bernardo Cervellera. L’attacco è stato scoperto dalla compagnia privata di monitoraggio del web, “Recorded Future“, con base a Somerville (Massachusetts).

Vaticano, hacker cinesi nei server del Papa

Hacker cinesi si sono infiltrati nel server del Vaticano e nella rete della Santa Sede fino alla Missione di studio di Hong Kong. Fra le vittime vi sarebbe anche il Pime (Pontificio istituto missioni estere) di Milano“. Padre Bernardo Cervellera riferisce inoltre che “il sito di AsiaNews, che ha un server speciale e autonomo non è stato colpito, anche se i webmaster hanno notato nelle scorse settimane alcuni tentativi anonimi di attacco, andati a vuoto”. 

Recorded Future

Nel suo rapporto, reso pubblico, la “Recorded Future” spiega che gli attacchi sono cominciati lo scorso maggio e grazie all’uso di lettere della Segreteria di Stato, gli hacker sono riusciti ad inserire un malware che ha loro permesso di entrare nella posta della diocesi di Hong Kong, della Missione di studio ( che agisce come una specie di nunziatura per la Cina) e nella posta del Vaticano.

Padre Bernardo Cervellera

Il direttore di AsiaNews scrive ancora che secondo la “Recorded Future“, “l’attacco è stato opera di un gruppo chiamato RedDelta, che è sponsorizzato dallo Stato cinese. La compagnia Usa ritiene che l’attacco sia legato al tentativo di carpire segreti e spiare la posizione vaticana nell’imminenza di un possibile incontro fra delegazioni della Santa Sede e della Cina, che avrebbe come tema il rinnovo dell’Accordo provvisorio sulle nomine dei vescovi, firmato due anni fa e che scade il prossimo settembre. Finora da parte del Vaticano non vi è stato alcun commento”.

L’attacco alla posta del Pime

L’attacco alla posta del Pime sarebbe avvenuto in giugno. Il segretario generale del Pime, padre Marco Villa, fa sapere Cervellera, “ha comunicato a tutti i membri malfunzioni e blocchi nella posta per settimane. In passato si erano verificati blocchi solo per brevissimi momenti”.


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